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Come tutelare la biodiversità? Ecco gli impegni presi da Schneider Electric

Quantificare e rendere pubblico il proprio impatto, portare la sua operatività diretta a essere “net zero” entro il 2030 e sviluppare soluzioni e tecnologie che contribuiscano a preservare la biodiversità sono alcuni delle azioni intraprese dall’azienda

Pubblicato il 09 Giu 2021

biodiversità

Precedendo di qualche giorno la Giornata Internazionale della Biodiversità che si è celebrata il 22 maggio, Schneider Electric ha recentemente reso in dettaglio i suoi impegni in termini di tutela della biodiversità, dando concretezza al suo impegno nel quadro di Act4nature International, un’alleanza di aziende internazionali, organizzazioni non governative, istituzioni accademiche e pubbliche nata per accelerare l’impegno del settore privato a supporto della conservazione della natura.

La perdita di biodiversità e il degrado ambientale avanzano a un ritmo allarmante, così come il cambiamento climatico; è un tema da considerare in modo sempre più urgente, perché oltre a mettere a rischio gli ecosistemi locali e l’esistenza di singole specie può in ultima analisi creare, potenzialmente, problemi per la sicurezza alimentare e presentare altre sfide alle società, economie e imprese di tutto il mondo. Per affrontarlo serve un’azione concertata e collettiva e le aziende devono prendersi la responsabilità di farne parte.

“Dobbiamo urgentemente prendere atto dell’impatto che abbiamo sulla natura e sulla biodiversità – ha dichiarato Olivier Blum, Chief Strategy and Sustainability Officer di Schneider Electric – ma bisognerà fare molto più di questo per preservare e ricostituire gli ecosistemi. Quantificare l’uso delle risorse e stabilire obiettivi ambiziosi è importante: il successo arriverà solo con azioni concrete e immediate e scelte senza compromessi rispetto a quanto è necessario fare oggi o ai bisogni delle generazioni future”.

Per attuare il suo proposito di proteggere la biodiversità, Schneider Electric prende i seguenti impegni. In primo luogo, quantificare e rendere pubblico regolarmente il suo impatto sulla biodiversità. Nell’ottobre scorso, Schneider Electric ha reso noto la sua impronta di biodiversità globale realizzato con lo strumento Global Biodiversity Tool, che calcola l’impronta di biodiversità di un’azienda prendendo in considerazione tutta la sua catena del valore.

Quindi, portare la sua operatività diretta a essere “net zero” in termini di perdita di biodiversità entro il 2030 e allineare i suoi obiettivi di biodiversità con le indicazioni scientifiche.

Ancora, sviluppare soluzioni e tecnologie che contribuiscano a preservare la biodiversità ottimizzando l’uso delle risorse in tutto il loro ciclo di vita e collaborare con i suoi fornitori per eliminare l’uso di plastiche monouso nel packaging, usare cartone riciclato e aiutarli a ridurre drasticamente le loro emissioni di CO2.

Infine, cooperare con organizzazioni non governative e fondi di investimento, coinvolgere dipendenti e partner in iniziative locali, come, ad esempio, assicurarsi che in tutti i siti dell’azienda siano attivati programmi di conservazione e ricostituzione della biodiversità e che i siti che si trovano in aree dove le risorse idriche sono sotto stress adottino piani di conservazione dell’acqua.

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