Commvault: GDPR e grandi clienti per la crescita in Italia

La società di soluzioni per backup e protezione dei dati adegua uffici e organizzazione di canale alle esigenze dei service provider e del mercato enterprise. Nel mirino le opportunità create dalla compliance GDPR

Pubblicato il 23 Ott 2017

soluzioni per backup e protezione dei dati

Nuovo personale, ufficio a Roma che si aggiunge a quello di Milano, nuovo assetto di canale per seguire grandi clienti e i service provider. Queste sono alcune delle novità annunciate da Commvault Italia, dallo scorso luglio guidata dal country manager Vittorio Bitteleri, già capitano di lungo corso presso Symantec/Veritas: “C’è oggi fermento nel mercato italiano del data management – spiega Bitteleri –, per questo, dal primo settembre, abbiamo assunto personale di vendita e supporto e aperto un ufficio a Roma”. Altre azioni avviate dal manager hanno riguardato la struttura del canale di vendita: “Lo abbiamo differenziato per aree di competenza e migliorato la focalizzazione sui grandi clienti, a cominciare da service provider e system integrator”.

Una scelta non casuale. I fornitori di servizi sono tra i maggiori utilizzatori delle tecnologie di tutela dati di Commvault. “Nell’era dei servizi as-a-service questi operatori hanno smesso di essere semplici clienti diventando nostri partner commerciali ed economici – spiega Bitteleri –. Per questo, a livello internazionale, sono stati creati licensing flessibili, subscription multitier, modalità pay-as-you-grow che permettono all’operatore di fare capacity planning ed essere competitivo. Stiamo dando attenzioni speciali a questi clienti”.

Commvault vede nell’implementazione delle normative GDPR, obbligatorie dal 25 maggio prossimo, un’occasione per dare più valore alle tecnologie d’indicizzazione che sono strutturali ai sistemi di backup. “La normativa sollecita le aziende a rivedere le attuali logiche di data management – spiega Vincenzo Costantino, Technical Services Director SEMEA di Commvault -. La nostra tecnologia collega i dati ai contesti d’uso e permette di dare attuazione ad aspetti complessi della normativa, come il diritto all’oblio, ossia alla cancellazione di informazioni dopo un tempo prefissato; come anche alle azioni di ricerca ed estrazione dei dati in forma leggibile. In pochi mesi abbiamo messo a punto una soluzione ad hoc, capace di operare su dati distribuiti ovunque: servizi cloud, server, laptop, piattaforme fisiche e virtuali, fino agli smartphone aziendali. Molti clienti che usano il nostro software per backup, replica o archiviazione ignorano come possa essere loro utile anche per gli scopi della compliance normativa, oltre che per attività di supporto business”.

Commvault vede GDPR come un percorso virtuoso al quale le aziende italiane non stanno ancora dando il giusto peso: “C’è scarsa consapevolezza e ritardo nell’allocazione dei budget – commenta Bitteleri – e i lavori non finiranno il 25 maggio prossimo. GDPR non riguarda solo l’IT, ogni nuovo processo aziendale deve tenerne conto. Per questo penso che il picco degli investimenti si raggiungerà tra 3-5 anni e non si esaurirà”.

Per il settimo anno nel quadrante dei leader di Gartner per le soluzioni di data protection e nella Forrester Wave Q3/2017 per le data resilency solutions, Commvault ha soluzioni che facilitano le transizioni tra sistemi-on-premise/cloud e cloud/cloud oltre che per la difesa dai ramsonware. Il supporto per l’hyperscale architecture dà la possibilità di creare ambienti software defined storage nei contesti infrastrutturali che richiedono altissima scalabilità. Per queste applicazioni Commvault rilascerà a novembre anche delle appliance integrate.

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