Controlli ambientali del data center doverosi in termini di sostenibilità, ma anche di contabilità. Le organizzazioni che sanno come progettare e gestire le sale macchine possono far fronte nel modo migliore all’inflazione, riducendo l’impatto che le tecnologie hanno sul pianeta. Perché se è vero che il 2022 è stato un anno caratterizzato da volatilità e incertezza, il perdurare dell’instabilità economica, politica e sanitaria del 2023 porta gli analisti a parlare di una permacrisi tutta da gestire.
I problemi delle catene di approvvigionamento, gli alti prezzi dell’energia e il deterioramento dei mercati finanziari hanno premiato l’IT che ha saputo muoversi per tempo per massimizzare l’efficienza e razionalizzare i costi a fronte di una crescita dei dati sempre crescente. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le conseguenti conseguenze sui mercati energetici, in particolare, hanno evidenziato un grande interesse per tutte le pratiche capaci di efficientare il consumo energetico dei data center. Di fatto, le aziende più virtuose nell’ambito della sostenibilità hanno dato priorità anche ai controlli ambientali del data center tra i punti fermi della governance.
Controlli ambientali del data center: cosa sono e quali sono
Per migliorare l’operatività, migliorare il ciclo di vita degli asset e risparmiare energia, i controlli ambientali del data center sono doverosi. Soprattutto se gli obiettivi sono quelli di aumentare l’efficienza, risparmiare energia, proteggere le risorse e prolungarne la durata.
Tenere sotto controllo il consumo di energia
L’utilizzo di energia del data center è uno dei principali fattori di controllo rispetto all’espansione del data center. I data center consumano energia alimentando varie risorse come server e rack di storage. Secondo gli esperti di TechTarget, dati recenti evidenziano come la domanda di energia dei data center tradizionali sia in costante calo mentre i fornitori di servizi cloud e gli hyperscaler hanno aumentato la domanda di energia.
I controlli ambientali del data center non solo permettono agli IT manager di gestire in modo efficace l’utilizzo dell’energia e l’impronta di carbonio, ma spianano la strada all’uso di più fonti di energia rinnovabile. Progettare data center nativamente efficienti e misurare l’efficacia dell’utilizzo dell’energia porta a scoprire sempre nuove aree di miglioramento. Il tutto considerando come ridurre il consumo di energia aiuta concretamente a tagliare i costi e a minimizzare l’impatto ambientale, mostrando ai clienti e ai potenziali clienti che l’organizzazione quando parla di sostenibilità e di salute ambientale è davvero in prima linea.
Controlli ambientali del data center: attenzione al raffreddamento
Avere sufficienti sistemi di raffreddamento del data center è un fattore chiave per ottenere efficienza energetica. Le risorse del data center possono essere danneggiate, portare alla perdita di dati e avere una durata inferiore se si surriscaldano. Un raffreddamento inefficiente, inoltre, può portare a un maggiore consumo di energia (di cui i sistemi di raffreddamento ottimali non hanno bisogno).
Il surriscaldamento, infine, usura le macchine: le organizzazioni che mantengono integre le risorse, allungano la loro vita operativa, posticipando la necessità di una loro sostituzione. Tra le metodologie da applicare, è utile considerare l’utilizzo di strumenti di raffreddamento e progettazione (come, ad esempio, il liquid coooling) che aiutano a mantenere integre le risorse. Raffreddamento ad aria, layout corridoio caldo/corridoio freddo e raffreddamento a liquido sono tutte opzioni per garantire che le risorse del data center rimangano a temperature ottimali. ASHRAE raccomanda che le apparecchiature IT rimangano tra 18 e 27 gradi C (da 64,4 a 80,6 gradi F).
Monitorare la temperatura e l’umidità del data center
Nel 2023 è bene considerare altre best practice legati al controllo ambientale del data center come, ad esempio, ricalcolare come raffreddare le risorse, includendo diversi altri modi per migliorare i sistemi di raffreddamento. I livelli di temperatura e umidità in un data center sono cruciali per la salute dei dispositivi: la condensa sulle apparecchiature notoriamente danneggia le apparecchiature, causando guasti anche molto seri.
I data center che utilizzano l’aria esterna per il raffreddamento possono avere difficoltà a regolare l’umidità poiché l’umidità esterna cambia costantemente. Le organizzazioni possono collaborare con i produttori di sistemi di raffreddamento per controllare l’umidità e installare sistemi di rilevamento per evitare l’effetto condensa.
Prevenire i rischi di incendio nei data center
A causa del massiccio utilizzo di elettricità e di materiale combustibile, i data center presentano una vulnerabilità intrinseca. Per questo la mitigazione e il rilevamento degli incendi sono fondamentali per garantire una migliore protezione delle sale macchine. Rilevare gli incendi in anticipo quando si verificano è una buona cosa ma, in ottica di risk management, è ancora più importante migliorare l’infrastruttura in modo che sia improbabile che possano verificarsi degli incendi.
Come spiegano gli esperti, è opportuno rivedere i sistemi in essere (ad esempio quelli di soppressione del gas o dell’acqua) così da migliorare o ampliare le dinamiche di prevenzione e di protezione, in modo tale da ridurre al minimo i danni in caso di incendio. Avere una strategia per la protezione antincendio del data center consente, in molti casi, di evitare un’interruzione alla continuità operativa aziendale.
Proteggere il capitale più importante: quello umano
I data center sono un campo minato per il personale. Rischi elettrici, rischi di incendio e rischi di caduta rappresentano pericoli significativi per chi lavora nella sala macchine. Avere un responsabile della sicurezza o della struttura permette di gestire meglio la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Importantissimo anche includere attività di formazione mirate a far comprendere alle persone come lavorare in sicurezza in un data center e a come rispondere a potenziali minacce come, ad esempio, i casi di incendio, allagamento o cortocircuito. Questo garantisce che, al verificarsi di un evento disastroso, il personale possa salvaguardare persone e infrastrutture, preservando tutte le risorse dell’organizzazione.