CONVEGNO DATACENTER TRANSFORMATION Il data center del futuro è efficiente e guarda al business

Comprendere qual è l’evoluzione tecnologica e architetturale del datacenter intrapresa dalle aziende per rispondere a quelle esigenze di flessibilità, agilità, scalabilità richieste dal business e, nel contempo, garantire quella open innovation capace di abilitare nuovi modelli di business. Questo l’obiettivo di fondo del Convegno Datacenter Transformation organizzato da ZeroUno per approfondire con analisti, utenti e player It, esperienze e prospettive di utilizzo strategico delle tecnologie Ict verso una vera Business Technology.

Pubblicato il 09 Ott 2015

Gianluigi Castelli, SDA Professor of Management Information Systems, SDA Bocconi School of Management, DEVO Lab Director

A tracciare un interessante scenario sul futuro del ‘computing’ è Gianluigi Castelli, SDA Professor of Management Information Systems, SDA Bocconi School of Management, DEVO Lab Director, il quale, in prima analisi, ha suggerito alcuni spunti per l’evoluzione di infrastrutture e architetture attraverso i quali ottenere maggior efficienza, densità energetica nonché riduzione dei consumi, dei costi e della manutenzione dei datacenter. Nella seconda parte della sua presentazione Castelli si è spinto nell’analisi del cognitive computing offrendo una ‘appassionante’ panoramica sul futuro e le potenzialità dell’intelligenza artificiale e del machine learning, alla base delle quali servono infrastrutture e componenti tecnologiche iper-performanti (Cpu, Gpu, chip neuromorfici…).

Marco Pozzoni, associate partner di Partners4Innovation

Durante il convegno sono stati inoltre presentati i risultati di una serie di survey che ZeroUno ha realizzato, con il supporto di analisti ed esperti, per indagare i percorsi tecnologici e organizzativi legati all’innovazione nelle imprese italiane. A tracciarne lo scenario illustrando le principali evidenze emerse dall’indagine è Marco Pozzoni, associate partner di Partners4Innovation. Dalle analisi risulta chiaro che l’innovazione infrastrutturale (server e storage) ricopre un ruolo primario e abilitante in un percorso trasformativo più ampio volto all’hybrid It: l’ambito cloud (private, hybrid, public), in questa direzione, ha una notevole rilevanza e rispecchia un mercato che arriverà a superare l’1,5 miliardi di Euro (private e public) con una crescita prevista del 25% nei prossimi anni. Da sottolineare anche il tema della sicurezza che ha una rilevanza non trascurabile quale tassello imprescindibile di una infrastruttura agile e performante ma allo stesso tempo affidabile e protetta.

Da sinistra: Nicoletta Boldrini, giornalista ZeroUno, Maurizio Tortone, Product Manager, Riello UPS; Giampiero Petrosi, Solutions Architect, Simplivity; Roberto Patano, Sr Manager Systems Engineering, NetApp

Dopo il keynote speaker e la presentazione dei risultati della survey, si sono svolte due Tavole Rotonde nelle quali, in un confronto aperto tra i partecipanti, con la moderazione di Stefano Uberti Foppa, Direttore di ZeroUno e Nicoletta Boldrini, giornalista di ZeroUno, ci si è focalizzati su:

– nella prima, ‘Dal software defined Datacenter all’hybrid cloud’, con la partecipazione di technology specialist di diverse realtà;

– nella seconda, ‘Il difficile percorso verso ambienti ibridi e sicuri’ con la presenza di Cio e Cto di aziende rappresentative del tessuto imprenditoriale italiano.

A breve il resoconto dettagliato dell’intero incontro.

Da sinistra: Umberto Tonelli, CIO, RCS Mediagroup; Riccardo Salierno, CIO, Sapio; Paolo Sassi, Group IT Director, Artsana; Alessandro Campanini, CIO, Gruppo Mediobanca e Stefano Uberti Foppa, Direttore, ZeroUno

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