Attualità

Da Cisco Live le ultime novità di integrazione, sicurezza e collaborazione

Tutte le novità presentate a Cisco Live 2020, la manifestazione annuale di Cisco che si è conclusa ieri nel suo format totalmente virtuale. Gli annunci riguardano alcune evoluzioni sul percorso di Cisco verso un’infrastruttura intelligente pensata per colmare in modo continuativo il divario tra l’azienda e l’IT, integrazioni nel campo della sicurezza e sulla suite di collaborazione Webex, in particolare per telelavoro e la telesanità, in risposta alle esigenze derivanti dall’emergenza Covid-19.

Pubblicato il 18 Giu 2020

Cisco Live 2020

Doveva svolgersi il 2-3 giugno, ma con una dichiarazione molto forte, il CEO Chuck Robbins, a poche ore dall’inizio, aveva posticipato la manifestazione Cisco Live 2020 per rispetto a quanto stava succedendo negli USA e nel mondo in seguito alla morte di George Floyd: “”In Cisco, abbiamo sempre aspirato a promuovere un ambiente di dignità, rispetto, equità e uguaglianza per tutti. Alla luce di ciò che sta accadendo nel mondo in questo momento, abbiamo deciso di rimandare Cisco Live”. Sospendere un evento con oltre 60.000 iscritti il giorno prima del suo inizio non deve essere stata una passeggiata, ma l’azienda ha preferito non venir meno ai propri principi e la due giorni del Cisco Live 2020 si è infine chiusa ieri.

Vediamo quindi le novità presentate.

foto Chuck Robbins
Chuck Robbins, CEO Cisco

Il percorso verso l’Intent Based Network

Si segnalano alcune novità, sia sul versante dell’automazione sia su quello della visibilità, nel percorso dell’Intent Based Network (IBN), con l’obiettivo di definire policy end-to-end.
In termini di automazione la novità riguarda la possibilità per utenti finali, grazie a User Defined Network, di agganciare facilmente i loro dispositivi sul segmento della loro rete senza la necessità di intervento dell’IT, per esigenze temporanee, come ad esempio il soggiorno in un campus universitario o in hotel e permanenza in ospedale. Per utenti aziendali sarà possibile, grazie a Cisco SD-WAN, connettersi in modo automatico al servizio di sicurezza in cloud Cisco Umbrella (da vManage), nel caso in cui si voglia spostare il carico di elaborazione in cloud (in logica IaaS) o migliorare la performance di applicazioni in logica SaaS, senza compromettere la sicurezza.

Sul versante insight, sarà possibile migliorare la visibilità della rete e il profilo degli endpoint IoT e della loro conformità grazie al potenziamento di Cisco DNA Center (centro di gestione e comando della rete aziendale di Cisco) con AI Endpoint Analytics, che identifica gli end point sconosciuti anche tramite le impronte, la DPI (ispezione approfondita dei pacchetti), informazioni raccolte da ISE (Cisco Identity Services Engine). Grazie alla telemetria e fonti di terze parti, tramite intelligenza artificiale e machine learning, è possibile raggruppare gli endpoint che condividono caratteristiche comuni.
Un ulteriore miglioramento, per definire le scelte di segmentazione della rete, di accesso alle risorse critiche e soddisfare gli obiettivi di conformità, è offerto dall’integrazione con Cisco DNA center di Group-based Policy Analytics. Questo sistema analizza i flussi di traffico tra gruppi di endpoint e li visualizza graficamente, con informazioni dettagliate sulla fonte, sulla destinazione, sul servizio, sul protocollo e sulle porte utilizzate. Funzionalità IoT e BLE (Bluetooth Low Energy) andranno a potenziare Cisco DNA Spaces, una piattaforma unificata che fornisce servizi basati sulla localizzazione, utili in fase di distanziamento sociale, per la gestione delle risorse, il monitoraggio ambientale, la sicurezza dei dipendenti, negli ospedali, nei luoghi di produzione, nell’hospitality.

Sicurezza e collaborazione al tempo del distanziamento sociale

L’utilizzo massiccio delle attività online nell’emergenza COVID-19 hanno fatto crescere le preoccupazioni per la sicurezza. Prosegue dunque l’intento di integrare la tecnologia Cisco nel back end e semplificare la piattaforma sul front-end con l’annuncio della disponibilità dal 30 giugno, all’interno dell’infrastruttura di sicurezza Cisco, di Secure-X, piattaforma in cloud che collega il portafoglio sicurezza Cisco con i prodotti di sicurezza dei clienti.
Sono potenziate al tempo stesso le soluzioni di sicurezza per chi lavora in remoto, in logica Zero Trust, per l’accesso a utenti e device alle applicazioni aziendali e grazie a Cloud Mailbox Defense che offre una sicurezza nativa cloud per Office365.
In tempo di distanziamento esplodono anche le piattaforme di collaborazione online. Non fa eccezione Webex che ha visto, in 9 settimane da febbraio, triplicare il traffico evidenziando la sua scalabilità, con 500 milioni di partecipanti ai meeting e 25 miliardi di minuti in aprile.
La piattaforma prevede l’integrazione delle funzionalità di telemedicina. Con Webex connectors è possibile mettere in connessione il medico e il paziente, via browser attraverso il portale EMR Eelectronic Medical Records), con la garanzia di sicurezza e privacy, visto che non elabora, non memorizza e non trasferisce le informazioni personali.
Sul versante del telelavoro sono stati integrati in Box (sistema di scambio e memorizzazione documenti connesso a Webex) gli strumenti di produttività individuale e rafforzata la sicurezza. Per gestire il ritorno sui luoghi di lavoro il ControlHub fornisce informazioni per facilitare le scelte del business, supportando le soluzioni ibride di lavoro in ufficio e da casa. In particolare la soluzione è in grado verificare se il numero delle persone al lavoro è conforme a quanto previsto dalle regole di distanziamento, segnala le necessità di pulizia e di supporto, rialloca gli spazi condivisi e le meeting room, informa l’HR sull’andamento di utilizzo degli spazi.

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