FRANCOFORTE – La nuova era digitale scalda i data center. Il tema del condizionamento o, come si usa più spesso dire, del cooling, è uno dei cardini della strategia di Huawei nell’ambito delle soluzioni per le facility. Un tema, quest’ultimo, che, data l’esigenza delle aziende di dotarsi di data center molto flessibili, scalabili ed efficienti, è divenuto molto attuale (vedi Il Datacenter di Huawei: modularità ed efficienza)
“Oggi – introduce Sanjay Sainani, Vice Presidente It e Data Center Solutions di Huawei Middle East, intervistato in esclusiva da ZeroUno nel corso dell’evento Leader the way in data center devolution, organizzato alla fine di giugno a Francoforte – il problema del cooling è diventato molto interessante”.
Sainani sottolinea l’importanza di considerare attentamente le caratteristiche climatiche del luogo in cui sono costruite le nuove facility. “L’implementazione di una buona strategia di cooling richiede professionalità e la scelta di tecnologie d’avanguardia, come quelle che offre Huawei”.
Il Vice Presidente It e Data Center Solutions del colosso cinese per il Medio Oriente, conclude ricordando che “ci sono due tipi di percorsi in cui l’aria delle essere fatta fluire in modo efficiente: il primo è all’interno della facility e il secondo nei dispositivi stessi. Oltre a sistemi di raffreddamento che fanno fluire in modo ottimale l’aria dal pavimento verso l’alto, proponiamo dispositivi di cooling che si accoppiano in modo stretto ai rack (permettendo l’implementazione del cosiddetto In-row air conditioning, ndr). Inoltre, i nostri sistemi Uninterruptible Power Supply (Ups) dispongono di un avanzato thermal design, che fa si che l’aria scorra in maniera fluida ed efficiente fra i componenti elettronici” (i più importanti dei quali sono i moderni insulated-gate bipolar transistor o Igbt). Tutto ciò consente anche di ottenere risultati in termini green e di affidabilità.