Caso Utente

La garanzia della business continuity con le soluzioni HPE: la scelta di Varvel con Gruppo Project

Poter contare su un’infrastruttura IT ridondata per Varvel era essenziale per rafforzare il servizio e continuare a crescere. Gruppo Project ha scelto le soluzioni di HPE: ecco come ha esaudito le esigenze del cliente.

Pubblicato il 22 Apr 2022

business continuity

Garantire la business continuity attraverso un’infrastruttura ridondata aumenta le risorse a disposizione dei carichi di lavoro e consolida la sicurezza informatica del perimetro aziendale. Questi, però, sono solo alcuni dei vantaggi che vengono abilitati da una soluzione infrastrutturale evoluta.

Per Varvel, azienda che progetta e realizza motoriduttori, riduttori e variatori per le applicazioni fisse di piccola e media potenza, Gruppo Project ha realizzato un progetto di rinnovamento dell’infrastruttura IT attraverso Centro Computer. La missione di Varvel è essere un partner affidabile nella produzione e nella commercializzazione su scala internazionale degli organi di trasmissione, grazie a un elevato livello di servizio, alla modularità dei prodotti e alla personalizzazione delle soluzioni: poter contare su un’infrastruttura IT capace di sostenere carichi di lavoro più intensi e di garantire la business continuity anche in caso di indisponibilità di alcuni componenti era perciò essenziale.

Gruppo Project ha risposto all’esigenza di Varvel attraverso le tecnologie di HP Enterprise (HPE), realizzando un’infrastruttura completamente ridondata in tutte le componenti delle due sale macchine di Varvel. I risultati sono stati molto positivi e hanno consentito a Varvel di accelerare il proprio percorso di trasformazione digitale.

Carichi di lavoro più intensi e senza interruzioni del servizio

La business continuity è la garanzia della qualità operativa di un’azienda: senza di essa, un’impresa rischia di non poter rispettare una scadenza e di non poter soddisfare i livelli di servizio concordati con i propri clienti.

Con l’ambizione di continuare a crescere, sia nei parametri economici sia nella soddisfazione dei clienti, Varvel aveva bisogno di un’infrastruttura IT ridondata. L’obiettivo: poter continuare a lavorare anche nel caso in cui un componente dell’infrastruttura IT (dagli accessi a Internet alla protezione perimetrale, dalla rete LAN allo storage) smettesse di funzionare. In altre parole, Varvel mirava a diventare inattaccabile e protetta in caso di un guasto temporaneo, in modo che non potesse compromettere l’operatività aziendale e, anzi, la sua infrastruttura ne uscisse rafforzata ed evoluta rispetto a quella attuale, ormai datata.

In particolare, Varvel chiedeva di sfruttare la disponibilità di due sale macchine in diversi stabili, collegate fra loro da 350 metri di fibra ottica mono modale a 10 Gigabit. Ciascuna delle 2 sale è inoltre dotata di connettività a Internet a 1 Gigabit.

Per l’azienda era indispensabile anche adottare degli strumenti innovativi per la gestione delle postazioni di lavoro e trovare un partner tecnologico che potesse affiancarla non solo nella scelta dell’hardware e del software più adatti al suo scopo, ma che fosse anche in grado di fornire servizi riguardanti le richieste di base; l’architettura del sistema; i server, gli apparati di rete e la loro gestione.

Varvel aveva già un fornitore, ma cercava un supporto più evoluto.

Perché Varvel ha scelto Gruppo Project

Perciò, la scelta di Varvel è ricaduta su Centro Computer, società acquisita nel 2021 da Project Informatica, capogruppo del polo ICT Gruppo Project. Le due aziende avevano già collaborato in passato, situazione che aveva già rassicurato Varvel in merito alla professionalità di Centro Computer e del suo modus operandi. In particolare, l’azienda è rimasta soddisfatta dalla velocità delle risposte del system integrator durante la fase di analisi, dalla competenza mostrata, dalla validità del progetto proposto, dal partner tecnologico a cui sarebbe stato affidato (cioè HPE) e, infine, dalle tempistiche di implementazione.

Infrastruttura IT ridondata grazie alle soluzioni di HPE

Serviva un’infrastruttura IT ridondata, capace di sostenere carichi di lavoro più intensi che in passato, che fosse scalabile e che potesse garantire la business continuity.

Innanzitutto, su tutti gli switch sono stati attestati anche gli switch di periferia: nel caso di default di una delle due sale macchine, non è prevista alcuna interruzione del servizio. Inoltre, sfruttando gli accessi a Internet ridondanti con connettività a 1 Gigabit, è stata realizzata una soluzione di protezione perimetrale basata sull’impiego di due firewall, che consentono di fornire un’alta affidabilità alla connettività a Internet. I firewall sono stati configurati in modalità cluster active/active per aumentare il livello di resilienza.

Per la soluzione server e storage, è stato scelto Nimble DHCI, una soluzione iperconvergente disaggregata. Il vantaggio di tale soluzione è presto detto: consente di aumentare la capacità di calcolo in maniera indipendente dalla capacità di archiviazione. Si tratta di una soluzione intelligente e scalabile, che semplifica la gestione dell’infrastruttura on premises facilitando l’utilizzo anche di risorse cloud

L’infrastruttura di backup è stata realizzata seguendo la logica del “3-2-1”: tre copie dei file, due in locale e una off site.

La ridondanza ha incluso anche le reti LAN ed è stata stabilita una sincronizzazione continua degli storage delle due sale macchine: anche in questo caso, la temporanea indisponibilità di uno dei due storage non ha come conseguenza alcuna interruzione del servizio.

Per la sicurezza, sono stati forniti livelli di protezione alle e-mail e al parco di dispositivi mobili. Sono anche state previste delle operazioni di sensibilizzazione degli utenti, simulando degli attacchi informatici via mail, che rappresentano una delle modalità più frequenti di intrusione nei sistemi aziendali.

Oltre all’infrastruttura IT fisica, Gruppo Project ha innestato il suo valore aggiunto: help desk e assistenza sistemistica continuativa. Inoltre, è previsto il monitoraggio proattivo di tutta l’architettura attraverso i Servizi Integrati Remoti, grazie a cui gestire le patch.

Durante il progetto non sono mancate delle criticità, provocate dall’imprevedibilità delle incompatibilità di alcune componenti dell’infrastruttura precedente, e che sono state abilmente gestite in corso d’opera.

La garanzia della business continuity

I benefici dell’infrastruttura IT disegnata da Gruppo Project ha consentito a Varvel di raggiungere gli obiettivi prefissati. In particolare, ora Varvel può fare affidamento su maggiori risorse per l’implementazione di nuovi carichi di lavoro, il sistema di backup e di protezione del dato è disponibile su diversi supporti e località e la business continuity è garantita all’intera infrastruttura e ai servizi da essa forniti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Keynote
Round table
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 3