È un decennio cruciale, quello che stiamo vivendo: è infatti oggi che si può e si deve agire per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati per il 2050. “Bisogna avanzare step by step per appiattire la curva delle emissioni di CO2, una sfida che l’ecosistema deve affrontare unito, puntando su digital & electric, per un futuro più smart e un’energia più verde” afferma Pankaj Sharma. Secondo l’EVP Secure Power di Schneider Electric infatti “siamo a un bivio: la tecnologia per agire esiste, spesso manca solo la volontà di passare dalle parole ai fatti”.
Di fronte a questo scenario che non sembra concedere tentennamenti, le aziende impegnate nel processo di digital transformation devono compiere una duplice evoluzione proponendosi come alleate proattive di chi vuole coniugare sostenibilità ed efficienza. Un’attenzione particolare, nella strategia di Schneider, è dedicata ai data center. Entro il 2025 i dati cresceranno del 500% e il consumo energetico di queste strutture del 50%, con tutte le complessità dei “nuovi” ambienti ibridi da gestire.
Secondo Rob McKernan, SVP Secure Power Europe, per compiere un vero passo avanti “serve andare oltre l’efficienza energetica, considerando altri fattori per migliorare davvero il loro impatto ambientale. Sarà essenziale però agire in modo più sinergico con l’ecosistema, per imprimere quel cambio di direzione oggi necessario e urgente”.
Innovazione concreta e fruibile per trasformare propositi in azioni
Le criticità nell’ambito data center riguardano il value action gap, la capacità di andare oltre gli annunci, concretizzando i propri intenti. Ciò emerge sia tra gli hyperscaler che tra i professionisti IT, categorie a cui Schneider Electric ha dedicato due ricerche ad hoc per comprenderne le dinamiche. La prima è posta sotto pressione da clienti, che chiedono sostenibilità (97%) ma non hanno piani concreti (43%). Dal 2010 al 2018, a fronte di un + 550% di capacità, questi data center hanno segnato solo un + 6% di consumo energetico abbattendo il proprio PUE da 1,84 a 1,17.
“Per ridurre realmente il loro impatto ambientale occorre però andare oltre l’efficienza” spiega Francesco Quero, Secure Power CEEI and Italy VP, ricordando i 23 parametri contenuti nel framework per data center green diffuso a fine 2021. Quel che Schneider Electric suggerisce è un approccio olistico, valutando aspetti riguardanti anche consumo di acqua, emissioni, ricircolo e sprechi.
Nel mondo dei professionisti IT, il trend da monitorare è invece il forte aumento di infrastrutture ibride. Di fianco a data center centralizzati, sempre più spesso compaiono quelli edge regionali e locali. È lì che entro meno di un decennio, secondo Gartner, verranno creati ed elaborati il 75% dei dati globali. Schneider Electric mira a renderli sostenibili, efficienti, adattivi e resilienti con una strategia articolata. Da una alimentazione elettrica sicuae, grazie a una UPS di nuova generazione, a soluzioni robuste e semplici da implementare, fino all’implementazione di una piattaforma di gestione e monitoraggio analitico e predittivo per garantire efficienza operativa e anticipare i guasti.
Data Center Tier IV: il caso Hosting Solutions diventa “disegno di riferimento”
A dimostrare che la tecnologia per una svolta green non manca, ma anche che il value action gap si può colmare, c’è il “caso Tier IV” di Hosting Solutions. Scegliendo Schneider Electric come partner per garantire affidabilità e basso impatto ambientale, ha lanciato una sfida che, una volta vinta, è diventata modello ideale di sostenibilità ed efficienza.
Per emergere nello scenario post pandemico, sempre più attento alla qualità e all’affidabilità della rete, Hosting Solutions ha voluto essere “uno dei pochi Internet Service Provider italiani a investire in un data center totalmente ridondato e certificato Tier IV. Sarà da leva commerciale per proporci come azienda che assicura continuità di servizio a basso impatto energetico. Il nostro obiettivo è garantire il 100% di uptime anche se ciò comporta costi notevolmente superiori, almeno del 30-40%” spiega il presidente Luigi Corbacella.
Un investimento per il cliente, una doppia sfida per Schneider Electric. “Ottenere questa certificazione è complesso, comporta tempi lunghi e obbliga a ottimizzare gli spazi. Allo stesso tempo noi abbiamo voluto dare un forte segnale sul tema dell’efficienza energetica implementando free cooling e UPS ad alto rendimento, assicurando un monitoraggio energetico evoluto con EcoStruxure e fornendo un’ampia gamma di prodotti Green Premium. Questo rappresenta un design di riferimento per il futuro che unisce hardware, software e servizi” racconta Antonio Racioppoli, Solution Architect C&SP di Schneider Electric.
Già al massimo della sua espansione, questa soluzione potrebbe evolvere nel tempo: misurandone le performance in real time si può cogliere ogni possibile opportunità di futura ottimizzazione. Restare sempre “al top” quanto a efficienza energetica è l’obiettivo anche di Hosting Solutions, che ha appositamente scelto “dimensioni moderate per poter investire prontamente su un data center più evoluto, quando emergeranno nuove tecnologie ancora più performanti e soddisfacenti. Da sempre questa è la nostra strategia, non intendiamo restare indietro” chiarisce Corbacella.
Nuovo IT Partner Program per un ecosistema proattivo, preparato e affidabile
Scelto come partner per garantire efficienza e sostenibilità, Schneider Electric in questa occasione ha implementato direttamente le sue innovazioni in una logica a 360 gradi. “Per diffonderle su larga scala, in modo efficace e immediato, diventa essenziale l’ecosistema di partner. Assieme a loro possiamo cambiare la traiettoria e appiattire la curva del cambiamento climatico” spiega Maurizio Semeraro, BDM Secure Power Europe di Schneider Electric Italia.
Lo fa raccontando come il modello di business sia diventato ancora più partner-centrico, adattandosi a un nuovo scenario in cui diminuiscono i rivenditori di hardware (93K) e aumentano service provider (12K) e system integrator (11K). Secondo una ricerca effettuata per sondare aspettative e bisogni del canale, Schneider Electric ha scoperto che solo un terzo dei partner tiene conto degli ESG, ma il 60% sta investendo in sostenibilità lanciando anche nuovi servizi come l’offerta di ritiro o riparazione e i consigli su hardware ecologico certificato.
Per rispondere al generale bisogno di cogliere nuove opportunità di business, ma anche di rafforzare la relazione con i vendor (65%) e migliorare vendite e profittabilità (69%), l’azienda ha lanciato mySchneider IT Partner Program. Personalizzato e collaborativo, flessibile in real time, il nuovo programma di canale presenta numerose novità.
- Nuova struttura con diverse specializzazioni per settori chiave come data center, soluzioni IT, software e servizi
- Certificazioni basate su metriche precise, per incrementare le competenze chiave
- Nuova dashboard semplice e completa per monitorare progressi individuali e aziendali
- Percorsi formativi evoluti con strumenti di vendita e progettazione, contenuti formativi e risorse per diversificare i modelli di business
- myRewards: riconoscimenti e incentivi finanziari che premiano propositività e competenze acquisite più che il fatturato
- Prodotti e soluzioni “Green Premium” ideati con una logica di “circularity by design”
La prima fase dell’evoluzione del programma è appena partita. Come illustra Valeria Santoro, Southern Region IT Distributors Sales Director Secure Power, “è incentrata sulla nuova specializzazione IT Solution Provider e permette di certificarsi su tre livelli – Select, Premier ed Elite – per poter identificare opportunità, rivendere, configurare e installare soluzioni di infrastruttura IT”. Con la stessa logica, nel 2023 saranno avviate anche le altre due fasi, rispettivamente dedicate a “Software and Services Provider” e “Data Center Provider”. A pieno regime, mySchneider IT Partner Program rappresenterà uno strumento fruibile, agile e in evoluzione continua rispetto al mercato, caratteristica essenziale per assicurare all’intero ecosistema una preparazione sempre aggiornata e coerente con i nuovi trend.