"Oggi i responsabili dei data center si trovano a dover gestire l'It e le facility con una serie di strumenti ‘a silos’, che non comunicano fra loro e che ostacolano il percorso verso la semplificazione delle operazioni, l’efficienza e la riduzione dei costi", sostiene Soeren Jensen, Vice President, Enterprise Management e Software, Schneider Electric. Nasce quindi da questa esigenza la collaborazione tra Schneider Electric e Hp per l’integrazione della soluzione di Dcim (Data center infrastructure management) StruxureWare for Data Center con Universal Configuration Management Database (UcmDb) di Hp. Si tratta di un’integrazione che, grazie a un livello più approfondito di comunicazione tra le piattaforme di gestione dei servizi It e Dcim, consente ai responsabili data center una gestione più coerente delle risorse incluse all’interno dei data center stessi. "Con questa collaborazione con HP vogliamo offrire un approccio olistico alla gestione degli asset e dei processi di business oltre che dei carichi di lavoro IT, colmando il divario tra IT e facilities e dare ai fornitori di servizi IT la visibilità sui dati e la comprensione di cui hanno bisogno per gestire la propria infrastruttura a un livello ottimale”, ha proseguito Jensen.
Il più delle volte, infatti, le piattaforme Dcim e i software di gestione It operano in modo isolato, con i responsabili dei data center che utilizzano risorse e team differenti per gestire il cambiamento all'interno e tra ogni dominio, aumentando la possibilità di conflitti di risorse che possono essere lunghi e costosi. L'integrazione della suite StruxureWare for Data Center di Schneider Electric con UcmDb di HP abilita la comunicazione di dati e le attività di riconciliazione tra le piattaforme Dcim e Itsm. Questo consente ai responsabili dei data center di gestire i servizi It e l’infrastruttura fisica del data center in modo olistico e integrato.
Inoltre, il collegamento dei servizi e dei processi It agli asset fisici, oltre che ai requisiti di alimentazione e raffreddamento, consente agli operatori di data center di avere una visione diretta e realistica sul consumo energetico dell’It. Questo si traduce nella capacità di misurare il carico di lavoro espresso in watt, che consente ai responsabili dei data center di comprendere il vero costo totale dei servizi forniti all'utente finale.
"L’utilizzo non integrato di piattaforme Dcim e Itsm indipendenti le une dalle altre non solo è costoso e richiede tempo, ma può rendere difficile per gli operatori di data center gestire l’It e le funzioni degli impianti in modo regolare ed efficiente”, commenta Rick Einhorn, VP, Worldwide Data Center Consulting di Hp.