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Data center Net Zero: sei strategie per un ambizioso obiettivo

Invece di stare a guardare il continuo aumento delle temperature globali, ogni organizzazione può fare la sua parte prendendosi cura dei propri data center. In chiave ambientale, ciò significa esaminare i vari modi per ridurre le loro emissioni di carbonio e implementarne almeno qualcuno

Pubblicato il 13 Lug 2023

Immagine di Titima Ongkantong su Shutterstock

Considerato lo stato della crisi climatica e ambientale mondiale, è necessario fare tutto il possibile perché la situazione non si aggravi ulteriormente. Per quanto riguarda i data center, ciò significa decarbonizzare e farlo subito. Si può infatti agire nell’immediato, perfino prima che le politiche globali o locali impongano alle organizzazioni di adottare misure in tal merito.

I data center di tutto il mondo devono restare sempre molto aggiornati riguardo alle best practice di efficienza energetica, per abbattere le emissioni e arginare la crisi climatica. Le organizzazioni devono sviluppare iniziative per spostare i nuovi data center in zone climatiche adatte, per esempio, investire in energie rinnovabili e installare hardware ad alta efficienza energetica.

Perché decarbonizzare i data center

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), i data center e le reti di trasmissione dati rappresentano ciascuno dall’1% all’1,5% circa dell’utilizzo globale di elettricità. Si tratta quindi di strutture fortemente impattanti dal punto di vista climatico, sia in modo diretto che indiretto.

L’AIE ha sviluppato una roadmap per il settore energetico globale chiamata Net Zero by 2050 Scenario. L’obiettivo è quello di raggiungere la neutralità energetica globale entro il 2050, per sperare di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius.

Perché 1,5 gradi? Esistono rischi significativi legati a un riscaldamento globale superiore a 1,5 gradi Celsius, maturati sulla base degli impatti ambientali osservati e delle prove scientifiche storiche compilate dal Intergovernmental Panel on Climate Change. Eccone alcuni:

  • Eventi climatici e meteorologici estremi più intensi e più frequenti.
  • Maggiore probabilità di siccità estrema, deficit di precipitazioni e rischi associati alla disponibilità di acqua.
  • Espansione delle aree con un aumento significativo del deflusso e di quelle interessate dai rischi di inondazione.
  • Maggiore probabilità di carenza estiva di ghiaccio marino nell’Oceano Artico.
  • Aumento dell’acidificazione degli oceani, che minaccia numerosi gruppi tassonomici marini.
  • Maggiori rischi di perdita ed estinzione di specie locali.

Si tratta solo alcuni esempi e, sebbene gli impegni e le azioni globali stiano aumentando, secondo l’AIE è necessario fare molto di più per limitare l’aumento della temperatura.

La sostenibilità nel mondo dei data center

Le emissioni dei data center sono cresciute solo modestamente dal 2010, nonostante la crescente domanda di servizi digitali. Ciò è accaduto soprattutto grazie a prodotti e pratiche più efficienti dal punto di vista energetico e all’acquisto di energia rinnovabile. Resta il fatto che queste emissioni devono diminuire del 50% entro il 2030 per evitare la crisi climatica peggiori.

Incentivi per l’adozione di politiche più ecologiche per i data center

La preoccupante situazione climatica attuale non è l’unica ragione per impegnarsi nella decarbonizzazione. L’adozione di politiche più ecologiche nel data center può anche essere economicamente vantaggiosa per un’organizzazione.

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Agli operatori dei data center viene spesso chiesto: “Cosa state facendo per compensare le vostre emissioni di carbonio?”. Gli utenti danno priorità alla riduzione delle emissioni di carbonio nelle loro aziende e pretendono che i loro partner di data center facciano la loro parte per la decarbonizzazione. All’interesse degli utenti, si aggiunge quello degli investitori. È quindi consigliata la stesura di un piano chiaro per la sostenibilità ambientale, da comunicare in modo ampio per attirare l’attenzione di investitori e utenti preoccupati per la contabilizzazione delle emissioni di carbonio.

Migliorare l’efficienza energetica per risparmiare sui costi energetici

Coloro che si concentrano sui profitti, devono tener conto di una barriera iniziale di prezzo per investire nelle fonti di energia rinnovabile. Non è facile sostituire le infrastrutture ma, fortunatamente, i progressi tecnologici si susseguono regolarmente, dall’hardware e dal software alle apparecchiature di alimentazione e raffreddamento. Ciò significa che, investendo in nuove apparecchiature ad alta efficienza energetica, i costi energetici diminuiranno nel tempo. Una mano la possono dare anche i governi, sovvenzionando gli investimenti in energia rinnovabile, per ridurre ulteriormente i costi.

Rimanere un passo avanti rispetto alle normative del settore

Il percorso globale verso l’azzeramento delle emissioni entro il 2050 definito dall’AIE è ambizioso. Anche se spesso carenti e poco adottate, le attuali politiche diventeranno sempre più severe, più diffuse e più ambiziose con l’aumentare della preoccupazione per il clima. Meglio quindi portarsi avanti, studiando le opportunità di decarbonizzazione per il proprio data center e adottando subito politiche più ecologiche.

Sei modi per decarbonizzare i data center

Quello della decarbonizzazione deve essere uno sforzo concentrato e multiforme. Ecco sei best practice da prendere in considerazione:

Collaborare con i fornitori di rinnovabili

Il primo passo verso la decarbonizzazione è il passaggio alle fonti di energia rinnovabili. Quella eolica e quella solare sono le due alternative più comunemente disponibili, ma in base alla propria posizione geografica si può anche valutare di passare all’energia geotermica o idroelettrica. In ogni caso, è necessario impegnarsi per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili nell’alimentare il data center.

Aggiornare l’edificio

Molti operatori di data center si concentrano sull’efficienza energetica all’interno del data center. Anche la costruzione degli edifici dei data center può invece essere una enorme fonte di gas serra. Dalla raccolta del cemento, dell’acciaio e delle materie prime all’uso di gru e dumper, il solo fatto di costruire l’edificio può avere un impatto sull’impronta di carbonio. Nel realizzare un nuovo data center, quindi, è necessario cercare di utilizzare materiali con un minor contenuto di carbonio, come la pietra calcarea invece del cemento. Si può anche ristrutturare le strutture esistenti con materiali di provenienza locale, per ridurre drasticamente le emissioni di carbonio.

Utilizzare un raffreddamento naturale

I server generano un’enorme quantità di calore e, di conseguenza, necessitano di un massiccio raffreddamento per mantenere le temperature ed evitare il surriscaldamento. Trovare il giusto equilibrio tra raffreddamento e riscaldamento è complicato e richiede una quantità di energia considerevole.

Alcuni data center sperimentano il raffreddamento naturale o a liquido per abbassare le temperature, per esempio immettendo aria esterna o acqua di mare per mantenere fresche le apparecchiature. L’ubicazione è importante in questo caso, ed è spesso il motivo per cui i data center vengono costruiti in climi più freddi.

Ridurre la dipendenza dai sistemi HVAC

Nei data center, i sistemi HVAC sono una delle principali fonti di consumo energetico. Alcuni potrebbero essere obsoleti o gestiti male a causa di strumenti di monitoraggio imprecisi. Oggi i moderni sistemi di controllo possono utilizzare modelli di intelligenza artificiale per prevedere e gestire meglio l’utilizzo dei sistemi HVAC, il che rappresenta un ottimo modo per ridurre il consumo energetico.

Valutare opzioni alternative per l’alimentazione di backup

Molti data center si affidano ai generatori diesel e al carburante, per i generatori di backup, per evitare tempi di inattività dovuti a potenziali interruzioni di corrente. Ultimamente, però, l’accumulo di energia a batteria si sta rivelando un’alternativa migliore, eliminando l’utilizzo di combustibili fossili.

Esaminare gli asset e la loro efficienza energetica

I moderni software di gestione dell’infrastruttura dei data center sono in grado di fornire ai responsabili una trasparenza completa sulla quantità di energia utilizzata da ciascun componente hardware, dalle apparecchiature di rete ai server, ai sistemi di raffreddamento e altro ancora. Si possono utilizzare questi highlights per riallocare le risorse e riconfigurare gli asset, per ottenere una migliore efficienza su base giornaliera. In questo modo è possibile ridurre al minimo l’impatto operativo delle emissioni di carbonio.

Mettere in atto tutte queste best practice può essere complesso, nell’immediato, ma la trasformazione completa del data center ne richiede l’adozione se si vuole compiere un percorso verso un’infrastruttura più sostenibile.

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