Crescita del business, aumento dello spettro dei servizi erogati e continua evoluzione tecnologica: questi tre fattori hanno inevitabilmente aumentato la complessità di una organizzazione come Veritas – Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi – prima multi utility del Veneto per dimensioni e fatturato (358 milioni di euro consolidati nel 2016), una delle più grandi d’Italia e con capitale interamente pubblico. I cantieri di innovazione aperti da Veritas ruotano attorno all’IoT e riguardano principalmente 3 aree: il rilevamento degli impianti, la realizzazione di una rete di contatori digitali, il miglioramento dei processi di raccolta. Proprio la raccolta dei rifiuti in un territorio complesso, hanno sottolineato gli uomini di Veritas presentando il loro progetto in occasione dei Digital360 Awards 2018 dove è risultato finalista nella Categoria Tecnologica Soluzioni infrastrutturali, risulta un servizio ad altissimo impatto per il quale piccolissimi miglioramenti possono portare a risparmi di costo e riduzione di disagi importanti per i cittadini.
Da più di un anno Veritas ha attivato un progetto per la realizzazione e la messa in rete di oltre 5mila “cassonetti intelligenti” capaci di registrare e inviare decine di migliaia di dati (codice utente, data e ora del conferimento), ciò ha permesso all’azienda di stimare lo stato di riempimento del cassonetto e ottimizzare la raccolta, oltre a consentire la fatturazione puntuale ai singoli utenti rispetto ai conferimenti effettuati; inoltre si sta lavorando al perfezionamento degli algoritmi per arrivare a un’ottimizzazione del percorso di raccolta entro il 2020.
Per gestire al meglio i dati provenienti da questi sensori, parallelamente al progetto IoT, con il supporto di Personal Data (azienda di consulenza IT, parte del Gruppo Project e Platinum Partner di NetApp) Veritas ha ridisegnato il data center.
Nel sito di Venezia è stata introdotta la soluzione iperconvergente NetApp HCI (Hyper convergence infrastructure), utilizzata per gestire le componenti Compute e Storage del data center (raccolta dati dai dispositivi IoT, VDI Citrix, XenAPP, Database, Servizi di posta elettronica Exchange); a questa è stata affiancata una soluzione Storage All Flash per la gestione dei servizi di FileSharing, Archiving e SharePoint.
Nel data center di Milano ha fatto il suo ingresso una nuova soluzione storage tradizionale, un sistema FAS 2650 con dischi Flash e SATA che ha permesso il riutilizzo totale delle unità disco presenti nel precedente sistema NetApp ora dismesso per circa 100TB di dati, garantendo un upgrade senza interruzioni di servizio e un’evoluzione tecnologica importante in termini di prestazioni senza alcuno spreco.
Il data center così riprogettato ha generato i seguenti vantaggi:
- garantire performance a ciascuna applicazione e singola virtual machine;
- migliorare la flessibilità e la scalabilità orizzontale e verticale indipendente di server e storage, garantendo a qualsiasi applicazione nuova o esistente livelli di servizio definiti;
- ridurre la complessità attraverso la semplificazione del landscape infrastrutturale e della varietà dei vendor, mediante la creazione di un single point of contact per l’assistenza;
- consolidamento a livello di gestione degli ambienti VMware e della gestione dell’infrastruttura;
- riattivare rapidamente e in modo economico un disaster recovery tra i data center di Venezia e Milano;
- semplificare lo spettro delle competenze necessarie a gestire l’intero ambiente di data center;
- limitare l’investimento in supporti per i dati.