Dell Emc, in accordo verso la leadership nel mercato IT

Un incontro diretto con David Goulden, l’uomo che guiderà l’organizzazione Dell EMC focalizzata sui sistemi enterprise per chiarire quale sarà la ‘vera natura’ del nuovo gigante del mondo IT: ancora qualche riserbo sul modello di go-to-market ma di una cosa Goulden è certo: EMC giocherà un ruolo primario

Pubblicato il 07 Giu 2016

LAS VEGAS – A margine della conferenza mondiale di EMC che ogni anno riunisce clienti, partner, giornalisti ed analisti da tutto il mondo, incontriamo David Goulden, volto ormai noto dato che da tempo ha ‘preso le redini’ dello sviluppo strategico di EMC Information Infrastructure, divenendone Ceo, e che sarà a capo anche della nuova organizzazione che sotto la company Dell EMC e il ‘cappello’ della federazione tecnologica Dell Technologies guiderà lo sviluppo e la proposta di sistemi di tipo enterprise.

David Goulden, Ceo di EMC Information Infrastructure

Non possiamo non chiedere a Goulden un suo personale commento circa l’acquisizione da parte di Dell e il futuro di EMC, soprattutto in virtù della differente ‘natura’ delle due aziende, una focalizzata sulla proposta di sistemi sofisticati per grandi aziende, l’altra forse meglio conosciuta per il focus sull’efficienza operativa e di costo. “Se guardiamo alla storia iniziale delle due aziende sono sicuramente innegabili le diverse connotazioni e focalizzazioni”, esordisce Goulden. “EMC è entrata nel mondo delle grandi aziende partendo da Symmetrix, il nostro primo sistema di storage disk array di classe enterprise lanciato nel lontano 1990 dal quale si è poi sviluppata tutta la nostra offerta [L'array Symmetrix fu commercializzato nel 1990 come uno storage disk array collegabile ai mainframe Ibm mediante il protocollo Block Multiplex Channel; negli anni successivi l’azienda introdusse altri protocolli di connessione tra i quali Escon, Scsi, San basate su Fibre Channel, Ficon, iSCSI, ecc. e trovò ‘accoglienza’ in quelle aziende disposte ad abbandonare la sicurezza del sistema dischi Ibm 3390 ed assumersi il rischio dei meno collaudati array Symmetrix – ndr]. Dell invece ha costruito la sua ‘prima fortuna’ offrendo mediante un canale totalmente indiretto Pc ad utilizzo professionale ma a basso costo. Ma se guardiamo alla storia più recente, notiamo come entrambe le nostre realtà si siano evolute ed avvicinate”.

Una vicinanza ‘tangibile’ però solo a livello di mid-market e non senza evidenti differenze di approccio, strategia e proposta tecnologica, facciamo presente a Goulden. Entrambe le aziende sono crescite organicamente anche mediante acquisizioni ma con un modello di ‘integrazione’ pressoché differente: EMC si è sempre più organizzata secondo un modello ‘federato’ lasciando diversi gradi di autonomia (anche organizzativa) ad aziende strategiche come VMware, Pivotal, RSA, mentre Dell ha sempre agito per ‘fusione’ integrando completamente le aziende acquisite, spesso facendone sparire il brand originario. “Le nostre realtà si sono evolute in modo differente – commenta a tal proposito Goulden – e si sono posizionate secondo modelli diversi sul mercato; la nuova company, Dell EMC, intende ‘prendere il meglio’ di entrambe capitalizzando indubbiamente il potenziale che EMC registra sul mondo della large enterprise, soprattutto nella gestione di progetti IT complessi, ma al tempo stesso puntando sulla capillare penetrazione di Dell che con i propri sistemi (Pc e server) oggi presidia sia le aziende piccole sia quelle di dimensioni medio-grandi”.

I ‘tentativi’ di raggiungere il mercato della media impresa per EMC non sono di fatto mai mancati, ma siamo sicuri che le piccole e medie aziende abbiano oggi bisogno dei server Dell e dello storage EMC per modernizzare, far evolvere o costruire il proprio data center, quando all’orizzonte l’offerta cloud è sempre più matura e accessibile? “Per le aziende di medie dimensioni è innegabile che il cloud di tipo pubblico rappresenti un’opportunità da cogliere – risponde Goulden – ma non credo che questa sia l’unica strada che intraprenderanno. Lo stiamo notando già ora, al crescere dell’azienda crescono le sfide per l’It che se sul piano infrastrutturale possono essere agilmente risolte attraverso il cloud lo stesso non si può dire sul fronte della gestione dei dati e dei sistemi. Non solo, l’acquisto via public cloud spesso è una opzione temporanea; notiamo che molte realtà, anche medie aziende, una volta avviati determinati progetti di tipo cloud proseguono nella loro estensione implementando sistemi interni, come le infrastrutture convergenti che, a mio avviso, cresceranno proprio nella fascia media di impresa”.

Ed è probabilmente su questa vision che EMC sta concentrando gli sforzi di sviluppo, per esempio con il lancio di EMC Unity, un array storage che integra la tecnologia flash portandola a beneficio delle piccole e medie aziende ed è nativamente ‘pronto’ per configurazioni ibride ed integrazione con ambienti cloud. “Gli obiettivi futuri saranno perseguiti nelle medesime modalità con le quali abbiamo agito fino ad oggi – ci dice Goulden in chiusura -: dedicheremo all’ambito della ricerca molte risorse per lo sviluppo di sistemi tecnologici sofisticati semplificandone l’implementazione, la gestione ed il controllo, portando all’interno delle fasce più basse le stesse tecnologie sviluppate per le large enterprise (la tecnologia all-flash su tutte), semplicemente modellandone le configurazioni”.

Su come verrà ridefinito il go-to-market, anche Goulden, così come gli altri top manager, non esprime ad oggi riflessioni in merito e preferisce attendere che si concludano prima tutti i passaggi formali dell’operazione; si limita a dire che dal punto di vista operativo, ai livelli più alti della piramide organizzativa, gli executive ed i top manager stanno ormai lavorando in sinergia e presto saranno unificate alcune strutture.

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