LONDRA – Si chiama Efficient Enterprise Computing Portfolio e non è una una lista di prodotti, ma “un ambiente hardware, software e servizi radicalmente nuovo”, annunciato di recente da Dell che propone con questa strategia 20 nuovi prodotti enterprise tra loro collegati ed interdipendenti: 5 nuovi blade e server, con annesso management “embedded”; 5 nuove offerte storage hardware & software di classe enterprise; 6 nuovi servizi ProSupport, ProManaged e ProConsulting; una nuova console di gestione; 3 nuove workstation.
Obiettivo dichiarato del portafoglio è “perseguire con vista olistica” la capacità elaborativa aziendale ovvero l’efficientamento e la riduzione dei costi operativi del data center, declinati in tre proposizioni: realizzare una combinazione di prodotti storage e server di nuova generazione, di software e di servizi innovativi che costituisca una piattaforma tecnologica capace di rendere più efficiente il business in tutto il ciclo di vita dell’It; liberare la gestione del data center da costose tecnologie proprietarie; e liberare o massimizzare il valore delle risorse “pregiate e critiche” del cliente (persone, tempo e denaro).
Dal valore d’insieme del portafoglio e dei suoi componenti più significativi, si coglie la strategia di posizionamento e lo sforzo di differenziazione della proposta Dell, che si dà il ruolo di “challenger” in quella nuova generazione di offerte per i data center, che si sente talora chiamare dagli addetti ai lavori It “2.0”.
Lo sforzo innovativo di contenere o eliminare costi di acquisizione e di ciclo di vita delle soluzioni su server, storage e servizi nel data center, è subito ricondotto da Rick Becker, vice president software solutions della società, alla “tradizione iniziata coi desktop (e proseguita sui server)”. “Uno spirito attento alle sfide concrete che i clienti devono affrontare – dice Becker -, non può che sfociare in “innovazione customer centrica”, orientata al valore di business (vedi figura 1)”.
Figura 1: Analisi del valore che l’azienda utente può ottenere con l’Enterprise Portfolio di Dell
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La figura, che è un po’ la sintesi del valore che il cliente tocca con mano con l’Enterprise Portfolio, condensa anche i risultati di un’indagine che Becker cita come articolata in 15 categorie di raffronto: ad esempio semplicità di gestione e d’uso (1a riga), facilità e tempi di dispiegamento (2a e 3a riga), risparmi in Tco (4a riga) o in consumo energetico (5a riga). “L’indagine, condotta fra aziende che erano all’oscuro del brand (cioé ignoravano se la soluzione fosse Hp, Ibm o Dell) – dice il manager di Dell -, ha visto le nostre soluzioni dell’Enterprise Portfolio finire al 1° posto in 13 categorie su 15”.
“Lo studio ha mostrato una netta superiorità di Dell per performance ed efficienza termica nei PowerEdge di 11a generazione Rack Server (R710, R610 e T610) e Socket Blade (M610 e M710), che montano i nuovi processori Intel Xeon a 8 core, basati su Nehalem (nuova microarchitettura che consente in pratica di integrare 4 processori dual core su un solo chip, con cache condivisa, ndr)”, spiega Becker. “Pescando uno solo tra i benchmark documentati, un Sql Server 2008 virtualizzato su un Blade M610 con storage EqualLogic di Dell, confrontato a un Blade Hp465c con StorageWorks di Hp, gestisce un 20% di macchine virtuali in più, con una performance del 32% in più per watt consumato”. Anche se il vantaggio, riconosce Becker, “viene in gran parte dalla performance “fenomenale” di Xeon a 8 core (il raffronto andrebbe fatto con macchine Hp se e quando monteranno gli stessi chip)”. I blade della serie M di Dell, confrontati con la c-Class Hp hanno un costo di acquisizione inferiore del 27% e in 5 anni concorrono a un Tco inferiore per rack del 17% (secondo il rapporto citato da Dell – vedi 4a riga della figura 1). Con Poweredge di 11a generazione, possono arrivare “al 67% le attese di incrementi di produttività del data center e/o di risparmi di energia consumata e al 70% le attese di riduzione di spazi occupati”, afferma Becker.
C’è poi un System Management embedded in tutti i server di 11a generazione, integrato da un unico punto di controllo. Si riesce, ad esempio, a dispiegare ogni nuovo server in solo 5 passi e in minor tempo, rispetto all’attuale complesso sistema in 11 passi, “basati sui 6 Cd” (dati rilevati dallo studio di Dell – vedi 2a e 3a riga della figura 1). ImageDirect Server è invece una soluzione che semplifica le transizioni per i server: si possono creare e gestire immagini di server, eliminare configurazioni manuali facendo installare in fabbrica configurazioni pronte al dispiegamento, con rapida stabilizzazione dei server (-45% del tempo).
Ma è per la complementare via software che il System Management viene semplificato e accentrato in un’unica Dell Management Console, uno dei 20 “prodotti” dell’Enterprise Portfolio e certamente un cardine dello sforzo di differenziazione della società. La console integra le Management Suite di Altiris. La Suite di Altiris (ormai sussidiaria Symantec, a sua volta partner strategico Dell), è disegnata per lavorare in ambienti reali, con hardware eterogenei e per estrarre dati e informazioni dal System Management di altri vendor, consentendo di rappresentare tutte le funzionalità di gestione infrastrutturale in un’unica intuitiva interfaccia.
L’“Advanced Certified Isv Partner” dei Server PowerEdge di Dell è Bmc Software, specialista nell’It governance di ambienti eterogenei complessi.
Completano il lancio Enterprise Portfolio le 3 torri workstation della serie DellPrecision e le 5 unità storage EqualLogic PS6000, queste ultime caratterizzate da performance e capacità di virtualizzazione superiori alle generazioni precedenti, e in grado di integrarsi con le San esistenti a formare un pool virtualizzato di storage. Complementa le Ps6000 il servizio SAN Headquarters, un cruscotto centralizzato che controlla eventi e performance con contratto gratuito (servizio disponibile ai clienti EqualLogic).
Figura 2: Servizi aggiuntivi all’Enterprise Portfolio di Dell
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Come illustrato nella figura 2, Dell prevede servizi di supporto all’utente finale, all’It esteso e all’impresa (servizi chiamati ProSupport). Con i servizi che rientrano nella parte denominata ProManage, Dell si focalizza sulle operazioni specifiche per il data center, cui dettaglia servizi operativi di asset recovery, di ottimizzazione della gestione virtuale e di life cycle controller (servizio di ImageDirect for Servers applicato al life cycle management). Introduce altresì con Data ProConsult la consulenza e gli strumenti (come la Data Management Console per il System Management) per gestire e ottimizzare le operazioni del data center di 11a generazione, dall’approvvigionamento alla manutenzione, al monitoraggio della disponibilità, alla gestione del livello di servizio, fino al ritiro dell’asset.