Dell vara l’Enterprise Portfolio. Per l’azienda efficiente

Hardware, software e servizi tutti finalizzati a migliorare e ottimizzare l’efficienza dei data center e, quindi, della capacità elaborativa aziendale. Ecco in dettaglio la nuova offerta di Dell che con la nuova generazione di prodotti e soluzioni si assume il ruolo di "challenger"

Pubblicato il 26 Mag 2009

LONDRA – Si chiama Efficient Enterprise Computing Portfolio e non è una una lista di prodotti, ma “un ambiente hardware, software e servizi radicalmente nuovo”, annunciato di recente da Dell che propone con questa strategia 20 nuovi prodotti enterprise tra loro collegati ed interdipendenti: 5 nuovi blade e server, con annesso management “embedded”; 5 nuove offerte storage hardware & software di classe enterprise; 6 nuovi servizi ProSupport, ProManaged e ProConsulting; una nuova console di gestione; 3 nuove workstation.
Obiettivo dichiarato del portafoglio è “perseguire con vista olistica” la capacità elaborativa aziendale ovvero l’efficientamento e la riduzione dei costi operativi del data center, declinati in tre proposizioni: realizzare una combinazione di prodotti storage e server di nuova generazione, di software e di servizi innovativi che costituisca una piattaforma tecnologica capace di rendere più efficiente il business in tutto il ciclo di vita dell’It; liberare la gestione del data center da costose tecnologie proprietarie; e liberare o massimizzare il valore delle risorse “pregiate e critiche” del cliente (persone, tempo e denaro).
Dal valore d’insieme del portafoglio e dei suoi componenti più significativi, si coglie la strategia di posizionamento e lo sforzo di differenziazione della proposta Dell, che si dà il ruolo di “challenger” in quella nuova generazione di offerte per i data center, che si sente talora chiamare dagli addetti ai lavori It “2.0”.
Lo sforzo innovativo di contenere o eliminare costi di acquisizione e di ciclo di vita delle soluzioni su server, storage e servizi nel data center, è subito ricondotto da Rick Becker, vice president software solutions della società, alla “tradizione iniziata coi desktop (e proseguita sui server)”.  “Uno spirito attento alle sfide concrete che i clienti devono affrontare – dice Becker -, non può che sfociare in “innovazione customer centrica”, orientata al valore di business (vedi figura 1)”.

Figura 1: Analisi del valore che l’azienda utente può ottenere con l’Enterprise Portfolio di Dell
(clicca sull’immagine per ingrandirla)

La figura, che è un po’ la sintesi del valore che il cliente tocca con mano con l’Enterprise Portfolio, condensa anche i risultati di un’indagine che Becker cita come articolata in 15 categorie di raffronto: ad esempio semplicità di gestione e d’uso (1a riga), facilità e tempi di dispiegamento (2a e 3a riga), risparmi in Tco (4a riga) o in consumo energetico (5a riga). “L’indagine, condotta fra aziende che erano all’oscuro del brand (cioé ignoravano se la soluzione fosse Hp, Ibm o Dell) – dice il manager di Dell -, ha visto le nostre soluzioni dell’Enterprise Portfolio finire al 1° posto in 13 categorie su 15”.
“Lo studio ha mostrato una netta superiorità di Dell per performance ed efficienza termica nei PowerEdge di 11a generazione Rack Server (R710, R610 e T610)  e Socket Blade (M610 e M710), che montano i nuovi processori Intel Xeon a 8 core, basati su  Nehalem (nuova microarchitettura che consente in pratica di integrare 4 processori dual core su un solo chip, con cache condivisa, ndr)”, spiega Becker. “Pescando uno solo tra i benchmark documentati, un Sql Server 2008 virtualizzato su un Blade M610 con storage EqualLogic di Dell, confrontato a un Blade Hp465c con StorageWorks di Hp, gestisce un 20% di macchine virtuali in più, con una performance del 32% in più per watt consumato”. Anche se il vantaggio, riconosce Becker, “viene in gran parte dalla performance “fenomenale” di Xeon a 8 core (il raffronto andrebbe fatto con macchine Hp se e quando monteranno gli stessi chip)”.  I blade della serie M di Dell, confrontati con la c-Class Hp hanno un costo di acquisizione inferiore del 27% e in 5 anni concorrono a un Tco inferiore per rack del 17% (secondo il rapporto citato da Dell – vedi 4a riga della figura 1). Con Poweredge di 11a generazione, possono arrivare “al 67% le attese di incrementi di produttività del data center e/o di risparmi di energia consumata e al 70% le attese di riduzione di spazi occupati”, afferma Becker.
C’è poi un System Management embedded in tutti i server di 11a generazione, integrato da un unico punto di controllo. Si riesce, ad esempio, a dispiegare ogni nuovo server in solo 5 passi e in minor tempo, rispetto all’attuale complesso sistema in 11 passi, “basati sui 6 Cd” (dati rilevati dallo studio di Dell – vedi 2a e 3a riga della figura 1). ImageDirect Server è invece una soluzione che semplifica le transizioni per i server: si possono creare e gestire immagini di server, eliminare configurazioni manuali facendo installare in fabbrica configurazioni pronte al dispiegamento, con rapida stabilizzazione dei server (-45% del tempo).
Ma è per la complementare via software che il System Management viene semplificato e accentrato in un’unica Dell Management Console, uno dei 20 “prodotti” dell’Enterprise Portfolio e certamente un cardine dello sforzo di differenziazione della società. La console integra le Management Suite di Altiris. La Suite di Altiris (ormai sussidiaria Symantec, a sua volta partner strategico Dell), è disegnata per lavorare in ambienti reali, con hardware eterogenei e per estrarre dati e informazioni dal System Management di altri vendor, consentendo di rappresentare tutte le funzionalità di gestione infrastrutturale in un’unica intuitiva interfaccia.
L’“Advanced Certified Isv Partner” dei Server PowerEdge di Dell è Bmc Software, specialista nell’It governance di ambienti eterogenei complessi.
Completano il lancio Enterprise Portfolio le 3 torri workstation della serie DellPrecision e le 5 unità storage EqualLogic PS6000, queste ultime caratterizzate da performance e capacità di virtualizzazione superiori alle generazioni precedenti, e in grado di integrarsi con le San esistenti a formare un pool virtualizzato di storage. Complementa le Ps6000 il servizio SAN Headquarters, un cruscotto centralizzato che controlla eventi e performance con contratto gratuito (servizio disponibile ai clienti EqualLogic).

Figura 2: Servizi aggiuntivi all’Enterprise Portfolio di Dell
(clicca sull’immagine per ingrandirla)

Come illustrato nella figura 2, Dell prevede servizi di supporto all’utente finale, all’It esteso e all’impresa (servizi chiamati ProSupport). Con i servizi che rientrano nella parte denominata ProManage, Dell si focalizza sulle operazioni specifiche per il data center, cui dettaglia servizi operativi di asset recovery, di ottimizzazione della gestione virtuale e di life cycle controller (servizio di ImageDirect for Servers applicato al life cycle management). Introduce altresì con Data ProConsult la consulenza e gli strumenti (come la Data Management Console per il System Management) per gestire e ottimizzare le operazioni del data center di 11a generazione, dall’approvvigionamento alla manutenzione, al monitoraggio della disponibilità, alla gestione del livello di servizio, fino al ritiro dell’asset.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Keynote
Round table
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 2