MILANO – Filiale italiana del gruppo belga fondato nel 1984 e oggi uno dei principali fornitori europei di servizi per il noleggio e la gestione di infrastrutture informatiche e di telecomunicazione, Econocom Italia punta a rafforzare la sua posizione nel nostro territorio. Il 2008 è stato l’anno delle grandi operazioni che hanno permesso di gettare le basi per il raggiungimento di questo obiettivo tra le quali l’acquisizione di Tecnolease, diretta concorrente della società italiana, e il lancio di un nuovo modello di noleggio delle infrastrutture Ict, il Technology Refresh Option (Tro), che prevede un canone costante per tutta la durata del contratto, indipendentemente dal ciclo di vita delle apparecchiature.
“In Italia siamo presenti da poco più di cinque anni”, racconta a ZeroUno Alessandro Villa, direttore generale di Econocom Italia. “Siamo ancora una realtà piccola con molta strada da fare, ma quest’anno siamo riusciti a mettere in campo una serie di azioni che dovrebbero aiutarci a rafforzare la nostra presenza sul mercato italiano. Con l’acquisto di Tecnolease, per esempio, abbiamo raddoppiato il nostro market share e contiamo di espanderci nel corso dei prossimi anni con l’acquisizione di nuovi clienti, anche grazie a questa operazione”.
Secondo il numero uno della società italiana, nel nostro paese Ecoconom copre non più dell’8% del mercato dovendo fare “i conti” con nomi più noti e con una presenza superiore sia in termini di risorse umane che di fatturato (Ecs è uno dei leader più consolidati sul nostro territorio e se a livello europeo Econocom riesce a giocare una buona partita, in Italia rappresenta circa un ottavo della concorrente, ndr). L’operazione di acquisto ha avuto un importante risonanza verso la fascia media delle aziende. Fino allo scorso anno, infatti, Econocom si indirizzava solo ai large account. “Tecnolease ci ha consentito da subito di avere maggior visibilità verso il segmento delle medie e piccole imprese dove prima eravamo totalmente assenti – sostiene Villa -. Questo non significa però che sposteremo il nostro focus che, per strategia aziendale, sarà ancora orientato alle grandi aziende. Senza dubbio, l’acquisizione ci ha permesso di avere in casa un know how che prima non avevamo e ci ha aperto le porte verso il canale”.
Apertura importante perché nei prossimi anni, a partire già dal 2009, la società inizierà ad affidarsi alle terze parti in modo più strutturato prevedendo alcuni nuovi programmi ed estendendo quelli attuali (che per ora coinvolgono solo cinque realtà). L’estensione dei rapporti con il canale avverrà anche grazie alla nuova offerta, quel Technology Refresh Option prima accennato, che dovrebbe facilitare le terze parti nella proposizione dei servizi Ecoconocom: “Abbiamo pensato ad un’offerta in cui il cliente paga un canone costante definito in base al valore dei beni informatici noleggiati, senza vincoli di riconsegna al termine dell’utilizzo e con la possibilità di poter aggiornare i prodotti senza spese aggiuntive”, spiega Villa.
Inutile dire che l’azienda punta sul Tro anche per accrescere il fatturato che in cinque anni di presenza locale ha raggiunto gli oltre 40 milioni di Euro, arrivati a 53 con la chiusura dell’esercizio 2007 grazie all’acquisizione (a livello di gruppo il fatturato complessivo nel 2007 è stato di oltre 700 milioni di Euro).
“Per il 2009 contiamo di far crescere il nostro volume d’affari di circa il 20% e di fidelizzare la clientela raggiunta grazie alle recenti operazioni e alla nuova offerta”, conclude Villa.
Econocom, crescita e nuovi target di utenza
Un’acquisizione importante, il lancio di una nuova offerta di servizio di noleggio a canone costante, l’apertura verso il canale. Ripercorriamo con il direttore generale della filiale italiana i passi salienti del 2008 che dovrebbero garantire alla società la conquista di nuove quote di mercato
Pubblicato il 26 Nov 2008
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