Uno dei driver principali che spinge le aziende a evolvere i propri data center è certamente il controllo dei costi. Alla luce delle mutate esigenze di business in termini di flessibilità e qualità/efficacia del servizio It, l’evoluzione del data center passa attraverso scelte di consolidamento dei sistemi, automazione dei processi, virtualizzazione degli ambienti operativi e applicativi, scelte di nuovi modelli di provisioning quali il cloud, ecc. Ma è innegabile che le voci di costo rappresentino ancora un fattore decisionale importante, soprattutto per via del consistente consumo energetico generato da alimentazione e raffreddamento delle ‘server farm’.
“Parlare di Green It è ancora di grande attualità – commenta Massimo Galbiati, Solution Engineering Director della divisione It di Schneider Electric -. Sicuramente per l’attenzione incessante ai costi, ma credo anche per questioni di ‘responsabilità sociale’ delle imprese che hanno assunto maggiore rilevanza negli ultimi anni soprattutto grazie alla crescente attenzione da parte dei consumatori finali su queste tematiche. Di fatto, oggi la ‘questione energetica’ è diventata di interesse globale”.
Che la data center evolution sia abilitata da esigenze di costo, di efficienza o di flessibilità in risposta al business, è comunque evidente che il rendimento energetico, l’indice di efficienza energetica del data center Pue (Power usage effectiveness) e il ritorno sugli investimenti dei progetti di transformation stanno rendendo necessario un nuovo orientamento alla gestione dell’infrastruttura del data center.
Nella visione di Schneider Electric, l’ottimizzazione delle performance del data center si raggiunge attraverso una visione olistica dei sistemi abilitata da una piattaforma di gestione unica che integra facility management e data center infrastructure management.
“Qualunque fonte di consumo energetico, sia esso un sistema a consumo diretto di elettricità, oppure illuminazione, riscaldamento, motore elettrico, o ancora sistema di condizionamento, sistema di sicurezza o gruppo di continuità deve essere gestito in modo coordinato e integrato se si vogliono ottenere risparmi energetici consistenti e, soprattutto prolungati nel tempo”, spiega Galbiati. “Ed è in questa direzione che siamo andati con le soluzioni di Dcim, Data Center Infrastructure Management”.
I data center sono ambienti complessi, ormai molto dinamici e flessibili sul piano delle risorse infrastrutturali ma molto ‘energy intensive’. “Mantenere la disponibilità dell'energia nel tempo è fondamentale per la continuità del business – spiega Galbiati -, ma arrivare ad avere un sistema di gestione e controllo efficace sul piano dell’efficienza energetica richiede tuttavia alcuni passaggi imprescindibili. Primo step indispensabile è l’assessment, come in qualsiasi tipo di progetto, anche non It, per poter avere una fotografia completa e dettagliata dell’intero data center, del suo funzionamento, delle componenti che incidono maggiormente sul piano energetico e delle eventuali aree di inefficienza”.
Schneider Electric, in quest’ottica, ha sviluppato un framework metodologico che vede proprio nell’assessment il tassello primario per il disegno di una eventuale roadmap evolutiva verso l’efficentamento energetico del data center. Il sistema EnergySTEP Data Center Assessment sviluppato dalla società permette una approfondita analisi tecnica di tutte le componenti del data center (compresi elementi quali l’illuminazione, il raffreddamento, i workflow applicativi supportati dalle macchine server, ecc.) per ridurre e razionalizzare il consumo energetico.
“L'esigenza di ridurre i costi dell'energia deve trovare il perfetto equilibrio con la necessità di proteggere i carichi critici ed erogare servizi efficaci e performanti rispetto alle esigenze di business”, sottolinea Galbiati. “EnergySTEP è una metodologia di gestione energetica che consente di allineare gli obiettivi di risparmio energetico anche ai budget, alla capacità di investimento e alle esigenze di disponibilità dei sistemi Ict rispetto alle necessità del business (esigenze hardware ma anche di applicativi e servizi). Ecco perché, come dicevo, ragionare in termini di efficienza energetica significa avere una visione olistica e un efficace sistema di gestione e controllo”.