Epson: 100 nuovi prodotti per rispondere alle esigenze di mercati ricchi di opportunità

Continua la strategia di Epson che mira a consolidare la presenza nel mercato consumer e ad aumentare del 10% il fatturato generato dal mondo enterprise. Oltre cento nuovi prodotti per soddisfare le esigenze di mercati ricchi di opportunità. No al dumping sui prezzi e al recupero del Roi con i consumabili

Pubblicato il 06 Ott 2011

La focalizzazione su dieci mercati ricchi di opportunità, il lancio di oltre cento nuovi prodotti, l’impegno costante nell’innovazione, che si traduce in moltissimi nuovi brevetti. Prosegue con soddisfazione la nuova strategia di Epson, che mira a consolidare il posizionamento fra i leader nel mercato consumer del printing, imaging e videoproiezione, e a crescere in modo ancora più deciso la penetrazione nel mondo delle applicazioni aziendali. Per illustrare gli obiettivi raggiunti e futuri, Epson ha recentemente riunito a Manchester la stampa europea, evento durante il quale abbiamo incontrato Roberto Fiorotto, marketing manager della filiale nazionale. “L’obiettivo per l’Italia – ha affermato il manager – è aumentare del 10% il fatturato nel mercato business. Nei paesi emergenti questo target è addirittura del 20%. Lo scorso anno il giro d’affari nel consumer è ammontato a circa il 50%. Miriamo a raggiungere un rapporto del 44% del fatturato proveniente da clienti privati e del 56% dalle imprese”.
Quali sono i mercati nel mirino del vendor giapponese? Sono innanzitutto le Pmi e l’office, che secondo Epson Italia rappresentano un’opportunità di vendita pari a 500mila stampanti multifunzione. Segue il settore del print-for-pay, con circa 100mila punti di stampa da conquistare. Altro mercato promettente è quello della gestione documentale, con 20mila punti di acquisizione. Il mondo della scuola, e in generale dell’education, esprime una domanda potenziale di almeno 20mila sistemi interattivi, mentre il mercato della videoproiezione audio video professionale vale circa 10 milioni di euro. I settori verticali più “assetati” di stampanti dedicate sono il retail (opportunità di vendita di 50mila stampanti fiscali), l’hospitality (60mila stampanti) e il banking/finale (30mila). Per finire, due mercati particolari nei quali Epson ritiene di avere delle carte molto buone da giocare: la stampa di etichette, rappresentata da 400 stampatori, e il design & progettazione (10mila stampanti Cad).
Per rispondere alle molteplici esigenze dei clienti di tutti questi ambiti Epson ha recentemente effettuato il più rilevante rilascio di nuovi prodotti, addirittura 100, della sua storia. Un ruolo di primissimo piano, in questo contesto, è rappresentato dalla nuova linea di stampanti multifunzione Workforce Pro, rivolta prevalentemente alle Pmi e basata sulla tecnologia inkjet. “Fino a questo momento – spiega il manager di Epson Italia – l’idea dominante fra i responsabili It è che oltre le 500 pagine al mese sia più conveniente la tecnologia laser. Noi vogliamo spostare questo paradigma a 1.600 pagine al mese. La nostra offerta di inkjet per le imprese punta su quattro pilastri: prestazioni e affidabilità pari alle stampanti laser, riduzione del 50% dei costi di gestione, disponibilità di modelli per ogni esigenza, e riduzione fino all’80% dei costi energetici. Le stampanti a getto d’inchiostro non utilizzano il fusore e non hanno bisogno di scaldarsi. L’effetto in bolletta si vede”.
A proposito di costi, Fiorotto sottolinea che la politica di Epson “non è abbattere ancora di più i prezzi per poi recuperare il ritorno sugli investimenti con i prodotti consumabili. Vogliamo tornare a dare valore al prodotto e farlo pagare il giusto”.

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