Avanti piano da qui al 2020: sono queste le stime di Gartner in merito agli investimenti rivolti a garantire la sicurezza in ambito IoT. Gli analisti prevedono solo tra cinque anni un accelerazione, di pari passo con l’impiego di un numero crescete di oggetti intelligenti da parte di consumatori e aziende.
Attualmente i fornitori sembrano essere poco incentivati a offrire funzionalità in grado di proteggere i sistemi sul lungo periodo, prediligendo soluzioni di rilevazione di vulnerabilità ed exploit.
“Ci si aspetta che gli sforzi volti a garantire la sicurezza IoT – ha dichiarato Ruggero Contu, research director di Gartner – si concentrino maggiormente su gestione, analisi e provisioning dei dispositivi e dei loro dati. Lo scenario di business dell’Internet degli oggetti richiederà un meccanismo di delivery che può crescere e stare al passo con tutte le esigenze di monitoraggio, individuazione e controllo per la sicurezza”.
Contu ritiene che il futuro dei servizi di sicurezza cloud-based sia, in parte, legato al futuro della IoT: “La forza fondamentale della IoT in termini di dimensioni e presenza non sarà pienamente realizzata senza servizi di sicurezza Cloud che forniscano un livello accettabile di operations per molte organizzazioni, in un modo economicamente efficace”. Gartner prevede infatti che entro il 2020, almeno la metà di tutte le implementazioni IoT utilizzeranno una qualche forma di servizio di sicurezza basato sul Cloud.
11,4 miliardi di smart object connessi entro due anni
Anche se la spesa complessiva sembra essere inizialmente moderata, Gartner ha previsto che il mercato della sicurezza IoT crescerà via via a un ritmo sempre più veloce con il miglioramento delle competenze, dei cambiamenti organizzativi e delle opzioni di servizio più scalabili. I ricercatori dicono che la spesa globale per la sicurezza in ambito IoT raggiungerà quota 348 milioni di dollari a fine 2016, segnando solo il 23,7% di crescita rispetto al 2015, per poi passare ai quasi 434 milioni del 2017 e ai 547 milioni del 2018. “Il mercato dei prodotti per la sicurezza IoT – ha sottolineato Contu – è al momento contenuto, ma crescerà via via che aumenteranno gli utilizzi dei dispositivi intelligenti da parte di consumatori e aziende. Gartner ha stimato che nel 2016 saranno in uso in tutto il mondo 6,4 miliardi di oggetti connessi, in crescita del 30% rispetto all 2015. Entro il 2018, inoltre, si raggiungeranno 11,4 miliardi di unità connesse all’Internet delle cose. Nel considerare questi dati occorre comunque tenere in considerazione che esiste una notevole variabilità di impiego della IoT tra i diversi settori industriali, a causa dei diversi livelli di priorità e di sensibilizzazione sul tema sicurezza”.