Le organizzazioni sono sempre più propense a virtualizzare le loro applicazioni mission critical, ma i costi legati allo storage e i problemi di prestazioni nell’input/output rimangono ostacoli significativi al raggiungimento di tale obiettivo.
A metterlo nero su bianco la terza survey annuale State of Virtualization di DataCore Software, condotta su 477 professionisti IT di aziende, che gestiscono mediamente 234 terabyte, appertenenti a diversi settori – sanità (12%), pubblica amministrazione (13%), manifatturiero (15%), istruzione (13%) e servizi IT (14%) –.
Il sondaggio ha rivelato che SQL Server, Exchange, SharePoint, Oracle e SAP rappresentano oggi le applicazioni di primo livello prese in considerazione per il consolidamento in maniera diffusa. Al tempo stesso, le difficoltà di integrazione legate alle memorie Flash e ai dischi allo stato solido (SSD) sono tra i principali fattori che scoraggiano l’impiego di queste tecnologie veloci con i carichi di lavoro virtualizzati e con i programmi di virtualizzazione dei desktop (VDI) più sensibili ai tempi di latenza.
«Lo storage è il ‘grande’ problema che i professionisti IT oggi si trovano ad affrontare. Il valore e la necessità di virtualizzare le applicazioni critiche sono ormai ben riconosciuti, ma l’impennata dei costi per lo storage e le prestazioni imprevedibili dei carichi di lavoro nei progetti di virtualizzazione e consolidamento continuano a ostacolarne il progresso», ha sottolineato George Teixeira, President e CEO di DataCore Software.
Entrando più nel dettaglio:
- Il 44 per cento degli intervistati sostiene che i costi sproporzionati dello storage si sono rivelati un “serio ostacolo” o “in qualche modo un ostacolo” verso la maggiore virtualizzazione dei carichi di lavoro. Il 42 per cento degli intervistati ha sostenuto la stessa cosa riferendosi al degrado delle prestazioni o all’impossibilità di soddisfare le aspettative prestazionali.
- I budget per lo storage IT hanno subito un leggero rallentamento tra il 2012 e il 2013. Più della metà degli intervistati (51%) ha affermato che le spese per lo storage sono rimaste stabili, a fronte di un badget ridotto (20% dei casi).
- Lo storage continua a essere la fetta più grande degli investimenti nei progetti di virtualizzazione. Questi riguardano sia i server sia i desktop. Per il 52% degli intervistati, infatti, lo storage rappresenta più del 25% del loro budget di virtualizzazione.
- Lo storage nel cloud pubblico ancora stenta a convincere le strutture IT: otto intervistati su dieci hanno detto di non utilizzare questo canale.
- Nonostante l’incredibile attenzione alle tecnologie allo stato solido, un intervistato su due ha dichiarato di non prevederne l’utilizzo nei progetti di virtualizzazione e quasi sei intervistati su dieci hanno dichiarato di non utilizzare per nulla tecnologie Flash/SSD.