I servizi di Telepresence, meeting virtuale “per tutti”

Ecco la Telepresence “immersiva” (e non solo) di Easynet, società specializzata nei Servizi di Managed Virtual Meeting. ZeroUno ha intervistato in “immersione totale” Koen Vanpraet (nella foto), Global Sales & Marketing Director

Pubblicato il 21 Mar 2010

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CANNES – RealPresence Experience High Definition 204 è il sistema di telepresence che Polycom, fornitore di soluzioni di telepresence e comunicazione video e voce, ed Easynet Global Services, specializzata nella fornitura di servizi di telepresence, hanno presentato lo scorso novembre a Cannes nel corso del Gartner Symposium. Durante la manifestazione è stata realizzata una dimostrazione di quella che viene chiamata telepresence “immersiva”: i partecipanti al meeting, che si trovavano in città diverse, grazie alla tecnologia Polycom e ai servizi Easynet Global Services avevano la sensazione di essere nella stessa stanza e potevano interagire con i propri interlocutori come se questi fossero fisicamente vicini. Al termine dell’evento ZeroUno ha incontrato Koen Vanpraet, global sales & marketing director di Easynet Global Services.

ZeroUno: Come vi dividete i compiti con Polycom?
Vanpraet: Polycom integra il Virtual Meeting ed Easynet Global Service lo gestisce. Siamo entrambi leader globali: loro in soluzioni telepresence (Video conferencing ad alta definizione e comunicazione video e voce) e noi nei Managed Global Service relativi.
ZeroUno: Qual è la vostra missione?
Vanpraet: La comunicazione video e voce in azienda, resa indipendente dall’infrastruttura It. Sono vent’anni che chiamare in Video conferencing un indirizzo Ip è un’operazione da Data Centre, che diventa rapidamente ingestibile se si vuole comunicare 1 a N. Invece Easynet offre un pacchetto gestito, in cui scegliamo la tecnologia per conto del cliente, e da service provider “neutrale”. Lavoriamo con vari carrier. In particolare con Telecom per il mercato High End, cui è destinata la cosiddetta Telepresence “immersiva”.
ZeroUno: Immersiva?
Vanpraet: In grado di “generare un’immagine tridimensionale che sembra circondare l’utente, stile Dolby surround”. La telecamera segue, con la voce, i movimenti e mantiene i contatti oculari. Copriamo il set up della stanza, la rete, la qualità della chiamata, la gestione della conferenza.
ZeroUno: Modalità d’offerta del servizio?
Vanpraet: Ci adattiamo al modello del cliente nel gestire le operazioni e la loro struttura di costi: se è “Capex intensive”, offriamo i nostri servizi in leasing, ma possiamo offrirli come Opex, con un costo mensile legato a un effettivo utilizzo (pay per use), che quanto più si usa tanto più si giustifica.
ZeroUno: Esempi di applicazioni?
Vanpraet: Una stanza di Telepresence può servire da Board room; per più progetti, con i vari endpoint voce e video remotizzati in Italia o nel mondo; da centro monitoraggio immediato. O per assistenza a distanza in chirurgia o per processi di carcerati di cui si evita un trasporto costoso e pericoloso. Ci si dimensiona studiando a tavolino i meeting che servono e i viaggi evitati.
ZeroUno: I fattori di risparmio?
Vanpraet: Meno viaggi, ma sono la punta dell’iceberg. Guadagni di efficienza, reputation e sostenibilità (la Telepresence è investimento green). Soprattutto più produttività che nelle conference call: il “faccia a faccia” impedisce di distrarsi, coinvolge nel confronto d’idee, porta a decisioni di maggior qualità e a minor time to market. Il Roi? dipende da vari fattori, ma “un ordine d’idee è meno di 12 mesi”.

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