FRANCOFORTE – Come il boom dell’urbanizzazione ha costretto l’industria edile a rivoluzionare il modo di costruire gli edifici, così la digital transformation, il cloud, i big data e l’internet delle cose stanno modificando i criteri con cui progettare e realizzare i data center.
Entra con passo deciso nel settore del design delle facility dei data center e delle relative tecnologie (armadi, rack, Ups e sistemi di raffreddamento) il colosso cinese Huawei. “Negli anni passati – premette Fang Liangzhou, Network Vice President Huawei Energy Product Line, durante un incontro con la stampa a margine dell’evento Leader the way in data center devolution, organizzato alla fine di giugno a Francoforte – eravamo solo un’azienda di Communications Technology, il che significava soprattutto telefonia. Recentemente siamo diventati un vendor di Ict, sfruttando il nostro patrimonio di esperienza maturato nel settore delle infrastrutture e delle tecnologie per la comunicazione”.
Un passo plausibile in un’era, quella del cloud, in cui le tecnologie di computing, storage, networking e sicurezza dell’It e della Ct stanno convergendo sotto tutti i punti di vista: dalle applicazioni al software, all’hardware infrastrutturale. Già nel recente passato Huawei ha enfatizzato il proprio impegno per essere un fornitore Ict a tutto tondo con il lancio di prodotti It quali sistemi di storage flash-based, hyperconverged system, server, switch, router e appliance di security.
Nelle scorse settimane, con l’evento svoltosi nella capitale bancaria d’Europa, il marchio di Shenzhen (Cina) ha impresso un’accelerazione anche nella corsa sul mercato “facility” con il lancio di due nuovi Ups modulari ad alta densità e efficienza (quindi più“green”), due cabinet preintegrati e un nuovo container per data center. I due nuovi gruppi di continuità sono l’Ups5000-S (una soluzione con moduli fino a 50 kVa da 3U) e l’Ups5000-E Battery Integrated solution (destinato piccoli e medi data center, scalabile fino a 75 kVa con N+1 moduli e con batterie integrate). Ids800 e Ids500, invece, sono rispettivamente un piccolo e un micro modulo “intelligente” che include tutto quello che è necessario per costruire velocemente un data center in un ambiente interno senza dover progettare, installare e testare le tecnologie di alimentazione, Ups, e raffreddamento necessarie. Ids1000, infine, è un nuovo container, anch’esso completamente preingegnerizzato, “destinato – spiega Sanjay Sainani, Vp It e Data Center Solutions di Huawei Middle East, intervistato in esclusiva da ZeroUno – ad aziende che devono dotarsi di un data center ma non hanno spazio all’interno della sede. Il container può essere piazzato ovunque all’esterno dell’azienda, anche in un parcheggio, e costituire una soluzione temporanea o definitiva”.