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Il ruolo dei data center, fra benefici economici e accettazione sociale



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Uno studio commissionato da CyrusOne e realizzato da Censuswide mostra una percezione pubblica decisamente più positiva del previsto verso i data center, con una percentuale di accettazione che cresce significativamente tra chi vive nelle vicinanze

Pubblicato il 7 nov 2024



Data Center AI

Sono soprattutto i vantaggi economici che influenzano e migliorano l’accettazione dei data center da parte delle comunità locali che li ospitano. Lo si evince dall’indagine Listening To Communities: Understanding Public Perception Of Data Centers And How This Shapes Community Initiatives commissionata a Censuswide da CyrusOne, sviluppatore e operatore di data center a livello mondiale specializzato nella fornitura di infrastrutture digitali all’avanguardia, che ha restituito una percezione pubblica dei data center più positiva del previsto.

Il 93% di oltre 13.000 persone in sette Paesi europei, tra cui l’Italia, ha infatti dichiarato di avere una opinione favorevole nei confronti di queste strutture, rivelando un atteggiamento generalmente positivo (51%) o comunque neutrale (42%). L’accettazione è particolarmente elevata tra coloro che vivono vicino a un data center e supera di gran lunga il sentiment negativo legato agli impatti che riguardano l’elevato consumo energetico (40%), la produzione di rifiuti elettronici (33%) e l’uso del suolo (30%).

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Conoscenza dei data center in Europa tra lacune e disparità

Nonostante l’espansione del settore in Europa, esistono ancora sfide significative da superare per soddisfare la crescente richiesta di capacità, soprattutto in termini di accesso a energia affidabile e terreni adatti. Generalmente però, le preoccupazioni delle comunità locali sono da ascrivere a una comprensione insufficiente del ruolo dei data center.

Infatti, solo il 52% dei partecipanti ha saputo definire correttamente un data center e molti non collegano queste infrastrutture ai servizi digitali che utilizzano quotidianamente. Ad esempio, quando è stato chiesto quali infrastrutture e tecnologie fossero necessarie per alimentare le applicazioni digitali come WhatsApp, le piattaforme di social media, gli strumenti di videoconferenza e altri servizi digitali, meno della metà (45%) dei partecipanti ha indicato i data center come risposta corretta, un dato che evidenzia quanto il settore debba ancora lavorare per risolvere questa problematica.

Un altro aspetto da sottolineare è che al di là delle numerose somiglianze negli atteggiamenti riscontrate in Europa, lo studio sottolinea che la conoscenza del settore varia notevolmente tra i diversi Paesi e anche all’interno dei singoli mercati. Ad esempio, la comprensione di cosa siano e cosa facciano i data center è molto più bassa nel Regno Unito, dove solo il 38% ha scelto la definizione corretta, rispetto ad altri mercati come la Germania (66%), i Paesi Bassi e l’Irlanda (entrambi 60%). Questo dato risulta ancor più sorprendente se si considerano le dimensioni del mercato britannico e la forza del settore dei servizi digitali del Regno Unito.

“I data center sono il pilastro del nostro modo di vivere e lavorare oggi, ma il loro ruolo di supporto alla società è ancora ampiamente frainteso”, ha dichiarato Matt Pullen, EVP e Managing Director Europe di CyrusOne. “Per questo è essenziale comprendere meglio la posizione dell’opinione pubblica nei confronti dei data center, solo così potremo continuare a offrire infrastrutture all’avanguardia per le aziende che si affidano a noi e portare reali benefici alle comunità che ci ospitano. Ed è questa la ragione che ci ha spinti a condurre l’indagine e a condividere i risultati in modo così ampio”.

La correlazione tra i benefici economici e l’accettazione pubblica

La ricerca evidenzia poi come i vantaggi economici dei data center siano tra i fattori più apprezzati dai partecipanti: due terzi (66%) ritengono che contribuiscano a creare opportunità di lavoro, mentre il 62% li considera un motore di crescita economica per il territorio. Inoltre, queste percentuali salgono rispettivamente al 71% e al 68% tra coloro che vivono vicino a un data center.

I dati mostrano dunque una chiara correlazione tra i benefici economici percepiti e l’accettazione a livello pubblico: l’83% di chi riconosce il valore occupazionale dei data center si dichiara favorevole ad averne uno vicino a casa, così come l’85% di chi ne apprezza l’impatto sulla crescita economica locale.

Inoltre, l’indagine suggerisce che gli investimenti in progetti comunitari contribuiscono a migliorare la percezione pubblica dei data center. In generale, il 49% degli intervistati considera vantaggiosi interventi come la creazione di parchi e aree gioco, una percentuale che sale al 58% tra chi vive vicino a un data center. I tre servizi identificati come maggiormente vantaggiosi per le comunità locali sono: la costruzione di strutture ricreative e aree giochi per i bambini, la realizzazione di aree verdi pubbliche e il miglioramento delle zone pedonali.

Data center e la percezione degli italiani: i dati di CyrusOne

Con riferimento all’Italia, lo studio mette in evidenza alcuni aspetti degni di nota:

  • Gli italiani sono particolarmente attenti al contributo economico dei data center: il 66% degli intervistati ritiene che queste strutture apportino valore all’economia locale e il 72% le considera una fonte di nuove opportunità lavorative.
  • Il 72% degli italiani si è detto disposto ad accogliere un data center nella propria zona, ed un dato tra i più alti d’Europa. Tuttavia, la ricerca sottolinea l’importanza per il settore di adottare un approccio mirato per dialogare con le comunità locali, affinché queste percepiscano i benefici reali.
  • Un italiano su tre (34%) ha dichiarato che una maggiore attenzione alla sostenibilità potrebbe migliorare ulteriormente la propria opinione sui data center. Questo è il terzo dato più alto a livello europeo, e suggerisce che l’impegno verso pratiche sostenibili rappresenta un’opportunità strategica per il settore.

Opportunità lavorative e servizi aumentano il sentiment positivo

Quando è stato chiesto cosa potrebbe favorire l’accettazione dei data center, solo il 17% degli intervistati ha affermato che non c’è nulla che possa fargli cambiare idea. Ciò significa quindi che l’83% è aperto a rivedere la propria opinione.

Analizzando i fattori che potrebbero influenzare una percezione più positiva, è emerso che l’aumento delle opportunità lavorative ha il potenziale di generare il maggiore impatto (40%), seguito dalla creazione di servizi (37%), come spazi verdi per la biodiversità, piste ciclabili e aree gioco.

Inoltre, sapere che lo sviluppo di un data center porterebbe a una crescita economica per la comunità locale rende il 31% degli intervistati più favorevole a questo tipo di iniziative. Seguono l’assunzione di personale locale per la costruzione e le operazioni (27%) e l’offerta di opportunità di formazione e apprendistato per i residenti (23%).

“Dalla ricerca emerge che l’opinione pubblica sui data center è più positiva di quanto ci si potesse aspettare e che probabilmente il settore non viene sempre presentato in modo da riflettere accuratamente la percezione che le persone ne hanno”, ha commentato Emma Fryer, Director of Public Policy per l’Europa di CyrusOne. “È quindi essenziale che noi, in qualità di sviluppatori e operatori, ascoltiamo attentamente le comunità che ci ospitano, identificando i loro bisogni e agendo di conseguenza per offrire benefici concreti a livello locale”.

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