In-Site entra nel consorzio Open Hub Med, l’hub internet del Mediterraneo

La società, con una grande esperienza in ambito Tlc e progettazione di infrastrutture tecnologiche complesse, ha annunciato il suo ingresso nel consorzio che si pone l’obiettivo di fornire agli operatori di telecomunicazioni internazionali un modello multi-stakeholder per lo scambio del traffico internet nel bacino del Mare nostrum

Pubblicato il 09 Mar 2017

Specializzata nella progettazione di data center, In-site è entrata a far parte (con una partecipazione del 4,76%) del consorzio Open Hub Med  – fondato dai nove soci Eolo, Equinix Italia, Fastweb, Interoute, Italtel, Mix, Supernap Italia, VueTel Italia e Xmed – per offrire agli operatori di telecomunicazioni internazionali un modello multi-stakeholder per lo scambio del traffico internet nel bacino del Mediterraneo.

Forte della propria esperienza in ambito Tlc e di progettazione di infrastrutture tecnologiche complesse, In-Site ha già collaborato con il consorzio; in particolare, recentemente è stata scelta per la progettazione del data center che ha sede a Carini (Palermo) e che rappresenta un polo tecnologico neutrale e indipendente aperto a tutti gli operatori presenti in Sud Europa offrendo alti standard di affidabilità e sicurezza.

I requisiti fondamentali richiesti per la progettazione di tale polo sono stati due: in primo luogo, la necessità di pensare a una struttura scalabile nel tempo e modificabile per fasi successive; in seconda istanza, la volontà di realizzare una struttura fortemente caratterizzata dal criterio di massimo risparmio energetico. In-Site si è occupata di tutti gli aspetti disciplinari e normativi riguardanti la progettazione. Inoltre, la realizzazione degli spazi, oltre alla progettazione, è stata un plus importante dell’offerta tecnica: in questo modo, infatti, In-Site può controllare il perfetto dimensionamento economico dell’infrastruttura. Un approccio, insieme, versatile e pragmatico che ha permesso a In-Site di progettare e realizzare un polo tecnologico basato sulla logica di simmetria e ridondanza, capace di garantire una crescita modulare, priva di interferenze o di interruzioni di servizio.

Punto di forza dell’infrastruttura di Carini è la proposta di una soluzione tecnica di tipo idronico. I due refrigeratori d’acqua (o chillers) con condensazione ad aria garantiscono un elevato grado di ridondanza (2N). Dotati di pompe di circolazione e di serbatoi inerziali, i chillers assicurano semplicità di utilizzo ed economicità del processo, presentandosi come dei “package plug&play”, utili a ridurre la dispersione energetica e assicurare il miglior rendimento. La configurazione dell’impianto, inoltre, permetterà di rispettare i parametri di scalabilità, grazie all’utilizzo del Sistema Ups2N+1: in questo contesto, dal punto di vista elettrico, da evidenziare il fatto che In-Site ha predisposto anche le basi strutturali per una potenziale configurazione Tier 4. Un aspetto fondamentale, infine, è il tema della sicurezza: grazie all’utilizzo di particolari dispositivi elettrici, infatti, verrà garantita la protezione da episodi di sovratensione. E nell’eventualità di un incendio, i cavi di energia a bassa emissione permetteranno di limitare al minimo i danni di carattere ambientale.

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