Innovazione, innovazione, innovazione: in Hp comandano gli ingegneri

Dopo la divisione del colosso californiano in due società, Hp Inc e Hp Enterprise, Tino Canegrati, Vicepresidente e General Manager Hp Printing & Personal Systems Group di Hp Italia, racconta qual è la strategia per quanto riguarda in particolare la prima delle due nuove nate, e la riassume con il motto “innovazione, innovazione, innovazione”, a segnalare la volontà di Hp di tornare a essere un’azienda che fa della ricerca il suo primo valore

Pubblicato il 02 Feb 2015

MILANO – All’indomani della notizia della scissione del colosso californiano in due società – da una parte le stampanti e i pc, dall’altra i servizi e le soluzioni enterprise, rispettivamente Hp Inc e Hp Enterprise – Tino Canegrati, Vicepresidente e General Manager Hp Printing & Personal Systems Group di Hp Italia incontra i giornalisti per commentare l’operazione e raccontare quale sarà la strategia di Hp Inc: “Si tratta di una transizione naturale di quello che sul piano operativo era già un fatto; è stata solo istituzionalizzata un’autonomia tra le parti già in essere. La strategia di Hp Inc non potrà quindi che essere la stessa che oggi guida la divisione Printing and Personal Systems, che già lavora in modo indipendente”.

Tino Canegrati – Vicepresidente e General Manager Hp Printing & Personal Systems Group, Hp Italia

Canegrati spiega quindi cosa dobbiamo aspettarci da questa “nuova” Hp Inc: “Fino a qualche anno fa – ammette il manager – c’è stato un periodo in cui Hp ha posto più attenzione sugli aspetti di gestione economica e finanziaria. Ora abbiamo recuperato i nostri valori originali e siamo tornati a essere un’azienda ‘di ingegneri’, leader nel creare oggetti, ambienti e attività nuove”. Canegrati prosegue sintetizzando con un motto qual è dunque l’obiettivo: “In tre parole: innovazione, innovazione, innovazione”, ripetuta tre volte, perché il percorso è strutturato in tre fasi; prima fase, di capitalizzazione, in cui vengono sfruttati i brevetti Hp per creare prodotti innovativi nei campi dove già l’azienda è presente; seconda fase, di anticipazione, in cui si sviluppano tecnologie che esistono sul mercato, ma che sono ancora embrionali, perfezionandole con il valore aggiunto dato dalle competenze dell’azienda californiana per riuscire ad anticipare il mercato; terza fase, di creazione, in cui vengono inventate categorie di prodotto mai viste prima. Questo sforzo si traduce in modo tangibile in 40 nuove soluzioni presentate in poche settimane. Del lungo elenco ricordiamo, appartenente al gruppo delle “creazioni”, Sprout, Pc all-in-one, senza tastiera né mouse, dotato di una superficie touch orizzontale e uno scanner 3d (oltre che di un proiettore), che permette di scansire un oggetto e riprodurlo in digitale. Grazie a questo prodotto, quando Hp, come ha promesso, lancerà sul mercato una stampante 3D in grado di utilizzare una più ampia varietà di materiali e di stampare più velocemente e a un costo inferiore rispetto alle stampanti attuali, la soluzione sarà completa: l’azienda parla a questo proposito di Blended Reality, ovvero un luogo dove il virtuale diventa 3D e si fonde col mondo fisico. Tornando a device più familiari, segnaliamo Omen, Pc dedicato al gaming (con un mouse ridisegnato, “tubi di scarico” per espellere il calore sviluppato dal processore e funzionalità specifiche); Pc-tablet per tutte le fasce di prezzo (prima i costi li rendevano prodotti ancora “di lusso”) e nuove stampanti inkjet e laser per rispondere alle esigenze specifiche di consumatori e gruppi di lavoro enterprise (con attenzione a produttività, usabilità e stampa in mobilità). “Il motore di questa ritrovata Hp – commenta Canegrati – ha iniziato a funzionare e si sta producendo un effetto valanga: i gruppi di ricerca e sviluppo stanno accumulando esperienza e possono quindi applicare ogni innovazione a più prodotti e più settori”.

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