Gli analisti di Gartner prevedono che, entro i prossimi cinque anni, l’adozione di infrastrutture iperconvergenti nei data center divenerà mainstream.
Gli esperti, inoltre, stimano che entro quest’anno il mercato dell’iperconvergenza per il data center sfiorerà quota 2 miliardi di dollari – crescendo del 79% – per passare a circa 5 miliardi nei prossimi tre anni (pari al 24% del settore globale dei sistemi integrati).
L’emergere di sistemi iperconvergenti può essere fatto risalire al rilascio dei primi bundle di storage, calcolo e rete integrati, di circa cinque anni fa. Tali offerte sono viste come una sorta di corsia preferenziale verso il dispiegamento di ambienti di private Cloud all’interno di data center, grazie alla possibilità di fornire agli operatori tutto ciò di cui necessitano all’interno di una singola scatola preconfigurata di un’infrastruttura convergente.
Nel corso del tempo, tali prodotti si sono evoluti per includere elementi software-defined e commodity hardware. Secondo gli esperti, l’uso di sistemi iperconvergenti crescerà via via che le aziende incrementeranno il loro impiego di tecnologie e reti software-defined.
Iperconvergenza e reti software-definied: lo scenario è in evoluzione
Secondo Andrew Butler, vicepresidente e analista di Gartner, la transizione verso sistemi iperconvergenti supporta la visione che il mercato dei sistemi integrati stia cominciando a maturare, via via che le imprese aggiornano e ampliano le loro prime implementazioni di infrastrutture convergenti: “Questa evoluzione – fa notare l’esperto – offre ai professionisti IT il giusto scenario per far evolvere le loro implementazioni e architetture”. Da qui al 2025, il maggiore uso di infrastrutture iperconvergenti nei data center, secondo Gartner, preparerà probabilmente il terreno in più imprese verso iniziative di continuous delivery e microservice. Questo sarà possibile in quanto i componenti hardware sottostanti a questi stack dell’infrastruttura iperconvergente diventeranno sempre più automatizzati e di uso comune, permettendo così alle aziende di offrire funzionalità di IT-as-a-service (ITaaS) ai propri sviluppatori e impiegati.
Tuttavia, Butler ha avvertito che in alcuni casi le implementazioni di infrastrutture integrate e convergenti già esistenti potrebbero ostacolare la diffusione dei sistemi iperconvergenti.
“Mentre ci aspettiamo che in futuro i casi d’uso dei sistemi iperconvergenti abbraccino le applicazioni mission-critical – ha sottolineato l’analista – verso la fine del decennio le attuali implementazioni potrebbero ancora porre dei vincoli alla rapidità di crescita”.