Per garantire la sicurezza dei dati aziendali e l’efficacia dei sistemi di archiviazione, occorre investire anche nell’infrastruttura di rete. Così si potrebbe sintetizzare il mantra di Qnap, società attiva sul mercato dal 2004 e specializzata nella produzione di soluzioni Nas (Network Attached Storage).
L’azienda è cresciuta soprattutto nell’ultimo decennio, differenziando il portafoglio per soddisfare le esigenze dei clienti, dal piccolo studio fotografico alla struttura ospedaliera. Attualmente, la gamma dei prodotti include oltre 150 Nas, a cui si aggiungono gli apparati di rete come switch e router.
L’importanza dell’infrastruttura di rete
«Spesso – afferma Alvise Sinigaglia, Country manager di Qnap – le aziende fanno investimenti importanti su storage, backup e disaster recovery, ma tendono a trascurare l’infrastruttura di rete che invece è fondamentale per garantire l’efficienza dei sistemi di archiviazione».
Il mancato aggiornamento non solo dei cablaggi, ma anche degli apparati di networking potrebbe infatti causare colli di bottiglia, compromettendo le performance e la sicurezza dello storage.
Ecco perché, da qualche anno, Qnap si è impegnata nell’ampliare il portfolio degli switch, che attualmente include una ventina di modelli, a latere della tradizionale offerta di sistemi Nas.
«Mettiamo a disposizione – prosegue Sinigaglia – una gamma di switch 10GbE per fornire al cliente che acquista un Nas, una soluzione completa, in grado di soddisfare appieno le prestazione dello standard. Abbiamo anche introdotto uno switch 25GbE, che, sfruttando la tecnologia per la connettività Ethernet ad elevate performance, garantisce una velocità di trasmissione dati due volte e mezzo superiore rispetto alle tecnologie 10GbE».
Il nuovo switch si accompagna alle soluzioni Nas Enterprise che, all’interno del portafoglio Qnap, supportano connessioni 25GbE, ovvero:
- i sistemi TS-h3088XU-RP, pensati per ambienti datacenter che necessitano di massime prestazioni per il trasferimento dati (immagini ospedaliere, contenuti video e così via);
- i sistemi TS-h1290FX, rivolti principalmente ai tecnici del montaggio video, agli youtuber e a tutti i professionisti che desiderano una macchina da scrivania, non avendo armadi o altre infrastrutture.
Connessioni 25GbE per storage ad alte prestazioni
Il lancio delle tecnologie 25GbE interessa soprattutto settori con esigenze importanti di data management: per esempio, le aziende che operano nella post-produzione audio-video, le emittenti televisive, le strutture sanitarie che devono gestire file molto pesanti quando effettuano Tac e radiografie, i cinema che stanno digitalizzando le vecchie bobine per creare dei backup, le società che utilizzano soluzioni di videosorveglianza..
«Tuttavia – aggiunge Sinigaglia -, qualsiasi realtà dovrebbe chiedersi quali saranno le necessità di archiviazione e networking nei prossimi cinque anni, alla luce di trend tecnologici come la virtualizzazione e le applicazioni di intelligenza artificiale. Da qui, si possono fare le opportune valutazioni sulla convenienza di acquistate sistemi 25GbE, qualora le infrastrutture di rete risultassero insufficienti nel supportare le esigenze di gestione e trasmissione dati».
Connessioni ultraveloci per il settore nautico
Un comparto che potrebbe giovare particolarmente delle connessioni 25GbE è il settore nautico. Sinigaglia cita il caso utente di uno yacht di lusso (ma il discorso potrebbe valere anche per le navi da crociera o altre imbarcazioni) che necessita di connettività ultraveloce per supportare diverse applicazioni, gestendo i file di grandi dimensioni archiviati su Nas.
«Basti pensare – suggerisce Sinigaglia – alla trasmissione di contenuti multimediali durante la navigazione oppure alle immagini della videosorveglianza. Ma si potrebbero abilitare anche nuovi servizi per i passeggeri: per esempio, la condivisione di foto “rubate” durante la crociera e offerte in omaggio come ricordo della vacanza. Si consideri anche il caso di imbarcazioni che devono raccogliere i dati sui fondali marini, prima di eseguire dei lavori come la posa di cavi».
Emergenza pandemica e nuove necessità di rete
Tuttavia, qualsiasi organizzazione oggi è chiamata a rivalutare e rivedere le proprie infrastrutture di networking. L’emergenza pandemica e le restrizioni anti-contagio hanno infatti intensificato le esigenze di rete, con la necessità di ottimizzare il trasferimento dei dati non solo su sedi geograficamente dislocate, ma anche verso le abitazioni dei dipendenti. Da qui, la volontà di potenziare ulteriormente il portafoglio Qnap di switch e router.
«Le reti domestiche dei lavoratori – spiega Sinigaglia – non erano attrezzate per supportare il nuovo carico e bilanciare correttamente le richieste. In molti casi, il network doveva gestire contemporaneamente il flusso dei dati per la didattica a distanza, verso i sistemi informativi aziendali, per l’utilizzo della smart tv o altre necessità. Le aziende quindi dovrebbero fornire ai dipendenti le tecnologie di rete come strumenti di lavoro, al pari del computer portatile, per garantire adeguati livelli di connettività e sicurezza».
La cybersecurity al centro delle strategie Qnap
La cybersecurity è un punto centrale nelle strategie di Qnap, che ha attratto importanti investimenti soprattutto nell’ultimo anno, anche con l’istituzione di una task force dedicata per il monitoraggio e l’identificazione degli attacchi.
«Siamo diventati una security authority – sottolinea Sinigaglia -, ovvero partecipiamo a un gruppo di aziende per lo scambio di informazioni utili sulle minacce, così da essere più repentini nell’analisi e risoluzione di eventuali attacchi hacker. Purtroppo oggi nessuna organizzazione può considerarsi immune dagli incidenti e bisogna attrezzarsi adeguatamente, anche con opportuni sistemi di backup e disaster recovery. Occorre ricordare che i cybercriminali attaccano indiscriminatamente qualsiasi tipologia di azienda per mietere il maggiore numero di vittime e che il danno causato da una possibile perdita dei dati supera certamente il valore degli investimenti in cybersecuity».
A fronte di uno scenario incerto e a rischio crescente, l’impegno di Qnap è quindi duplice: investire in sicurezza interna e promuovere tecnologie sempre più efficaci per la protezione dei dati.