Italtel e Tech Mahindra alleati all’insegna del mercato cloud

Inizia una collaborazione commerciale e industriale che fa leva su complementarietà di know how tecnologico e presenza geografica. Il partner italiano si attende un impulso alle proprie capacità di sviluppo software. L’azienda indiana acquisisce risorse Italtel per costruire il suo primo team locale.

Pubblicato il 02 Feb 2015

MILANO – Un’alleanza tra due imprese con diversi profili di complementarietà e “benedetta” dai nuovi paradigmi dell’Ict. È quella annunciata a ottobre, e festeggiata ai primi di dicembre nel corso di un aperitivo nella prestigiosa cornice dell’Hotel Parigi di Milano, fra Italtel e l’indiana Tech Mahindra. La prima, storica azienda attiva nel settore della ricerca, progettazione, realizzazione e supporto di infrastrutture di telecomunicazione e di networking, la seconda, joint venture tra il Mahindra Group e British Telecom fondata a Londra nel 1986, è focalizzata sulla consulenza, implementazione e gestione di servizi It e di Business process outsourcing (Bpo). Una realtà da 3,4 miliardi di dollari di fatturato, con quasi 100mila dipendenti e presenze dirette in oltre 50 paesi.

Stefano Pileri – Amministratore Delegato, Italtel

L’alleanza è di tipo commerciale e industriale e si basa, come spiega Stefano Pileri, Amministratore Delegato di Italtel, su tre pilastri. Il primo è la complementarietà delle due aziende in termini di specializzazioni e di mercati geografici: “Italtel è esperta soprattutto di reti, mentre Tech Mahindra lo è di software e It. A questa complementarietà di offerta – spiega Pileri – si affianca quella geografica: noi operiamo principalmente in Italia, anche se il 42% del nostro fatturato proviene dall’estero; Tech Mahindra è molto forte nel Nord Europa e sul mercato asiatico ,quindi questa alleanza consente a Italtel di ampliare la propria quota di business all’estero; per contro Tech Mahindra entra nel mercato italiano dove, fino ad oggi, non era presente”, la terza area geografica coperta dall’accordo è l’America Latina dove entrambe le realtà hanno una presenza importante.

Un secondo “pillar” è costituito dall’impulso che l’accordo con Tech Mahindra può dare alla Ricerca e Sviluppo all’interno di Italtel: “Noi – ha proseguito Pileri – siamo oggi tra i leader mondiali nella virtualizzazione delle reti. Ora vogliamo velocizzare e ampliare il nostro portafoglio prodotti perché lo sviluppo delle reti va sempre di più sull’Ip e sulla virtualizzazione nel cloud. A questo fine abbiamo bisogno di potenziare le nostre capacità di sviluppo software, e l’alleanza con Tech Mahindra ci permetterà di aumentare questa abilità al punto di riuscire a fare il doppio di quello che siamo in grado di realizzare ora in un decimo del tempo. La terza ragione per cui l’accordo è utile a entrambe le aziende da un punto di vista industriale, è che Tech Mahindra acquisirà 46 nostre risorse che andranno a far parte della sua squadra in Italia”. Italtel vede così ricollocate più della metà delle persone già inserite nel piano di esuberi del 2014 e la joint venture anglo-indiana potrà acquisire risorse già formate e qualificate.

Da parte sua, Sandeep Phadke, Head of Continental Europe di Tech Mahindra, ha sottolineato l’esistenza di “molte similitudini fra il mercato italiano e quello indiano quanto a tipo di clienti ed esigenze di innovazione tecnologica” e ha affermato che “il nostro gruppo è molto interessato al mercato dell’Europa Occidentale, di cui l’Italia rappresenterà nei prossimi anni una porzione importante”.

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