La nuova BI secondo Sybase

Ecco, dall’incontro con Fabio Todaro, country manager di Sybase Italia, la visione di Sybase sull’evoluzione del Data warehousing e della Bi. Per fronteggiare le nuove esigenze che il business e la crescita dei dati impongono alle modalità di accesso e di fruizione delle analisi e su come tali linee di sviluppo si riflettono nell’offerta tecnologica della società.

Pubblicato il 19 Mag 2011

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“Nell’ambito dei progetti aziendali, il Data warehousing è un tema ancora assolutamente centrale e verso il quale il mercato sta mostrando un grande interesse”. Così esordisce Fabio Todaro, country manager di Sybase Italia, che prosegue: “Direi anzi che a seguito di alcuni fenomeni che si stanno manifestando nell’ambito della fruizione delle informazioni, questo tema sta avendo una seconda giovinezza”. Dal punto di vista dell’evoluzione generale delle modalità di accesso e fruizione delle informazioni nell’impresa, si osservano infatti una serie di fenomeni che portano verso quella che Todaro definisce la “unwired enterprise” e che si possono sintetizzare in tre grandi linee di sviluppo.
La prima è quella relativa all’accesso, che grazie soprattutto al proliferare dei dispositivi mobili (entro il 2012, secondo Gartner, si saranno venduti 50 milioni di tablet e il loro numero supererà quello dei Pc), diventa davvero ubiqua, indipendente dal tempo e dal luogo. La seconda direttrice riguarda il volume dei dati da analizzare, che cresce continuamente in un processo che si autoalimenta e che porta, secondo recenti stime, quasi al raddoppio anno su anno. La terza investe infine la fruizione delle analisi. Quest’ultima sta cambiando in modo profondo a seguito di quel fenomeno che Todaro chiama la ‘democratizzazione’ della Business Intelligence, ossia l’aumento all’interno delle organizzazioni del numero e del tipo degli utenti delle analisi, che dalle figure manageriali tradizionalmente definite come ‘decisori aziendali’ si estende a comprendere ruoli più specificamente operativi. L’evoluzione verso la BI operativa (che, sia chiaro, non va assolutamente a sostituire la BI strategica o decisionale, ma ne costituisce invece il naturale complemento nel dare un supporto informativo alle operazioni da attuare appunto a seguito delle decisioni prese) comporta, come si può capire, una parallela evoluzione del carattere stesso delle analisi e, di conseguenza, dei sistemi di base dati e Data warehousing che vi sottendono. Diventa infatti sempre più importante per il business poter disporre d’informazioni quanto più possibile tempestive, in grado di essere utilizzate contestualmente allo svolgersi degli eventi sui quali vanno applicate. Di conseguenza, il campo delle applicazioni analitiche si allarga dalle serie storiche agli stessi dati ‘vivi’ che alimentano le applicazioni aziendali. In una parola, si va sempre di più verso le analisi in tempo reale.

Sybase e il real time: una storia lunga
In questa evoluzione, la tecnologia Sybase si trova nettamente avvantaggiata rispetto a quella dei competitor grazie alle caratteristiche intrinseche dell’elaborazione dei dati ‘per colonne’ sulla quale si basa, che rispetto all’architettura ‘per riga’ dei Dbms transazionali offre un’efficienza di gran lunga superiore nell’aggregazione e quindi nell’analisi dei dati. Infatti, come ci ricorda il direttore marketing Franco Caprioli: “Sybase ha già affrontato a suo tempo le problematiche dell’analisi real-time con le soluzioni Cep, ossia di Complex Event Processing, che vengono adattate ed utilizzate nel mondo delle analytics dove vi sia necessità di avere analisi in tempo reale su grandi volumi di dati per prendere decisioni immediate”. Queste situazioni si hanno tipicamente nel trading, nelle analisi del rischio, della liquidità e in generale nell’ambito finanziario, non a caso, assieme a quello delle società di telecomunicazioni, il mercato già oggi più importante e verso il quale Sybase si va sempre più indirizzando. Proprio per il mondo finance è stata recentemente presentata la nuova versione della Liquidity Management Suite (Lms), una soluzione che, rispetto ai capitali impiegati, ottimizza la gestione della liquidità, riducendo i rischi operativi e assicurando la conformità normativa. Nella Lms tutto ciò avviene attraverso un sofisticato motore di analisi che effettua tutta una serie di controlli in tempo reale rispetto allo svolgersi delle operazioni.
“Oggi – prosegue Todaro – l’evoluzione che sta avendo la nostra tecnologia è addirittura verso l’in-memory database. È un’evoluzione che Sap ha già in cantiere [ricordiamo che a seguito della fusione con la casa di Walldorf oggi Sybase è una ‘Sap company’ – ndr] e Sybase ha fornito la tecnologia per accelerare questo processo”. L’uscita di Hana è prevista entro l’anno e nel frattempo, per rispondere ai bisogni degli utenti più esigenti sul fronte delle prestazioni, sarà la tecnologia Sybase IQ a far sì che la fase transitoria avvenga garantendo il meglio sul fronte delle performance. Ma, come aggiunge Todaro: “IQ manterrà sicuramente la sua presenza in parallelo ad Hana, perché sul fronte dell’investimento un conto è una soluzione interamente di tipo software e un altro invece una soluzione che implica importanti investimenti hardware [in quanto appliance, Hana si basa su hardware dedicato – ndr] che saranno inevitabilmente appannaggio di realtà di una certa dimensione”.
Un ulteriore esempio dell’orientamento strategico verso l’analisi real-time e che investe tutta la filiera tecnologica delle analisi e quindi si estende anche al reporting, è dato dal modulo Event Insight, anch’esso sostanzialmente basato sul Cep Sybase, che è stato inserito nella nuova versione 4.0 di Business Objects, che sta per essere rilasciata sul mercato. Dalla fusione di due tecnologie, Sybase e Business Objects appunto, che per così dire già si ‘parlavano’ ancora prima di essere entrambe acquisite dalla stessa società (Sap), discende anche una nuova proposta al mercato, e cioè un framework completo che integra al performante back-end basato sul motore d’analisi IQ il collaudato front-end di Business Objects.

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