In casa Micro Focus è tempo di grandi novità. Lo scorso 2 dicembre, all’interno dell’evento Amazon Web Services re:Invent 2021 , è stata infatti annunciata la disponibilità as-a-service di Operations Bridge, la piattaforma di Service Assurance delle infrastrutture e servizi IT già apprezzata da tantissimi clienti enterprise.
Arricchita con un set completo di funzionalità AIOps (Artificial Intelligence for IT Operations), la piattaforma permette la scoperta, il monitoraggio e la correzione automatizzati per ambienti multi-cloud e on-premise.
“Per noi – commenta Mauro Ferrami, Software Business Consultant, Micro Focus Italia – è un passaggio epocale. Oggi contiamo già tantissimi clienti che utilizzano Operations Bridge e grazie all’offerta SaaS semplifichiamo loro le operazioni di avviamento, configurazione e ottenimento dei risultati, eliminando la complessità e focalizzandoci sul valore. Le aziende, insomma, possono usufruire della piattaforma senza la necessità di installarla nel proprio datacenter, ad eccezione delle componenti di raccolta informazioni locali, disponendo di tutte le funzionalità di gestione in modalità as-a-service, dalla console centralizzata al potente Micro Focus Optic Data Lake, il nostro repository dove confluiscono tutte le informazioni degli ambienti gestiti”.
Le funzionalità di Intelligenza artificiale
Secondo Ferrami, il vero valore di Operations Bridge è legato alla capacità di attivare la piena e completa osservabilità degli ambienti da monitorare, raccogliendo e correlando miriadi di informazioni per identificare gli eventi significativi, e per poi suggerire ed eventualmente automatizzare gli interventi correttivi.
La potenza di fuoco raggiunta dal nuovo Operations Bridge SaaS, quindi, non deriva soltanto dalla semplificazione portata dal cloud e dall’ ”as a Service”, ma anche dalla presenza sempre più pervasiva dell’intelligenza artificiale , resa disponibile nativamente gia’ nella versione SaaS Premium disponibile da oggi, e che, come ricorda Ferrami, facilita ulteriormente il lavoro di chi deve risolvere rapidamente le anomalie che potrebbero causare disservizi.
All’interno di Operations Bridge SaaS, infatti, si trovano le componenti di correlazione evoluta, reportistica e analytics, che non solo permettono di rappresentare le informazioni a più livelli, dal tecnico al manageriale, ma anche di sfruttare le tecnologie di machine learning che, grazie alla potenza intrinseca del Data Lake di Micro Focus, permettono di impostare la gestione secondo principi evoluti di proattivita’ e intercettazione rapida di anomalie e relative cause, semplicemente osservando e correlando la realta’ dei dati e dei flussi di eventi.
Se molte delle funzionalità AIOps sono native di Operations Bridge SaaS, Ferrami evidenzia che operazioni analitiche e di machine learning ancora più avanzate sono rese disponibili dall’integrazione nativa con Vertica, la piattaforma di Big Data Analytics di Micro Focus, che a tutti gli effetti e’ il “motore” di Optic Data Lake.
Il potere dell’integrazione e dell’innovazione
Proseguendo sull’importanza del nuovo annuncio, Ferrami sottolinea un ulteriore punto di forza di Operations Bridge: l’apertura e capacita’ di integrazione, ad esempio verso gli strumenti di IT Service Management, come la piattaforma SMA-X (Service Management Automation X) di Micro Focus, ma anche verso soluzioni di terze parti, per consentire ai clienti di salvaguardare gli investimenti fatti.
“Garantiamo – prosegue Ferrami – oltre 200 integrazioni con le principali tecnologie del mercato così da avere in Operations Bridge un unico punto di correlazione, gestione e analisi dei dati”.
Tra le altre caratteristiche della piattaforma SaaS, Ferrami mette l’accento anche sull’importanza dell’innovazione costante, portata al cliente direttamente da Micro Focus. “Vogliamo – dichiara Ferrami – eliminare l’onere al cliente di allestire e manutenere la piattaforma, perché, dovendo monitorare ambienti ibridi e multicloud in costante evoluzione, sono necessari updates continui per supportare le tecnologie e i cambiamenti futuri. Operations Bridge si è sempre evoluto nel tempo, ma l’adozione delle innovazioni richiedeva la disponibilita’ del cliente ad attivare il processo di aggiornamento delle funzionalità investendo nel passaggio alle versioni successive. Oggi la versione SaaS mette a disposizione l’innovazione a sforzo zero: è Micro Focus a farsi carico di tutte le operazioni di manutenzione ed evoluzione della piattaforma”.
Il passaggio alla versione SaaS
A fronte di tanti vantaggi, Ferrami tiene a ricordare che il passaggio alla versione SaaS sarà comunque assistito e graduale.
“Operations Bridge – prosegue – è una delle nostre soluzioni più diffuse: abbiamo tantissimi clienti che lo utilizzano e sarebbe impensabile chiedere di dismettere la piattaforma on-premise e passare alla versione SaaS. Quindi, il SaaS e’ una opzione che va ad affiancarsi al consueto modello on-premise. Chi decide di sfruttare questa opzione, noi lo accompagniamo nell’evoluzione ovvero facciamo in modo che l’ambiente gestito dalla soluzione on-premise, anche secondo le regole stesse del cliente, possa essere facilmente connesso ad Operations Bridge SaaS, godendo di tutti i relativi vantaggi. Nel canone di servizio SaaS di Operations Bridge, rientra anche la presa in carico della manutenzione evolutiva degli ambienti on-premise, già presenti presso il cliente e già gestiti con la tecnologia di Operations Bridge. Ovviamente questo apre spazi interessanti anche per i nostri partner e servizi professionali, che possono minimizzare il tempo dedicato alle attività manutentive e piuttosto concentrarsi sul valore funzionale della piattaforma, beneficiando della sua continua innovazione”.
Ferrami conclude precisando il target di Operations Bridge SaaS.
“La versione on-premise – afferma – è in grado di coprire le esigenze di qualsiasi fascia di azienda, dalle organizzazioni con un centinaio di server fino a alle grandi imprese con decine di migliaia di sistemi on-premise o in cloud da gestire. Il lancio attuale di Operation Bridge SaaS ha come focus le aziende di tipo medio e medio-alto, che sentono maggiormente la necessità di essere veloci e scalabili nell’adottare le novità. Il target su cui ci muoviamo in questa prima fase è rappresentato da aziende con almeno 3000 oggetti da gestire. Nei prossimi mesi, però, l’obiettivo è raggiungere ulteriori economie di scala per rendere facile e appetibile il SaaS anche alle realtà più piccole”.