Pipeline: dall’Erp all’It governance

È in corso da qualche anno il percorso di rinnovamento dell’azienda italiana che vuole allargare i propri orizzonti non rimanendo troppo legata ad un unico mercato, quello dell’Erp per il segmento farmaceutico. Così, la società si sta organizzando per offrire servizi e soluzioni diversificati, con particolare focus sull’area dell’It governance

Pubblicato il 25 Ago 2009

MILANO –  Consolidare ed espandere l’offerta sia all’interno del settore farmaceutico (da sempre principale mercato di riferimento per Pipeline cui offre l’Erp Parcel) sia in modo un po’ più orizzontale in altri mercati attraverso un’offerta che va verso l’It Governance. È questo il nuovo impegno di Pipeline (www.pipeline.it), società italiana nata nel 1991 che negli anni si è costruita una forte posizione all’interno del settore farmaceutico e chimico offrendo una soluzione Erp “tagliata” proprio sulle specifiche esigenze di questo segmento di mercato.
Oggi la società, mantenendo salda la posizione conquistata in quest’area, ha deciso di estendere la sua offerta anche ad altri mercati e lo fa sviluppando soluzioni e servizi “personalizzati”: “Intorno allo slogan “Solution you can trust” stiamo costruendo una serie di soluzioni che non si limitano ad essere semplici verticalizzazioni di software di produttori come Microsoft (www.microsoft.it), Zucchetti (www.zucchetti.it), ecc. ma che aggregano al loro interno più tecnologie (provenienti da nomi come Microsoft e Zucchetti ma anche da realtà minori con peculiarità tecnologiche interessanti); costruiamo in sostanza una soluzione unendo fra loro diverse tecnologie. Questo per riuscire a farci conoscere in mercati diversi da quello farmaceutico offrendo prodotti di qualità e in grado di rispondere a specifiche esigenze (quella delle soluzioni rappresenta per Pipeline l’area con maggiori investimenti in ricerca. È insieme una software house specializzata su soluzioni verticali e un’area di ricerca e sviluppo per applicazioni nei sistemi informativi)”, spiega Giuseppe Nocita (in foto), amministratore delegato di Pipeline. “Abbiamo in concreto sviluppato varie componenti per la Governance dell’It (Inventory, Patching, Deploy, Help Desk, Monitoring, Optimizing), area in cui non eravamo molto focalizzati; attualmente ci stiamo concentrando anche su tematiche come la virtualizzazione del software, la gestione del telelavoro e del tele ufficio”.
Fin dalla metà del 2007 Pipeline ha utilizzato soluzioni per la virtualizzazione del software, prima come laboratorio interno per verificare e mettere a confronto diversi produttori (Microsoft, Altiris, Cytrix) e poi per utilizzarlo concretamente per la gestione, per esempio, delle aule informatizzate (per la divisione Pipeline Formazione che si occupa di attività di education, coaching, personal training in diversi ambiti come l’area vendite, il servizio al cliente, la gestione dei processi, ecc.) o per offrire servizi  specializzati ai propri clienti. “In dettaglio, il nostro contributo nell’ambito del Software Virtualization & Streaming è orientato ad eliminare intere fasi dell’IMAC (Install – Move – Add – Change)”, spiega Nocita. “Per fare ciò ricorriamo alle tecnologie dei vari produttori (Microsoft SoftGrid Application Virtualization; Citrix XenApp; Symantec AppStream o Altiris SVS; VMware ThinApp; Endeavors Application Jukebox) per supportare le aziende utenti nei loro progetti di virtualizzazione”.
Dal punto di vista territoriale, Pipeline sta guardando con particolare interesse oltre i confini nazionali. “Abbiamo recentemente concluso un progetto che ci ha permesso di farci conoscere in Francia e Germania”, racconta Nocita. “In questo momento siamo ancora in una fase iniziale in cui stiamo cercando un partner affidabile, probabilmente un reseller, ma è ancora tutto da definire”.
Quanto ai numeri, Pipeline ha chiuso il fatturato 2008 superando i 5 Milioni di Euro e Nocita prevede di chiudere il 2009 in crescita, superando i 6 Milioni. “Si tratta naturalmente di una previsione che si basa sull’andamento buono di questo primo semestre ma la cautela è d’obbligo”, conclude Nocita.

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