BERLINO – In un mondo sempre più interconnesso e ricco di dati, la capacità di gestire file e informazioni è cruciale. Lo storage guadagna un ruolo da protagonista e si evolve in direzione di maggiore capienza e velocità di lettura/scrittura, con l’integrazione di funzionalità avanzate di connettività. I sistemi diventano sempre più performanti e intelligenti, come testimoniano i recenti annunci di Toshiba all’Ifa di Berlino, la fiera internazionale dedicata all’elettronica che si è tenuta lo scorso settembre.
ZeroUno ha intervistato Lorenzo Martinez-Palomo, Head of Marketing Europe – Consumer Storage della multinazionale giapponese per una panoramica sulle novità di prodotto e sulle linee strategiche.
“I nuovi prodotti che abbiamo lanciato – ha dichiarato il top manager – sono rivolti non solo all’utente consumer, ma anche al professionista grazie alle sue caratteristiche di elevate performance, lunga durata, capacità di archiviazione e velocità di trasferimento, indispensabili per chi lavora ad esempio nel campo della grafica o della pubblicità, dovendo gestire file di grandi dimensioni”. Tra le soluzioni di punta, la Storage Peripherals Division ha presentato cinque nuovi modelli di hard disk Sata per Pc, laptop e console (E300 Low-Energy Desktop, P300 High-Performance Desktop, X300 High-Performance Desktop, L200 Mobile, H200 High-Performance, un sistema ibrido che combina le prestazioni di un Ssd alla capacità di un Hdd, garantendo un livello operativo elevato). Affidabilità e prestazioni sono state le chiavi di sviluppo degli Hdd di fascia più alta, a supporto di applicazioni che richiedono elevata potenza (ad esempio, videogames e graphic design), mentre il focus per i prodotti standard si è concentrato sull’efficienza energetica.
Le novità hanno riguardato anche gli Hdd esterni con l’introduzione di Canvio Ready: capacità di storage fino a 3 Tb, velocità di trasferimento fino a 5 Gbit/s e design compatto sono le caratteristiche distintive del prodotto, indirizzato a un utente sempre più abituato a lavorare in mobilità, con l’esigenza di avere a disposizione ovunque e condividere un volume di file crescente. Acquistando una memoria esterna, si avranno a disposizione gratuitamente anche 10Gb di spazio in cloud: “È un servizio che offriamo attraverso un partner americano – chiarisce Palomo-Martinez -. Riteniamo che il cloud storage non sia concorrenziale, ma complementare al business dei sistemi di archiviazione locali, perché sono soluzioni rivolte a casi d’uso differenti: rappresenta piuttosto una perfetta opportunità di combinazione per potenziare la nostra offerta. Tuttavia, nei confronti del cloud notiamo un tasso di ricettività da parte del mercato diverso a seconda dei Paesi: il Regno Unito è sicuramente la nazione in Europa più propensa, mentre la Germania, molto sensibile alle tematiche della privacy, è più riluttante”.
Connettività per un mondo smart
La connettività ha rappresentato un altro punto caldo delle nuove soluzioni storage di Toshiba.
All’Ifa il vendor ha messo sotto i riflettori le schede di memoria Sd FlashAir con chip wireless Lan integrato per il trasferimento rapido di immagini e video dalla fotocamera / camcorder a pc, smartphone e tablet. “Al momento – precisa Martinez-Palomo – abbiamo lanciato solo prodotti della linea consumer, ma stiamo già lavorando alle soluzioni di fascia professionale, che mantengono un alto livello di performance nonostante le tecnologie di connettività integrata”.
L’Nfc è un’altra frontiera esplorativa della casa nipponica: è già sul mercato una scheda Sd che, sfruttando la tecnologia di prossimità, permette di visualizzare su smartphone i file contenuti semplicemente avvicinando il dispositivo.
Ma se collaboration e condivisione rappresentano l’esperienza quotidiana della sfera privata e professionale, il file sharing deve basarsi su tecnologie sicure e affidabili, in grado di garantire il trasferimento anche in assenza di rete e in qualsiasi ambiente/condizione: TransferJet, un protocollo per la trasmissione di dati per contatto o a una distanza massima di 3 centimetri con una velocità teorica di trasferimento di 560 Mbps, è la risposta della società giapponese. La tecnologia viene sostenuta e sviluppata attraverso un consorzio attivo dal 2008 a cui aderiscono numerosi vendor come promotori (oltre a Toshiba, figurano anche Sony, che ha il ruolo di amministratore, e Olympus) e adopters (ad esempio, Fujitsu, Ricoh, Sharp). La casa giapponese produce dispositivi adattatori usb e microusb che permettono il trasferimento dati tra computer, smartphone e tablet, garantendo la compatibilità tra device Apple, Android e Windows. È disponibile anche una scheda Sd che consente la connessione via TransferJet tra foto/videocamere e altri dispositivi. Le velocità dichiarate sono molto elevate: per esempio, trasferimento di 100 immagini per un totale di 230 Mb in 4,8 secondi oppure sincronizzazione di 1000 Mb di dati in 21,3 secondi.
Uno sguardo al futuro
Ma cosa dovremo aspettarci da Toshiba nei prossimi anni?
“In America siamo la settima società per numero di brevetti registrati – afferma Martinez-Palomo – e il nostro claim è Leading Innovation. Il primo punto della nostra roadmap per lo storage è accrescere la capacità di memoria e stiamo lavorando a tecnologie in grado di contenere 4 bit di informazione per cella. Abbiamo lanciato recentemente un chip Nand 3D composto da 48 layer impilati l’uno sull’altro [si tratta delle memorie Bics – Bit Cost Scalable realizzate insieme a SanDisk, attualmente con il numero di strati più elevato del mercato, ndr]. Combinando la tecnologia 3D con la maggiore capacità di archiviazione per cella in futuro arriveremo ad ottenere schede micro Sd con memoria da terabyte”.
La connettività wireless continuerà ad essere un altro focus di sviluppo per la linea storage, soprattutto con la diffusione di TransferJet: “Un passo importante – dice Martinez-Palomo – è stato l’annuncio di Qualcomm, tra i leader mondiali per la produzione di semiconduttori, che integrerà TransferJet direttamente nei chip per smartphone. Anche Fujitsu abiliterà i propri telefoni cellulari alla connettività TransferJet”.