Printing, power & e-paper management: ecco il green di NessPro

Pubblicato il 15 Feb 2011

Secondo un’analisi di Gartner del febbraio dello scorso anno, tra il 2007 e il 2009 l’interesse delle aziende verso le tematiche legate al Green It è cresciuto sensibilmente con una focalizzazione maggiore, nell’ultimo triennio, su iniziative di efficienza energetica.
In termini di consumi energetici, l’Epa (l’agenzia di protezione dell’ambiente americana) ha stimato che dal 2000 al 2006 i consumi energetici dei data center sono pressoché raddoppiati, raggiungendo negli Stati Uniti un consumo di 61 miliardi di Kwh con un costo associato di 4,5 miliardi di dollari. Tale valore è destinato a crescere vertiginosamente entro il 2011 raggiungendo i 7,4 miliardi di dollari.

“I dati parlano chiaro – esordisce Aurelio Carlone (nella foto), direttore marketing, communications & Pr di NessPro Italy [azienda che opera nel settore delle infrastrutture It distribuendo sul mercato italiano tecnologie software specializzate] -, i costi associati al consumo energetico degli strumenti It sono in continua crescita e il trend è tutt’altro che in diminuzione. Motivo per cui, secondo il Git, Global Green It Report del 2010 (realizzato dal Reserch Center for Innovation & Life Science Management dell’Università dell’Insubria in collaborazione con la San Francisco State University), il 47% delle aziende sta implementando nuovi piani specifici per la riduzione del consumo energetico, e il 28% sta rivedendo i piani già esistenti in chiave di maggior efficienza”.
“Anche Idc prevede una crescita dei progetti legati all’energy consumption nei prossimi anni – prosegue Carlone -. Secondo una survey italiana, effettuata su oltre 160 Pmi lombarde nel 2010, le principali aree di intervento in ambito energy saving sono quelle legate ai sistemi client (Pc, Monitor) e in ambito Office (stampanti, fax, fotocopiatrici) per il 55% degli intervistati, oltre che a livello di sistemi server e storage (per monitorarne e governare meglio i livelli di utilizzo e consumo; 59% degli intervistati)”.
Ambienti It sempre più complessi stimoleranno sempre più il ricorso a sistemi di monitoraggio e controllo che permettano un’allocazione dinamica delle risorse a supporto della gestione e del controllo dei consumi energetici, i cui costi devono ormai essere visibili e quantificabili.
“La nostra strategia in ambito Green IT – spiega Carlone – fonda le radici sul concetto di workstation optimization che approcciamo, di fatto, da tre punti di vista: quello finanziario (Tco e valutazione dei costi diretti, costi di gestione, costi nascosti, ecc.); quello tecnico (workstation monitoring, management & optimization; printing management) e quello ambientale (controllo dei consumi energetici ed e-paper management)”, precisa Carlone. “Dal punto di vista pratico, significa porre l’accento su tutte le attività di stampa, sul controllo energetico e, più in generale, sul ciclo di vita delle postazioni di lavoro, mirando costantemente all’ottimizzazione tecnica (enduser quality of service; technology risk management ; applications utilization, availability and performance; helpdesk support ; ecc.) e a quella economica (hw & sw inventory; Pc lifecycle management; software license optimization; power consumption management; printing costs optimization, ecc.)”.
“Ottimizzare gli investimenti (Tco e Roi), ridurre i rischi e i costi, migliorare la produttività a livello di end user e aziendale – conclude Carlone – continueranno ad essere i principali obbiettivi che intendiamo perseguire con tutte le nostre iniziative future”.

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