La flessibilità funzionale a un aumento della produttività spesso associata al concetto di lavoro agile è molto di più che l’immagine iconica del dipendente davanti al pc nella propria cucina con una tazza di caffè, “stile freelance” con un passato da pendolare stressato. Molti altri ruoli e figure stanno vedendo le proprie modalità di lavoro evolvere non tanto per la pandemia quanto per la sempre più pressante necessità di ottimizzare i tempi e l’effort e migliorare le performance in un contesto globale che pretende contemporaneamente rapidità e precisione.
Solo grazie a strumenti tecnologicamente avanzati che rendono alcuni task più semplici, più veloci e anche più efficaci, riducendo i rischi di errore, è possibile dare una risposta adeguata a questo bisogno da cui dipendono sempre di più le sorti di un’azienda. E’ quindi fondamentale entrare nel merito dell’operatività di quella parte di forza lavoro che utilizza da sempre dispositivi informatici mobile, per esempio nella PA o nel campo della pubblica sicurezza, così come negli ambienti di produzione e field service, per individuare l’evoluzione necessaria per la svolta: portare il valore dei computer desktop sul campo migliorando efficienza e comunicazione, ovvero portare le performance di un tablet sul posto di lavoro, guadagnando in agilità e flessibilità.
“Consumerizzazione” un trend da non seguire per tablet e laptop 2-in-1
Unendo la mobilità di uno smartphone con lo schermo grande e la potenza di elaborazione avanzata di un computer desktop, i tablet, così come i laptop 2-in-1 permettono ai lavoratori in mobilità di accedere ai dati, alle app native e ad altri sistemi aziendali ovunque si trovino, come se fossero alla scrivania. Sono la scelta giusta, quindi, ma c’è un errore da non commettere quando li si distribuisce alla propria forza lavoro, quello di procedere sull’onda della consumerizzazione e farsi tentare dal proporle dispositivi studiati per essere utilizzati con ben altri scopi, sperando di poterli mettere alla prova con successo anche nelle fabbriche, nei controlli di sicurezza o in quelli sul campo.
In questi casi seguire il trend non funziona e se la perplessità sull’utilizzo di dispositivi enterprise rugged riguarda la loro usabilità, oggi grazie ai vari set di funzioni personalizzate e alle performance dei nuovi strumenti di sicurezza e comunicazione aziendali, si può contare su una user experience soddisfacente. Ciò li rende competitivi ed efficaci quanto quelli destinati al mercato consumer, inadatti a stare nelle mani di chi sta lavorando, almeno per 5 motivi.
- Affidabilità robusta e prestazioni solide. Temperature estreme, alto tasso di umidità e aria salmastra, ma anche cadute accidentali su cemento ed esposizione continua a polvere, sporco, vibrazioni e acqua: chi lavora spesso in movimento e in ambienti remoti o imprevedibili necessita di un dispositivo che supporti un utilizzo intenso e in condizioni estreme. I tablet rugged di livello enterprise – certificati solitamente come IP65 (contro la polvere e getti acqua), IP67 (contro la polvere e immersione temporanea) o addirittura IP68 (contro la polvere e immersione continua) – sono interamente progettati per resistere a condizioni ambientali difficili.
- Personalizzazione e controllo avanzato. Le necessità tecnologiche delle squadre di operatori in movimento o sul campo possono essere le più svariate: ad alcuni può servire uno schermo grande e leggibile, ad altri la tastiera staccabile, ad altri ancora un potente sistema di sicurezza oppure l’accesso al GIS. Dovendo rivolgersi a più tipologie di lavoratori, i dispositivi enterprise rugged dispongono di numerosi accessori e funzionalità opzionali – dagli scanner di codici a barre integrati e lettori RFID, al GPS dedicato, fino a supporti o sistemi di docking specifici. Inoltre, i dispositivi di livello enterprise rispettano le necessità delle operation aziendali: gli upgrade del software e gli aggiornamenti di sicurezza possono essere eseguiti quando più conviene all’azienda, così da non interferire con i processi in corso.
- Prestazioni eccellenti per tutto il turno di lavoro. Quello della durata della batteria come quello della connettività sono due punti critici in ogni contesto, sia in quello consumer che in quello lavorativo. Se nel primo caso si tratta però di esigenze differenti e di rischi moderati, nel momento in cui le performance si interrompono in un contesto aziendale ogni minuto perso può tradursi in un danno economico. I dispositivi, di conseguenza, devono essere particolarmente performanti da entrambi i punti di vista permettendo a un operatore di non essere interrotto da “motivi tecnici”.
- Ciclo di vita a lungo termine. Il valore si vede nel tempo e i dispositivi mobile per il mercato consumer nell’arco di 5 anni hanno un costo di proprietà fino al 50% più alto dei dispositivi rugged enterprise. Questo perché i primi si dimostrano spesso meno affidabili e richiederebbero alle aziende di tenere un gran numero di pezzi di ricambio a portata di mano o di investire tempo e carburante per spedire i dispositivi danneggiati ad un centro di assistenza.
- Soddisfare gli obiettivi di sostenibilità aziendale. Se hanno un ciclo di vita più lungo, oltre ad alleggerire nel lungo periodo la spesa IT dell’azienda, possono anche aiutare a migliorare l’impatto ambientale. Molte aziende stanno quindi utilizzando dei tablet rugged enterprise, che con la corretta manutenzione possono durare fino a una decina d’anni. La durata prolungata riduce notevolmente l’impronta di carbonio complessiva delle aziende, specialmente se paragonata ai dispositivi consumer con aspettative di vita di uno o due anni, o anche prima se utilizzati intensamente.
Connettività e durata, resistenza e leggerezza: nuovi tablet per una forza lavoro più agile
Compresi questi 5 punti, la tentazione di adottare in azienda dispositivi consumer può comunque permanere per motivi di costo o di familiarità. Per allontanarla definitivamente serve proporre soluzioni che combinino flessibilità e portabilità con prestazioni di fascia alta, connettività wireless efficiente e la comodità di un ampio display. È quello che ha saputo fare Zebra ampliando la gamma ET8x con l’introduzione dei nuovi ET80 e ET85, due dispositivi altamente sicuri, con processore Intel di 11a generazione, schermo da 12 pollici e sistema operativo Windows, completamente configurabili e facili da distribuire, studiati per migliorare rapidamente la produttività e la reattività dei lavoratori impegnati in operazioni on site o in movimento.
Questi nuovi tablet affrontano diversi punti critici, riuscendo ad abilitare flussi di lavoro in mobilità, distribuiti e mission-critical come quelli legati a pubblica sicurezza e amministrazione pubblica, produzione e monitoraggio, pur continuando ad assicurare la tradizionale modalità di utilizzo come dei PC robusti.
ET80 e ET85 sono i primi tablet Zebra compatibili con gli standard Wi-Fi 6E e 5G, un passo avanti compiuto dalla serie per garantire a chi lavora fuori sede o si sposta spesso, una connettività wireless continua, avanzata e dettagliata. Il primo offre la connettività Wi-Fi 6/6E, il secondo anche quella cellulare (4G o 5G) incluso CBRS, che si traduce in concreti vantaggi operativi non sempre colti nell’immediato ma che rendono questi strumenti un investimento lungimirante per il futuro.
Wi-Fi 6 significa una maggiore capacità, una maggiore densità di rete, un maggiore controllo della latenza e del provisioning della larghezza di banda. Quando si ha una flotta di lavoratori da dotare di un dispositivo mobile, per non stressare la rete esistente serve questo tipo di soluzione anche in vista dell’aumento di dispositivi di realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e realtà incrociata (XR) che andranno a sommarsi a quelli già numerosi di IoT.
Il Wi-Fi 6E è un upgrade del Wi-Fi 6, aggiunge la banda a 6GHz che offre più del doppio (1200 MHz) della larghezza di banda totale disponibile facendo crescere notevolmente la capacità di rete a disposizione di un’azienda.
Connettività a parte, un altro elemento che offre ai lavoratori l’opportunità di aumentare la propria efficienza e alle aziende di tutelare la business continuity è la durata della batteria. La batteria dei nuovi tablet di Zebra si carica da 0 al 90% in 2 ore e poi funziona 11 ore no stop riducendo i tempi di inattività visto che i lavoratori non dovranno più ricaricare i dispositivi durante il giorno o sostituire la batteria.
In un dispositivo, il concetto di flessibilità si traduce anche e soprattutto nella presenza di una robusta tastiera rimovibile con una cerniera a frizione per passare durante il giorno più e più volte dalla modalità tablet a quella laptop in modo agile, anche sfruttando una soluzione di docking universale per agganciarlo e sganciarlo dal proprio veicolo. Non sarebbe possibile fare tutto ciò con disinvoltura, però, se i tablet ET80 e ET85 non fossero leggeri (meno di 1,3kg) nonostante uno schermo da 12″ per una visualizzazione simultanea e chiara di dati e informazioni critiche.
In fabbrica, in movimento, ovunque: ET80 e ET85 di Zebra aumentano la produttività dove serve
Immaginando ET80 e ET85 nelle mani nel futuro degli operatori della pubblica amministrazione e della pubblica sicurezza, così come di chi lavora in ambienti di produzione e field service, è interessante esplorarne alcune caratteristiche peculiari che al momento giusto, nel contesto giusto, possono diventare cruciali.
L’elevata robustezza è un vantaggio trasversale per chiunque si trovi a maneggiare per lavoro un dispositivo. Il sistema di fotocamere che i nuovi tablet Zebra offrono come opzione può rivelarsi utile in molti scenari. Oltre a quella posteriore da 13 megapixel, con scanner di codice a barre integrato, c’è anche quella frontale per il riconoscimento facciale e un lettore di impronte digitali per l’autenticazione multi-fattore. Una novità anche la presenza di strumenti software della suite Zebra Mobility DNA per ottimizzare i flussi di lavoro e migliorare le comunicazioni anche per chi non opera sempre in sede.
Per permettere ai propri clienti di massimizzare i vantaggi di un investimento in tecnologia e innovazione come quello nei due nuovi dispositivi della serie Et8x, Zebra ha incluso dei piani Zebra OneCare, programma di manutenzione per ridurre eventuali vulnerabilità dei dispositivi, spese di riparazione non programmate e interruzioni impreviste.
È anche estremamente importante individuare su quale dei due tablet puntare, a seconda del contesto e delle aspettative. Per dotare chi lavora all’interno di uno stabilimento, ma in continuo movimento, di uno strumento leggero e sottile ma resistente e anche dotato di connettività Wi-Fi avanzata (Wi-Fi 6E e Bluetooth), meglio ET80, studiato per gli ambienti di fabbrica, supportando infatti la gestione degli impianti, l’HMI mobile, la manutenzione e la riparazione, il controllo della qualità e le operazioni con i carrelli elevatori. Il suo design senza ventole, la sua resistenza a polvere e acqua e la superficie esterna disinfettabile lo rendono perfetto anche in camere sterili e altri ambienti sensibili al particolato, quindi in ambienti di produzione specializzati come per esempio quelli del settore pharma.
La connettività anche cellulare, rende invece il dispositivo ET85 la soluzione adatta a chi lavora “ovunque” o ha bisogno di sapere di poterlo fare senza veder calare la propria produttività e nemmeno la propria comodità nel maneggiare uno strumento di lavoro. Questo modello, più adatto all’impiego su veicoli e in movimento, è stato costruito pensando alla sicurezza pubblica e agli ambienti di servizio sul campo. Le sue possibili applicazioni spaziano dalla segnalazione di incidenti e dalla loro gestione presso un comando mobile, alla gestione delle multe e alla gestione dell’inventario, dal monitoraggio del personale e dalle riparazioni di emergenza al management degli ordini di lavoro, fino alla lettura dei contatori e ai vari controlli e ispezioni riguardanti conformità e sicurezza.
Dalla varietà dei possibili impieghi si può cogliere la portata innovativa che un tablet 2-in-1 enterprise all’avanguardia può avere sul sistema imprenditoriale italiano che oggi può contare su un crescente numero di strumenti operativamente efficaci. Anche se vanno in mano ai singoli lavoratori, quando la loro adozione diventa diffusa, possono impattare notevolmente sulle performance di interi settori.