Un’esperienza realistica e multisensoriale, è garantita da Wall-T, l’offerta pensata per costruire innovativi Musei esperienziali realizzata da Protom, società attiva nei servizi avanzati di ingegneria e consulenza per lo sviluppo di progetti e soluzioni ad alto grado di innovazione.
Nello specifico, fiore all’occhiello nell'offerta dell’azienda per il settore cultura, sono le competenze dell'area It che, sfruttando le tecnologie legate alla realtà immersiva, permettono di ricostruire gli ambienti dell'Antica Roma o dell'Antica Atene, restituendoli al loro originario splendore. Si tratta di applicazioni che possono essere utilizzate anche per costruire gli innovativi Musei esperienziali, dedicati alla scoperta turistica e culturale dei territori o di ambienti difficilmente accessibili all'uomo. La capacità di garantire alta qualità nei servizi offerti, grazie all'impiego di tecniche di total quality e di project management applicate a processi complessi, permette a Protom di proporre progettazione e realizzazione di interventi originali ed innovativi.
"Negli ultimi anni – ha dichiarato Fabio De Felice fondatore di Protom – l’azienda ha sfruttato la sua vocazione alla multidisciplinarietà per capitalizzare il know-how sviluppato nell’ambito della system integration e della realtà virtuale e immersiva, lavorando con le più grandi aziende internazionali. La coesistenza di competenze eccellenti provenienti da settori diversi ha reso possibile lo sviluppo di progetti altamente innovativi per la valorizzazione di asset in ambito Cultural heritage."
“Mai come in questo momento – ha affermato il responsabile della Business unit It Giuseppe Santoro – le tecnologie di Information technology sono in grado di creare business legato all’innovazione. La coesistenza di innovazioni nelle tecnologie di base, nei software e nei modelli del loro utilizzo cambierà ancor più radicalmente la nostra vita, introducendo e coinvolgendo altri sensi, permeando gli oggetti e le abitudini della nostra quotidianità e, nell'ambito dei beni culturali, recuperando la dimensione fantastica e l’antico rapporto con il meraviglioso”.