C’è un’amara verità nel valutare il Performance Management delle applicazioni: è più facile trovare una soluzione ai problemi che portano alla riduzione delle prestazioni che non individuare i problemi stessi.
Per migliorare le prestazioni complessive, molte organizzazioni si basano sulle lamente degli utenti (come per esempio: “La condivisione di file non funziona più “), utilizzano strumenti ADO (Application Delivery Optimization) e la compressione o l’accelerazione delle applicazioni .
Ma i problemi di prestazioni a livello di WAN possono mascherare la difficoltà di fondo di identificare in modo proattivo i problemi stessi. E, naturalmente, se il problema è profondamente radicato nel datacenter, le correzioni a livello di WAN non sono di aiuto.
La possibile risposta? Definire un patchwork di strumenti per il monitoraggio delle prestazioni delle applicazioni che prende il via dall’I/O dello storage e analizza ogni passo nella rete fino all’utente finale remoto.
Performance Monitoring delle applicazioni nella SAN: cosa si deve controllare
Nelle SAN, i sistemi leggono e scrivono blocchi di dati da e per lo storage in modo casuale. I professionisti IT dovrebbero tenere sotto controllo alcuni parametri di base relativi alla performance delle applicazioni, in particolare le operazioni di I/O al secondo (IOPS) e il tempo di risposta di I/O.
Entrambi riguardano aspetti inerenti le connessioni. Dal monitoraggio della SAN di possono valutare informazioni quali:
- le prestazioni dello storage array in tempo reale
- se ci sono concentrazioni di traffico su specifiche LUN (Logical Unit Number)
- se uno storage lento (con un elevato tempo di risposta) viene spesso utilizzato per rispondere a richieste di dati usati frequentemente
Sul versante host, il monitoraggio della SAN permette di conoscere le IOPS di server fisici o virtuali e il tempo di risposta che ogni server sta fornendo in funzione dello storage utilizzato. Il monitoraggio può anche identificare i “top listener” (attraverso la lettura dei dati memorizzati) e i “top talker” (tramite la scrittura dei dati su storage) tra tutti i server fisici e virtuali.
Oltre ai grandi fornitori di storage come EMC, HP, IBM e NetApp, molti vendor di più piccole dimensioni, tra cui SolarWinds, ManageEngine, e Virtual Instruments, dispongono di tool di monitoraggio dello storage.
Performance Monitoring delle applicazioni in server sia fisici sia virtuali
Anche a livello server ci si può imbattere in scarse prestazioni delle applicazioni. La maggior parte delle divisoni IT dispone di vari strumenti per valutare le prestazioni del server, grazie alla vasta gamma di tool disponibili direttamente dai fornitori dei server o da terze parti e dei tool di monitoraggio open source.
Se necessario, gli amministratori possono controllare le prestazioni delle applicazioni e dei servizi annessi in funzione di I/O, CPU e memoria, configurando allarmi e soglie di performance.
Dato che moltissime imprese oggi utilizzano server virtuali, e che circa la metà dei carichi di lavoro aziendali è ormai virtualizzata, diventa critico l’utilizzo di tool che consentano di tenere sotto osservazione sia il mondo fisico sia quello virtuale.
Dal punto di vista delle prestazioni, l’IT dovrebbe essere in grado di valutare se il comportamento di una macchina virtuale influisce sulle prestazioni delle altre sullo stesso host, o se il blocco o le difficoltà di funzionamento di un server host (a causa, per esempio, di una scheda di rete o un hot bus adapter scadenti) stanno impattando sulle prestazioni delle macchine virtuali ospitate.
Performance Monitoring delle applicazioni LAN-based di un datacenter
In un data center è utile controllare il traffico tra i server per monitorare le performance delle applicazioni multi-tier e SOA-based. E questo può essere fatto sul lato server: i tradizionali tool per la misurazione delle performance nelle transazioni utilizzano agent su database, applicazioni e Web server al fine di raccogliere i dati e correlarne i risultati. Una soluzione LAN-based si occupa poi di controllare e analizzare il traffico che fluisce tra i nodi.
Tra i vendor che propongono tool di monitoraggio “sensibili” alle applicazioni troviamo ExtraHop, Fluke Networks, Lancope, InfoVista e SolarWinds.
Perfomance Monitoring nelle WAN
La maggior parte degli utenti accede alle applicazioni aziendali del data center remoto via WAN. Sfortunatamente, la WAN tende a essere più incline alla perdita di pacchetti e inevitabilmente vittima di una latenza elevata.
In questo senso possono tornare utili tool per l’element management che possono, per esempio, spiegare come avvenga la perdita di pacchetti e strumenti che possano fornirsono l’impatto delle singole applicazioni nelle prestazioni di rete WAN.
Alcuni tool di ottimizzazione WAN, compresi quelli di Exinda, Ipanema e Streamcore, pongono una grande enfasi sul controllo delle prestazioni e sul reporting. Diversi tool per il monitoraggio della rete LAN come ExtraHop, Fluke Networks, NetScout e NetQoS, forniscono anche report sulle prestazioni WAN.
Perfomance Monitoring delle applicazioni sul desktop
L’ultimo anello della catena è, naturalmente, l’endpoint – il PC (o Mac o Linux), sul quale girano la maggior parte delle applicazioni utilizzate.
Alcune soluzioni di monitoraggio delle performance integrano un agent (permanente, temporaneo o scaricato ad-hoc) sul dispositivo dell’utente, al fine di ottenere una reale visione sul livello delle performance dell’endpoint.
Altre soluzioni riproducono le transazioni del traffico su un motore analitico, mentre altre simulano l’utente con transazioni o registrazione/riproduzione delle transazioni per costruire un insieme coerente di misure che possono essere eseguite automaticamente e da qualsiasi luogo.
Tra i provider di soluzioni Performance Monitoring a livello di endpoint troviamo grandi vendor come HP, CA e BMC, ma anche fornitori più piccoli, come Precise, Sinfonica e Knoa.
E, naturalmente, è importante valutare le prestazioni dell’endpoint per come vengono percepite dall’utente.
Quindi, è fondamentale saper analizzare le performance dei computer client come se fossero un server. Questo spesso può essere ottenuto tramite l’utilizzo di tool di monitoraggio delle prestazioni delle applicazioni, in grado di effettuare richieste di dati SNMP o utilizzare Windows Management Interface. Anche in questo ambito si trovano molti tool open source e gratuiti, mentre i fornitori specializzati in questo settore comprendono NEXThink e Centrisoft.