MILANO – L’annuale appuntamento XChange 2016 è stato per Reply l’occasione per spingere ulteriormente l’acceleratore verso la digital transformation, non quella comunicata a parole, ma quella che si concretizza nei fatti, come illustrato dall’amministratore delegato della società, Tatiana Rizzante. E i dati sono dalla sua parte: “Per il 2016 – ha spiegato la Ceo -, le stime parlano di un aumento del 10%, trainato dal cloud”, su un fatturato che testimonia una costante crescita del mercato, anche di quello italiano.
Ma Reply punta a interpretare sempre di più il ruolo di società globale nel processo di innovazione e creatività che la tecnologia può e deve rendere possibile in ogni mercato, dal manufacruting all’automotive, fino alle agenzie di comunicazione. E se alla recentissima inaugurazione di un presidio in Cina in ambito automotive a breve ne seguirà un’altra negli Stati Uniti “come ci viene richiesto dai nostri clienti”, ha specificato Rizzante, l’obiettivo dichiarato è quello di assumere un ruolo di primo piano a livello europeo come riferimento per il supporto alla digital transformation. Un profilo che l’azienda punta a raggiungere tramite diverse operazioni, dal nearshoring, per ovviare a problemi di skill shortage, all’accordo esclusivo con The Data Incubator, il programma volto alla formazione dei Data Scientists, investendo sulla cultura data-driven delle società, allo sviluppo di modelli di lavoro sul territorio, fino al proseguimento di acquisizioni selettive in molteplici ambiti, compresa la comunicazione d’impresa.
“La maturità digitale si basa sugli asset – le ha fatto eco Filippo Rizzante, Cto di Reply -, sulla capacità di creare piattaforme aperte e flessibili che si tramutano in competitività, su quella di saper innovare e poi darsi il tempo per farne maturare i frutti e di essere pronti a fronteggiare costantemente nuovi e inattesi competitor”.
Perché ormai, ogni azienda, anche quella che potrebbe essere espressione di un business considerato tradizionale, è un’azienda digitale e le prossime frontiere si chiamano IoT o industry 4.0, con un perimetro competitivo sempre più ampio e dominato dalla tecnologia.
Le opportunità sono numerosissime, dall’healthcare al machine learning alla gestione della logistica, alla gioielleria stampata in 3D, all’abbigliamento. “In un mondo distribuito e pervasivo – ha proseguito il Cto -, fatto di oggetti intelligenti e integrati che si trasformano in veri e propri canali di comunicazione, bisogna riuscire a emergere e ad assumere un profilo rilevante, capace di trasmettere emozioni, perché l’esperienza del cliente è più importante del prodotto in sé”. Per questo, la società dedica tanta attenzione al design e alla comunicazione e, nel sottolineare come anche l’inventiva debba partire dai dati, il Cto ha annunciato l’acquisizione di xister, agenzia creativa romana che vuole rappresentare un tassello in più nella trasformazione di Reply nell’agenzia digitale più grande d’Europa, capace di supportare i clienti con strategie di marketing e comunicazione integrate e multicanale dall’accento tecnologico.