Con il lancio di OPTIC, la piattaforma basata sull’intelligenza artificiale progettata per l’IT operation management (ITOM), Micro Focus ha indicato una strada alle aziende impegnate nella digital transformation. Ma l’obiettivo resta quello di garantire a tutti i clienti la possibilità di accedere a tutte le soluzioni nella modalità che preferiscono, come servizio (SaaS), in cloud e onpremise.
Tra le prime soluzioni a marchio OPTIC fruibili in tutte e tre le modalità c’è Micro Focus SMAX (Service Management Automation X) indirizzata alle problematiche ITSM, ESM e ITAM, tre acronimi che SMAX prova il più possibile a unificare, allargando il raggio d’azione dall’IT a tutte le aree aziendali. In una veste moderna e automatizzata.
SaaS, cloud pubblico e onpremise: liberi di scegliere con SMAX
“SMAX è basata nativamente in cloud e containerizzata – spiega Danny Cavion, Sales Engineering Manager for IT Management di Micro Focus – e può essere fornita in modalità as a service, nel cloud pubblico oppure onpremise. A seconda delle esigenze, i clienti possono spostare la soluzione da un ambiente all’altro con grande facilità. La libertà di scegliere e cambiare la modalità di fruizione è un aspetto importante e unico dell’offerta SMAX, la migliore a nostro avviso in un mercato cloud oriented ma anche caratterizzato da tipicità e bisogni diversi”.
Approccio low code e intelligenza artificiale
Caratteristica di SMAX è l’approccio low code, che per i clienti significa poter creare rapidamente nuovi flussi di lavoro senza scrivere nuovo codice. La soluzione incorpora un configuration management data base (CMDB) e si integra con Universal Discovery, il servizio di Micro Focus per la mappatura delle risorse IT ibride nelle strutture IT multi-cloud, containerizzate e in loco.
Intelligenza artificiale e analytics avanzati sono invece la base di un nuovo approccio service desk che abbraccia workflow di progetto, portfolio management e gestione HR, un ambito stressato dalla pandemia a cui una soluzione automatizzata come SMAX può dare supporto dall’onboarding delle persone, alla riqualificazione, finanche alla definizione del calendario vaccinale (come ha fatto una grande organizzazione nei mesi scorsi).
SaaS? Qualche vantaggio ce l’ha…
Il cloud e il SaaS sono cresciuti molto nel periodo della pandemia Covid 19, un vero e proprio boom. Al di là degli aspetti contingenti, la modalità in forma di servizio presenta dei vantaggi che molte aziende apprezzano e in alcuni casi considerano indispensabili.
Perché SaaS? “La prima cosa che viene mente è il TCO – afferma Cavion – mi sposto sul software in abbonamento per abbattere il total cost of ownership ed evitare un investimento aggiuntivo. In realtà, questo è soltanto uno dei motivi per cui i nostri clienti ci chiedono il SaaS. Gli altri motivi sono legati all’offerta più che all’aspetto economico, e uno molto importante è la possibilità per il cliente di utilizzare un software sempre aggiornato all’ultima versione. Il SaaS sposta sul fornitore la responsabilità degli aggiornamenti, liberando l’utente dall’incombenza degli aggiornamenti o di costose migrazioni verso nuove release”.
Però SaaS significa servizio e nell’offerta non possono mancare gli elementi che trasformano il fornitore in un partner tecnologico. “Micro Focus affianca ogni cliente SMAX con un customer access manager a supporto di ogni esigenza, e il funzionamento della soluzione è reso trasparente dai servizi di monitoraggio continuo”, conclude Cavion.