Sostenibilità dei data center nell’era della digital transformation e del moltiplicarsi di apparati energivori a supporto di processi e procedure. Lavorare alla riduzione dell’impatto che hanno i CED sul pianeta è un obiettivo virtuoso che ha dato il via a una serie di approcci e di sperimentazioni innovative. È il caso dei data center subacquei che Microsoft ha progettato già nel 2016.
Sostenibilità dei data center promossa da tutti governi
La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, o COP26 a ottobre e novembre 2021 ha introdotto una serie di iniziative globali per affrontare la crisi climatica e ambientale. Di conseguenza, molte aziende puntano a fare della sostenibilità una priorità. Esaminare le iniziative ecologiche nel mondo dei data center aiuta a capire quali sono i progetti e le pratiche più sostenibili in termini economici ed ecologici, ma anche in che cosa l’IT non è ancora all’altezza.
Lo stato globale della sostenibilità dei data center
I data center consumano una grande quantità di energia e risorse e sono un luogo che molte organizzazioni cercano di ridurre, con l’obiettivo di ottimizzare i costi e raggiungere alla fine emissioni nette di carbonio pari a zero. Molte organizzazioni mirano ad avere emissioni nette zero entro il 2050, il che richiede la progettazione dei propri data center in base a:
- risparmio energetico
- efficienza energetica
- fonti di energia rinnovabile
Per garantire la sostenibilità dei data center, le organizzazioni posso considerare alcuni fattori di progettazione che permettono emissioni al netto pari a zero. Di seguito alcuni esempi:
- Implementare infrastrutture di alimentazione e raffreddamento ad alta efficienza, come UPS modulari senza trasformatore, apparecchiature ad alta tensione o raffreddamento a immersione totale di liquido invece che ad aria.
- Investire in hardware sostenibile: server, storage, appliance, sistemi di continuità (UPS) e sistemi di raffreddamento.
- implementare celle a combustibile per la produzione di energia in loco
- passare a fonti di energia rinnovabile pulita, come quella solare ed eolica
Green computing: l’importanza dei monitoraggi
Utilizzare pratiche di elaborazione ecologica consente di ridurre l’impronta di carbonio e potenziare la sostenibilità dei data center. Le aziende devono:
- tenere traccia del consumo dell’energia di base, impostando una pianificazione previsionale dei consumi elettrici futuri
- utilizzare server di dimensioni adeguate onde evitare il sottoutilizzo e lo spreco di energia
- monitorare attentamente la temperatura per ridurre il carico sui sistemi HVAC
- riorganizzare il layout del data center in base al consumo di energia e alla temperatura
- considerare la sostituzione delle risorse legacy con quelle più nuove e più efficienti dal punto di vista energetico
In termini di gestione più ampia, è opportuno investire nella gestione intelligente delle strutture utilizzando strumenti di monitoraggio basati sull’intelligenza artificiale. Indagare sulle tecnologie verdi nuove o imminenti e assicurarsi di collaborare con altre organizzazioni “verdi”.
Sostenibilità dei data center: le azioni chiave
Nel 2022, le organizzazioni devono intraprendere una serie di azioni chiave per la sostenibilità dei data center. Il tutto partendo dal presupposto che la sostenibilità deve essere gestita a partire dal CdA. È importante evitare di affidare il presidio a un reparto specifico e promuovere una cultura a livello di tutta l’organizzazione, per condividere tutti gli obiettivi di sostenibilità.
Sempre e in ogni caso, per le imprese è fondamentale misurare e quantificare le emissioni di carbonio Scope 1-3, che consistono in emissioni dirette da fonti di proprietà e controllate nonché emissioni indirette da elettricità, riscaldamento e raffrescamento acquistati includendo tutte le altre emissioni indirette, compreso il trasporto.
Le aziende devono rendere prioritaria la riduzione del consumo di energia, considerando anche altri fattori, tra cui il modo in cui vengono archiviati i dati e il tipo di fonte di alimentazione utilizzata per gestire le proprie strutture.
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Attenzione anche alla sostenibilità dei fornitori
La COP26 ha evidenziato alcune insidie insite nei progetti di sostenibilità dei data center. È il caso dei fornitori di hardware IT, che si sono concentrati sulla vendita di apparecchiature più recenti ad alta efficienza energetica piuttosto che sul riciclaggio e i servizi di ricondizionamento e riutilizzo delle apparecchiature meno recenti. Anche i fornitori di software non hanno raggiunto gli obiettivi di sostenibilità perché spesso nella loro programmazione, non tengono conto della compatibilità dell’hardware, imponendo ai loro clienti di acquistare macchine più recenti.
Sostenibilità dei data center: alcuni esempi pratici
Organizzazioni come Schneider Electric, Advanced, Xero e Bank of America mirano tutte a ridurre la propria impronta di carbonio e utilizzano metodi diversi. In dettaglio:
- Schneider Electric vuole introdurre l’efficienza evitando le applicazioni compartimentate in silos, che emettono più carbonio, implementando un programma sulla riduzione del debito tecnico.
- Advanced ha investito in uno strumento di rendicontazione ambientale, sociale e di governance che consente alla sua organizzazione di misurare le proprie emissioni di gas serra. Advanced supporta anche opzioni di lavoro ibride e flessibili, che riducono le emissioni di pendolarismo dei dipendenti.
- Xero utilizza Net Zero Cloud di Salesforce, in precedenza Sustainability Cloud, per misurare, analizzare e riportare i livelli di emissioni di gas serra.
- Bank of America utilizza la riduzione dell’energia, il consolidamento dello spazio e la rete di servizi ecologici per ridurre le emissioni dei suoi data center. Inoltre, attraverso l’uso della virtualizzazione e del cloud privato ha consolidato il numero di sistemi operativi sui suoi server.