L’offerta NetApp nello storage a stato solido, sui quali negli ultimi anni si è focalizzato l’impegno della casa californiana per diventare il vendor di riferimento in quest’area strategica dei sistemi enterprise, si è arricchita di un importante tassello con il recente annuncio della linea AFF 8000. Si tratta di una famiglia, ad oggi costituita da quattro modelli, di all-flash storage array che si presenta sul difficile ma remunerativo mercato dello storage di prima linea per sistemi aziendali e datacenter con una proposta che si articola su tre pilastri: semplicità e flessibilità d’uso, prezzo competitivo e modello di business basato sui partner e sul canale.
Come suggerisce la sigla AFF, che sta per All Flash FAS, la tecnologia delle nuove unità è sostanzialmente la stessa dei grandi sistemi FAS, che sono l’offerta all-flash di fascia alta della società. Hanno quindi lo stesso software Data ONTAP Flash Essentials i cui punti chiave sono: supporto multiprotocollo; protezione dati integrata con replicazione sincrona e asincrona; compressione e deduplicazione in linea (fatta direttamente sul flusso dati); spostamento dati ‘smart’ (secondo le frequenze di accesso) tra flash e disco e, se previsto, tra flash e cloud, in modo automatico e trasparente all’applicazione; data-path ottimizzato sulla disposizione degli array flash, per incrementare le prestazioni. Il pacchetto software comprende inoltre funzioni d’integrazione applicativa per facilitare l’inserimento dei nuovi sistemi in ambienti Microsoft, Oracle, Sap Hana, VMware e Citrix e due utili strumenti. Il primo, OnCommand Performance Manager, permette di valutare lo stato delle prestazioni e risolvere eventuali problemi che influiscano sull’operatività; il secondo, Workload Wizard, automatizza le installazioni in Oracle e Ms SQL Server semplificando connessioni e setup storage con i relativi database.
Quanto al prezzo, Lee Caswell, vicepresidente marketing per prodotti e soluzioni, che a fine settembre ha tenuto una sessione dedicata ai media nell’ambito di una ‘digital roundtable’ sui nuovi sistemi, ha dichiarato una riduzione del 40% rispetto ai sistemi FAS di analoghe prestazioni. Negli Usa si parla di un prezzo di partenza di 25 mila dollari per un sistema stand-alone, cifra che gli analisti americani giudicano aggressiva nei confronti di Emc, Ibm e soprattutto Hp, che grazie al file-system dei sistemi 3PAR, simile al NetApp WAFL (Write Anywhere File Layout) è il concorrente giudicato più diretto. In realtà, lo stesso Caswell in un’intervista alla CRN, autorevole network di notizie e analisi per Var e integratori, aveva ammesso che il pricing NetApp sui FAS non era equilibrato (“out of whack“, l’espressione usata). Con un taglio che, essendo applicato a macchine nuove e anche fisicamente più piccole, salva l’immagine delle ‘top machines’ NetApp rientra in una fascia d’offerta che, semplicemente, è più allineata al mercato.
Infine, il canale. La capacità degli AFF 8000 di configurarsi automaticamente in ambienti San come Nas aiuta molto Var e integratori, che sono anche quelli che, più dello staff It aziendale, possono beneficiare delle doti del software a corredo dei sistemi. Logico che NetApp conti di farne il canale privilegiato, con iniziative che prevedono, tra le altre cose, l’estensione a 7 anni del supporto tecnico e l’upgrade programmato dei controller (anche in vista delle attese evoluzioni e/o dismissioni di Windows Server 2003 e SQL Server 2005). Importante in quest’ottica è anche l’inedita capacità degli AFF 8000 di operare in FlexPod, l’infrastruttura convergente sviluppata da NetApp con Cisco che offre soluzioni di storage, server e networking prevalidate.