MILANO – Lo storage a supporto della digitalizzazione punta su affidabilità e performance. Il leit motiv di NetApp va calato nell’odierno contesto di trasformazione, come argomenta Denis Nalon, Marketing Manager della multinazionale per l’Italia: “Oggi l’It supporta il business nel generare revenue, in uno scenario caratterizzato da centinaia di nuove applicazioni che si legano al mondo big data, necessitano di infrastrutture dinamiche e devono coesistere con le soluzioni di tipo tradizionale”.
Per gestire la complessità degli ambienti attuali servono, oltre alle competenze, tecnologie capaci di restituire ai sistemi informativi agilità e prestazioni: “Le aziende devono essere in grado di innovare, di sperimentare, assumendosi il rischio di un eventuale fallimento, con la possibilità di tornare indietro rapidamente in caso di errore”, prosegue Nalon.
La tecnologia flash , per esempio, offre un supporto alle nuove dinamiche It: permette di scalare in capacità e performance, fornendo la flessibilità necessaria per qualsiasi workload.
Gli annunci NetApp sui fronti software, hardware e cloud
L’evoluzione tecnologica del portfolio NetApp (ogni sei mesi viene promesso il rilascio di novità e release significative) va nella direzione del miglioramento in termini di capacità, velocità, semplicità di gestione, integrazione con carichi di lavoro differenti e ambienti di cloud ibrido. In quest’ottica vanno letti gli ultimi annunci della società, sul fronte software (è stata aggiornata la release 9 del sistema operativo Ontap), hardware (con l’introduzione di nuovi storage array) e cloud (il servizio Ontap Cloud, che permette la gestione del data storage sulla nuvola pubblica, è stato arricchito con il supporto a Microsoft Azure, oltre che alla nuvola di Aws – Amazon Web Services).
Ontap migliora la sicurezza dei dati grazie alla crittografia integrata e il supporto di container Nas. “La funzionalità FlexGroup – spiega Roberto Patano, Sr Manager Systems Engineering di NetApp – consente di scalare un singolo container fino a 20 Pb e 400 miliardi di file”. Volume Encryption, invece, offre una crittografia software-defined, a livello di volume e granulare per i dati su qualsiasi disco nei sistemi Aff, Fas o Ontap Select “senza bisogno di dischi aggiuntivi per la crittografia autonoma”, precisa Patano.
Sul fronte hardware, sono stati lanciati: i sistemi All-Flash Aff A700 e A300 che offrono fino al doppio delle performance rispetto ai sistemi precedenti; sistemi flash ibridi, tra cui Fas8200 di fascia enterprise, Fas2650 e Fas2620 per le Pmi, con meccanismo di caching intelligente Flash Cache NVMe; il sistema FAS9000 per i carichi di lavoro critici, con scalabilità verticale fino a 14 Pb in un sistema e orizzontale fino a 172 PB in un cluster.
“La famiglia 9000 – afferma Patano – è stata reingegnerizzata nello chassis e nelle componenti interne, così da ottenere una soluzione flessibile con moduli indipendenti, che permette di scalare secondo necessità preservando gli investimenti”. Ultimo aspetto riguarda la connettività, con il supporto a Fibre Channel 32 Gb ed Ethernet 40 Gb, oltre alla connessione storage SAS-3 12 Gb.