Garantire la business continuity ed evitare dowtime dei server, comprimere i consumi energetici ottimizzando le performance, consolidare la struttura IT con un’unica soluzione storage semplificando la gestione dei dati e razionalizzando l’uso delle risorse: sono le 3 sfide affrontate con successo dal Gruppo Castelli (affermata realtà a livello internazionale nella produzione di formaggi DOP – Denominazione Di Origine Protetta a denominazione STG – Specialità Tradizionale Garantita) grazie al progetto Gruppo Castelli: tradizione e innovazione presentato in occasione dei Digital360 Awards 2019 dove è risultato finalista per la categoria tecnologica Soluzioni Infrastrutturali. La tecnologia scelta per realizzare questo progetto è l’All flash di Pure Storage, si è cioè scelto di andare oltre ai dischi meccanici.
Pure Storage FlashArray, i principali vantaggi ottenuti
“La continuità dei processi di produzione per noi è essenziale – ha spiegato Michele Gottardi, IT manager del gruppo – per questo abbiamo la necessità di elevare la business continuity a livello di sistema, in primo luogo per quanto riguarda i sistemi IT”. Per fare ciò è stata scelta la la tecnologia Pure Storage FlashArray.
Il Gruppo Castelli deve gestire i rapporti con le filiali estere e presidiare la propria forte presenza commerciale in USA, Francia, Regno Unito e nell’area Scandinava, mentre i piani di espansione futura riguardano soprattutto il mercato asiatico e la Russia. Inoltre, in altri paesi, come Germania, Polonia, Ungheria e Irlanda, la presenza commerciale del gruppo è gestita tramite filiali dirette.
“La parola d’ordine per noi è high availability – ha sottolineato Oswaldo Cabra, responsabile IT Operations del Gruppo Castelli – quindi la costante disponibilità del dato per evitare qualsiasi fermo della produzione e ridurre tendenzialmente a zero il rischio di incidenti nei server”. I vantaggi della business continuity si riflettono anche nella riduzione delle spese di manutenzione dell’infrastruttura informatica, e nella razionalizzazione delle risorse dedicate: “da quando abbiamo effettuato il deployment di Pure Storage, l’outsourcing è stato azzerato, mentre le risorse dedicate alla manutenzione dello storage si sono ridotte di circa 4/5. Ciò significa che ora disponiamo di più tempo e di maggiori energie per altre attività”. Tra l’altro, la manutenzione viene ora eseguita esclusivamente durante le ore di lavoro e non richiede gli straordinari che invece erano necessari in precedenza.
Sul fronte sostenibilità: il consumo energetico della soluzione Pure Storage è adesso intorno ai 600 Watt, con un evidente risparmio rispetto agli oltre 3 kw utilizzati prima.
Infine, il tempo di latenza per l’accesso al dato è pari a 3 millisecondi, il fattore di deduplica è di 4:1 e lo spazio occupato dallo storage prima era pari a 5 unit per sito ora invece si è ridotto a 3 per sito.