Aruba lancia il nuovo servizio Cloud Unified Storage che migliora le performance delle virtual machine, assegnando spazi storage condivisi tra le macchine virtuali dell'utente presenti in un determinato data center. La nuova soluzione consente di disporre di un unico storage collegato a diverse virtual machine, così che possano concentrare l’uso delle risorse sulla potenza di calcolo (Cpu e Ram) mentre lo Unified Storage si fa carico delle operazioni di scrittura e lettura dei dati. Il servizio, rivolto al mondo enterprise, è direttamente collegato alla propria V-Lan privata (Virtual Local Area Network) associata a uno spazio storage, al quale l'utente può collegare le proprie virtual machine come se si trattasse di un disco condiviso e permette inoltre di poter utilizzare, a seconda delle necessità del cliente, anche uno storage fisico di classe enterprise.
Unified Storage garantisce spazio potenzialmente illimitato, oltre alla ridondanza dei dati e alla velocità di scrittura e gestione degli stessi. Tra gli ulteriori vantaggi, si segnalano la centralizzazione dell’archivio dei dati, la migliore distribuzione delle task di ogni componente dell’infrastruttura e la scalabilità, per cui è possibile in qualsiasi momento aumentare la capacità dello spazio e il numero di ogni Unified Storage.
Al momento dell’attivazione del servizio, è possibile scegliere il protocollo di rete da utilizzare tra Nfs (Network File System indicato per sistemi Linux), Cifs (Common Internet File System – indicato per sistemi Windows) e iScsi (si gestisce come se fosse un disco locale).
Il servizio è direttamente attivabile attraverso il Pannello di Gestione Aruba Cloud a un costo di 75 euro ogni 30 giorni per i primi 100 GB di spazio, mentre ogni ulteriore incremento di spazio di 100 GB ha un costo aggiuntivo di 50 euro ogni 30 giorni.