Gli ultimi due anni hanno consolidato il ‘movimento verso il cloud’ in un trend vero e proprio, che è evidente nei dati che mostrano la crescita di incidenza del ‘traffico cloud’ sul workload complessivo nei data center. Secondo questi dati, rilevati dallo studio ‘Cloud Index’ di Cisco, nel periodo 2010-2015 il traffico cloud computing globale crescerà di 12 volte, passando dai 130 exabyte del 2010 agli 1.6 zettabyte (miliardi di terabyte) del 2015, esattamente un terzo dell’intero traffico data center a quell’anno.
Questa crescita si può percepire già nella realtà dei nostri giorni. Molte aziende hanno ormai avviato progetti pilota e sperimentazioni per costruire le proprie architetture secondo i modelli del cloud computing e parallelamente tutti i principali vendor cercano di sintonizzarsi con il trend rinnovando o aggiornando la propria offerta infrastrutturale o applicativa ai dettami del cloud. Per i vendor che hanno visto tra i primi l’emergere del nuovo modello architetturale, o hanno contribuito alla sua formazione, si tratta soprattutto di consolidare la propria offerta. E’ il caso di Cisco, che recentemente ha presentato CloudVerse, un framework end to end per creare gestire e connettere cloud privati, pubblici e ibridi.
Cisco sottolinea i vantaggi economici che CloudVerse consentirebbe di realizzare nel passaggio da un data center virtualizzato tradizionale a uno di tipo cloud. La promessa è di ridurre sensibilmente il Tco e di contrarre da settimane a minuti il tempo necessario per offrire nuovi servizi cloud.
I componenti di CloudVerse
Il framework CloudVerse combina i componenti necessari per sviluppare, gestire e connettere cloud pubblici privati e ibridi. Del framework fanno parte tre elementi – Unified Data Center, Cloud Intelligent Network e Cloud Applications and Services – ciascuno dei quali presenta nuove soluzioni.
In ‘Unified Data Center’, piattaforma ‘fabric’ già da tempo disponibile, vengono integrati due nuovi componenti per la distribuzione di servizi cloud all’interno e tra data center e per modificare automaticamente le risorse di networking necessarie.
Nel secondo elemento (‘Cloud Intelligent Network’, che fornisce i componenti infrastrutturali di rete per abilitare applicazioni e servizi) Cisco ha introdotto nuove funzionalità ‘cloud to cloud connect’ che consentono di identificare, allocare e ottimizzare in modo dinamico le risorse tra i data center e i cloud. Infine ‘Cloud Applications and Services’, l’elemento che permette la distribuzione in modalità ‘as a service’ delle applicazioni cloud di Cisco e di terze parti. I potenziamenti riguardano nuove funzionalità di tipo collaborativo, per creare cloud personali e per rendere più economiche e accessibili le funzionalità di contact center.