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Con Application Centric Infrastructure Cisco supporta le strategie multicloud

Tutti gli aggiornamenti della soluzione Software-Defined Networking (Sdn) del vendor che offre gestione semplificata e sicurezza per ogni combinazione di workload in cloud privati e data center on-premise

Pubblicato il 02 Nov 2017

Foto di network per Cisco Aci

Aumentare l’agilità del business con l’automazione della rete è il fine che si è posta Cisco realizzando i nuovi aggiornamenti per l’Application Centric Infrastructure (Cisco ACI), la soluzione di Software-Defined Networking (Sdn), che offre una gestione semplificata e una migliore sicurezza per ogni combinazione di workload nei container, nelle macchine virtuali e bare metal per i cloud privati e i data center on-premise.

“Dal momento che i nostri clienti si stanno orientando verso strategie multi-cloud – ha affermato Ish Limkakeng, senior vice president for data center networking di Cisco – sono alla ricerca di modalità con cui semplificare la gestione e la scalabilità dei propri ambienti. Automatizzando le operazioni base dell’IT attraverso una policy centrale che interessa diversi datacenter e diversi luoghi, le nuove funzionalità di multi-site management di ACI aiutano gli operatori di rete a gestire e spostare più facilmente i carichi di lavoro da un solo monitor – questo è un passo importante nel realizzare la visione di Cisco ‘ACI Anywhere’ ossia di portare ACI in qualsiasi ambiente.”

Le nuove funzionalità di ACI 3.0

In risposta alla pressante necessità delle aziende di accelerare velocità, flessibilità, sicurezza e scalabilità nei vari ambienti cloud e data center sempre più complessi Cisco risponde con le seguenti novità della propria soluzione Application Centric Infrastructure.

  • Gestione Multi-site: i clienti possono facilmente connettere e gestire diversi fabric ACI, che sono geograficamente distribuiti per migliorare la disponibilità attraverso l’isolamento dei domini di errore e fornendo una visione globale delle policy della rete tramite un unico portale di gestione. Questo semplifica notevolmente il disaster recovery e la capacità di scalare le applicazioni.
  • Integrazione con Kubernetes: i clienti possono ora implementare i propri carichi di lavoro come micro-servizi all’interno dei container, definire le policy di rete utilizzando questo sistema opensource e ottenere modelli di rete unificati per containers, machine virtuali e ambienti bare-metal. Questa funzionalità porta lo stesso livello di profonda integrazione che ACI ha mantenuto con numerosi hypervisor e container.
  • Migliore Flessibilità e Visibilità Operativa: l’interfaccia utente di nuova generazione semplifica l’utilizzo di ACI con nuovi e semplici layout, visuali topologiche e procedure guidate per la risoluzione dei problemi. Inoltre, ACI ora integra funzionalità avanzate di inserimento e rimozione, supporto combinato del sistema operativo, nonché la misurazione della latenza attraverso l’intera fabric per la risoluzione dei problemi.
  • Sicurezza: ACI 3.0 offre nuove funzioni per proteggere le reti mitigando gli attacchi come lo spoofing IP/MAC con l’integrazione di First Hop Security, autenticando automaticamente gli in-band workload e ponendoli in gruppi sicuri, e il supporto per il rafforzamento granulare delle policy per gli end point all’interno dello stesso gruppo di sicurezza.

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