Promessa mantenuta. Agli inizi di quest’anno, a pochi mesi dall’annuncio, da parte di AMD, dell’intenzione di mettere sul mercato una seconda generazione di processori EPYC, Dell Technologies aveva preannunciato la volontà di ampliare il proprio portfolio di sistemi aziendali Dell EMC PowerEdge con le CPU server del principale concorrente di Intel.
Nei giorni scorsi l’azienda fondata da Michael Dell ha presentato cinque nuove piattaforme basate sui processori EPYC 7002 series su microarchitettura ZEN 2 da 7 nm (nome in codice Rome). Nel mirino le aziende alle prese con strategie multicloud e di innovazione dei data center per supportare al meglio le applicazioni emergenti quali il machine learning (ML), il deep learning (DL), l’Internet of Things (IoT).
Due dei nuovi PowerEdge sono a singolo socket (connettore per CPU) e sono di dimensioni 1U. Si tratta dei P6515 e R7515. Dell li consiglia per ambienti software-defined (SDS) che devono supportare lo scale-up e lo scale-out, quali quelli virtualizzati. Nel target sono presenti anche le PMI. Equipaggiati con due socket, i R6525 (1U) e R7525 (2U) sono invece ideali soprattutto per le applicazioni di analisi dei dati.
È stata prevista anche una piattaforma ultradensa, la C-Series, indirizzata a environment di High-Performance Computing (HPC).
Nel presentare in anteprima ai media le novità, Ravi Pendekanti, SVP Product Management Servers and Infrastructure Systems di Dell Technologies, ha sottolineato che per l’adozione dei nuovi processori EPYC di seconda generazione l’azienda ha ridisegnato i suoi prodotti “anche a livello di sistema. In quest’ottica ci siamo focalizzati su fattori quali sicurezza, compliance, bassa latenza, riduzione del total cost of ownership (TCO) delle tecnologie ed effortless management”. Al debutto dei processori EPYC basati sulla microarchitettura Rome, si sono accompagnati rafforzamenti delle collaborazioni con VMware, Microsoft e ServiceNow sui piani della cloud automation e dell’IT Service Management.
Server PowerEdge EPYC “Rome” optimized
“Con i nuovi PowerEdge – ha sottolineato Pendekanti – abbiamo voluto introdurre le piattaforme più ottimizzate per i nuovi processori AMD Rome”. Il manager, nel suo speech ha segnalato un paio di volte il crescente interesse, da parte del mercato aziendale, per i sistemi con CPU AMD, “verso cui sono in corso alcune migrazioni di soluzioni”. Fra i plus più interessanti e da valorizzare degli EPYC con tecnologia ZEN 2, Pendekanti ha sottolineato la presenza di 64 core per CPU (erano 32 nella generazione precedente), e il supporto all’interfaccia di interconnessione PCIe 4 Gen (o PCI Express 4.0). “Questa feature – ha spiegato Pendekanti – ci permette di aumentare, con l’utilizzo di tutte le 128 lane disponibili (a performance doppie rispetto al PCIe 3.0), la distribuzione delle elaborazioni fra più componenti all’interno di un rack. Ecco quindi che abbiamo deciso di introdurre all’interno di tutte e cinque le piattaforme il supporto alle Graphic Card Unit (GPU), tecnologie molto utilizzate per applicazioni di ML e DL. In più, possiamo sfruttare al meglio anche i benefici della tecnologia storage NVMe”.