Sede di due dei tre maggiori fornitori di memorie a livello mondiale, la Corea del Sud si rivela un perfetto indicatore di come sta andando questo mercato. Secondo Bloomberg, le sue scorte di semiconduttori sono aumentate dell’83% ad aprile rispetto a un anno prima. Allo stesso tempo le spedizioni delle fabbriche sono calate del 33% rispetto all’anno precedente e la produzione è stata ridotta del 20%, secondo i dati dell’agenzia nazionale Statistics Korea. Dati “locali” solo in apparenza, ma che invece sottolineano un trend globale. Se la domanda rallenta e le riserve crescono, è facile immaginare cosa possa accadere ai prezzi e al mercato.
Un mercato globale di tagli e crolli
Quelli che potrebbero essere solo dei sospetti, sono confermati da TrendForce, che ha recentemente segnalato un calo significativo del 21,2% dei ricavi per tutti i produttori di DRAM, nel primo trimestre del 2023, presumibilmente legato a un “persistente eccesso di offerta”. I tre principali fornitori (Samsung, Micron e SK hynix), hanno reagito attuando tagli alla produzione, rispettivamente del 77, 74 e 82%.
In particolare, quelli relativi a DRAM e NAND flash utilizzate per l’archiviazione sembra non abbiano tenuto il passo con l’indebolimento della domanda, provocando un ulteriore crollo dei prezzi. Quelli delle DRAM sono passati dal 13 al 18%, soprattutto a causa dell’estrema abbondanza delle scorte accumulatesi. Nel caso delle NAND flash, il salto è stato dall’8 al 13% ed è da imputare soprattutto ai prezzi degli SSD aziendali e dell’Universal Flash Storage (UFS). Sempre TrendForce, però, in un separato report mostra una luce in fondo al tunnel, prevedendo nella seconda metà del 2023 una crescita della domanda di SSD aziendali, in risposta al rilascio di nuove piattaforme.
Ripresa in arrivo, grazie all’AI
Chi “frequenta” il mercato dei semiconduttori non può non averne notato la natura ciclica. Per questo, non dovrebbe farsi scrupoli, approfittando invece del calo dei prezzi, finché persiste. Secondo le previsioni di Gartner, infatti, l’anno prossimo il mercato delle memorie “rimbalzerà con forza” e i ricavi di chi le produce cresceranno del 70%.
Ciò dovrebbe accadere nel 2024, grazie alla domanda che farà salire i prezzi, ma meglio non aspettare fino all’ultimo. La ripresa potrebbe anche essere anticipata, visto il rinnovato interesse per le applicazioni di intelligenza artificiale legati a modelli come ChatGPT di OpenAI. Soluzioni che impatteranno sul mercato dei semiconduttori, come già lo stanno facendo su quello delle GPU. Lo mostra bene il caso Nvidia, che a maggio ha fatto un grosso balzo in avanti, entrando nella rosa di aziende con una valutazione di oltre 1.000 miliardi di dollari.