Ora e sempre connettività. Qualsiasi operazione di digital transformation non può non poggiare su una piena e totale affidabilità delle connessioni. E lo sviluppo dell’Industrial IoT anche nel sistema manifatturiero italiano non fa che renderne ancora più evidenti la necessità e l’esigenza.
L’evoluzione digitale di una parte importante dell’industria made in Italy si rispecchia tutta nel percorso di EFA Automazione, azienda di Cernusco sul Naviglio (Mi), specialista di automazione industriale e di connettività per l’integrazione di sistemi.
“Quando è nata l’azienda 30 anni fa – spiega Franco Andrighetti, Managing Director di EFA Automazione – ci siamo dedicati soprattutto alla produzione di pannelli per gli operatori, e quindi alle interfacce uomo-macchina, dato che i macchinari cominciavano a venire equipaggiati di PLC-Programmable Logic Controller, e sorgeva così la necessità di mettere in comunicazione gli impianti con gli addetti. Con il passare degli anni abbiamo ampliato i nostri orizzonti, concentrandoci in particolare sul grande tema della connettività, che è diventata la nostra esperienza principale: dapprima nell’OT, e in seguito, negli ultimi 15 anni, anche nell’IT, ragionando e attivandoci per generare le migliori condizioni per la convergenza di questi due mondi”.
EFA Automazione è divenuta in tal modo un punto di riferimento per System Integrator e OEM nella realizzazione di applicazioni in ambito di IIoT, data collection & management, teleassistenza, HMI-Human Machine Interface/Scada e soluzioni per la comunicazione industriale.
Non c’è trasformazione senza consapevolezza sull’importanza del dato
“La connettività è una conditio sine qua non della comunicazione – rimarca Gianfranco Abela, Managing Director di EFA Automazione – ma, allo stesso tempo, per mantenersi connessi bisogna saper comunicare: i dati devono diventare informazioni. Ogni macchina connessa è in grado di generare milioni di dati, a cui bisogna assegnare un’identità, un significato, un peso affinché diventino informazioni e possano così generare reddito. Non c’è digital transformation senza una reale consapevolezza dell’importanza del dato e dei dati, e quindi della funzione essenziale della connettività. Eppure in Italia, il 51% delle aziende fa ancora fatica a far suo questo presupposto e ad agire di conseguenza. Invece va compreso fino in fondo che produrre dati non è un’attività controproducente, e che non solo è un tassello fondamentale della digital transformation, ma che nel medio-lungo periodo garantirà la sopravvivenza di chi ci ha pensato per tempo”.
Nella collaborazione intrapresa con grandi gruppi, tra cui Comau, Ansaldo, Pirelli, Ferrero, Barilla ecc., ma anche con tante PMI d’avanguardia, EFA Automazione ha saputo anticipare diversi trend tecnologici, tra cui quello dell’IIoT, offrendo soluzioni nell’uso del cloud e della comunicazione wireless in tutte le sue forme architetturali e distribuendo e supportando in tutta Italia brand come HMS Industrial Networks, eWON, Kepware, Inductive Automation, Beijer Electronics, Hakko Electronics e tanti altri.
“È un momento di grande fermento per il mercato e per la nostra azienda – nota Abela –: le richieste dei nostri clienti e l’ingresso di quelli nuovi sono in forte aumento, a riprova della fiducia che abbiamo saputo generare con la nostra competenza tra i system integrator e le OEM, fino agli end user. Per rafforzare ulteriormente la nostra expertise su più livelli, uno dei nostri obiettivi nell’immediato futuro è quello di aumentare i rapporti di partnership nel mondo IT, come abbiamo saputo fare in tutti questi anni nell’ambito dell’OT”.
Digital transformation e PMI: fare squadra a tutti i livelli
Il dinamismo attuale del mercato, però, potrebbe essere destinato a rallentare nel breve-medio periodo, se il messaggio della digital transformation non venisse recepito con la necessaria concretezza dalla più ampia platea possibile di PMI.
“Il 90% dell’economia italiana – sottolinea Andrighetti – è costituito da PMI.
Con le grandi aziende italiane EFA collabora già, ma è arrivato il momento di fare squadra a tutti i livelli per sostenere le tantissime PMI tra i 50 e i 100 milioni di euro di fatturato, che devono ancora affrontare dall’inizio questa transizione verso l’Industria 4.0. Si tratta di un impegno che va al di là del business: e se il compito di EFA è quello di mettere le piccole-medie aziende nelle condizioni di produrre tanti dati grazie a un maggior livello di connettività, quello di tutti i player che credono nella digital transformation è di ‘evangelizzare’ queste PMI nella cultura del ‘dato’ e dell’‘informazione’ affinché possano competere in questa nuova era tecnologica”.