La trasformazione digitale avanza in molte imprese italiane, ma richiede anche reti, networking, infrastrutture IT all’altezza delle applicazioni di ultima generazione. In questo scenario, Longwave, system integrator del gruppo Zucchetti, dopo la recente fusione con Lantech, altro integratore di sistemi del panorama nazionale, si propone come un soggetto unico in grado di facilitare la digital transformation, puntando sulla tecnologia Cisco DNA (Digital Network Architecture). “Lantech//Longwave – spiega il direttore commerciale di Longwave Fabrizio Comandini – detiene una lunga collaborazione con Cisco, di cui è Gold Partner, e ha implementato soluzioni di voce, dati e video di varie dimensioni, presso imprese clienti che operano in diversi mercati verticali. Vediamo Cisco DNA come un’evoluzione naturale delle piattaforme installate da queste imprese che, crescendo e diventando sempre più complesse, richiedono strumenti automatici in grado di facilitare il deployment, la gestione della rete, e anche di aumentare la visibilità su ciò che avviene al suo interno, garantendo intrinsecamente la sicurezza della rete stessa. Da questo punto di vista, consideriamo Cisco DNA – prosegue Comandini – un’architettura strategica, implementabile per gradi nelle aziende di medie dimensioni, che costituiscono l’ossatura dell’economia italiana, ma talvolta non possiedono la capacità d’investimento e le competenze progettuali per affrontare da sole iniziative di questa portata”. Con la propria esperienza, Lantech//Longwave ritiene invece di poter approcciare tali progetti procedendo per passi successivi, pur traguardando fin dall’inizio l’obiettivo finale da raggiungere.
Cisco DNA, un paradigma ‘software-driven’ che crea agilità
“Il valore, e la capacità di differenziarsi da altri concorrenti sul mercato – aggiunge Comandini – sta, da un lato, nella facoltà di Lantech//Longwave di non fornire alle imprese soluzioni ‘preconfezionate’, ma progettate ad hoc e, dall’altro, appunto in Cisco DNA, che si caratterizza come un singolo framework tecnologico in grado di evitare l’implementazione di diverse piattaforme di gestione, provenienti da svariati vendor”.
Who's Who
Fabrizio Comandini
In effetti, Cisco DNA fa propri i paradigmi chiave della digitalizzazione, che permettono la virtualizzazione della rete, astraendo l’infrastruttura fisica sottostante tramite tecnologie come SDN (software-defined networking), NFV (network functions virtualization), la programmabilità estesa a ogni livello, le API (application programming interface) aperte; ma anche, come accennato, attraverso funzionalità di automazione e orchestrazione dei servizi via cloud, e funzionalità analitiche di monitoraggio dello stato e dell’operatività dell’infrastruttura, anche in termini di garanzia di una migliore user experience, grazie a interfacce intuitive e dashboard configurabili sulle specifiche esigenze. Tra le applicazioni digitali più in fermento nelle imprese, Comandini indica la realizzazione di sistemi di accesso sicuri (autenticazione, profiling) per i diversi dispositivi IoT (Internet of Things); ma Lantech//Longwave sta anche registrando una forte crescita degli investimenti delle imprese nell’area UC&C (unified communication and collaboration), dove l’implementazione di servizi voce e video (con la relativa richiesta maggiore in termini di banda necessaria) alza l’asticella sul livello dei prerequisiti base di networking che l’infrastruttura IT deve possedere.