La ricerca "State of It Automation", realizzata da UBM TechWeb per conto di Ca Technologies, si è focalizzata sul ruolo dell'automazione in rapporto ai processi di virtualizzazione in atto nelle aziende. Quasi tutti (il 95%) i soggetti intervistati (460 responsabili di aziende di medie e grandi dimensioni negli Stati Uniti, Canada e altre nazioni worldwide) avevano implementato, avviato una sperimentazione pilota o in progetto di avviare la virtualizzazione in azienda. Tra i motivi più citati per questa scelta la riduzione dei costi (85%) e il maggior sfruttamento dei server (84%).
A fronte di queste aspettative, il 63% degli intervistati non ha effettivamente realizzato tutti i risparmi auspicati, e il 5% appare addirittura convinto che le complessità della virtualizzazione abbiano aggiunto nuovi costi.
“La virtualizzazione è il sogno di qualunque contabile, ma può anche essere un incubo dal punto di vista operativo”, ha dichiarato Ian Watts, Senior Technical Manager di Bt Americas, Inc., una delle società intervistate. “Il Change Management rappresenta un enorme sovraccarico, dato che tutti i cambiamenti devono essere accettati unanimemente dalle applicazioni e dagli utenti accomunati dallo stesso kit di virtualizzazione. Anche se molte organizzazioni hanno cominciato a mietere i primi frutti della virtualizzazione (minori esborsi per l’acquisto di hardware e maggiore occupazione dei server), tali benefici sono spesso eclissati dal mancato incremento nella produttività nel personale e nell’operatività del data center”.
L’indagine ha evidenziato una relazione diretta fra la riduzione dei costi e l’automazione dei servizi IT negli ambienti virtualizzati. Per esempio, il 44% dei soggetti che hanno automatizzato il grosso dei processi di provisioning dei server ha ridotto notevolmente i costi a seguito della virtualizzazione; per contro, il 48% degli intervistati che utilizzano prevalentemente processi manuali per il provisioning dei server hanno rilevato nuovi costi causati dalle complessità della virtualizzazione.
“Questa indagine ha dimostrato ancora una volta che le promesse della virtualizzazione e del cloud computing sono difficili da realizzare senza standardizzare e automatizzare i processi dell’IT”, ha dichiarato Roger Pilc, General Manager per Virtualization & Automation di Ca Technologies. “Senza l’automazione, il personale informatico rischia di essere soverchiato dalle complessità e dalle difficoltà derivanti dalla gestione di un’infrastruttura informatica fortemente distribuita, formata da applicativi, server fisici e virtualizzati e servizi dinamici basati su cloud. Tali complessità possono inficiare eventuali benefici, come infatti dimostrano i dati raccolti”.
Per essere più efficienti e realizzare tutte le potenzialità della virtualizzazione e del cloud computing, le organizzazioni IT devono automatizzare e integrare la configurazione, il provisioning, il monitoraggio, la sicurezza, i patch software e gli altri processi relativi ai server fisici e virtuali in realtà aziendali sempre più eterogenee. Devono diminuire la dipendenza da processi manuali, e implementare tool e procedure per automatizzare attività gestionali e amministrative standard, e garantire una gestione uniforme dei carichi di lavoro. L’automazione dell’IT è necessaria per facilitare le pratiche gestionali nelle diverse tipologie di ambienti informatici — fisici, virtualizzati e cloud.