Il 97% dei digital leader riconosce nel network un valore critico di business, ma quando si analizzano le barriere che ancora oggi frenano o rendono inefficaci i percorsi di trasformazione digitale delle imprese, l’inadeguatezza dell’infrastruttura di networking rappresenta la nota più dolente. Questo è ciò che emerge da un recente studio condotto da Idc su un panel mondiale di oltre 600 intervistati (in ambito It e responsabili dei progetti di innovazione digitale) e del quale abbiamo chiesto un’analisi a Peter Konings, Director Enterprise Networks and Managed Services di Verizon Enterprise Solutions. “La prima ‘era’ di trasformazione digitale delle imprese è avvenuta con l’introduzione delle applicazioni enterprise (gli Erp, i Crm, ecc.) all’interno di contesti dove le basi di dati ed i processi erano conosciuti e stabili, retti quindi da infrastrutture di rete ‘statiche’ in cui il focus primario doveva essere la sicurezza”, commenta in prima battuta Konings. “Oggi tutto avviene in ‘forma digitale’ per altro in ambienti aziendali sempre più dinamici, dove la corsa all’innovazione rende sempre più complesso e rischioso affidarsi alle reti tradizionali”.
Che le reti debbano essere sicure rimane un must “ma oggi devono poter garantire le massime prestazioni richieste dove e quando necessario, risultare scalabili e ‘modellabili’ in funzione di esigenze che mutano in continuazione”, spiega Konings. “Pensiamo ad un’azienda che propone un servizio di e-commerce per l’acquisto dei propri beni: se il servizio non è sorretto da una infrastruttura di rete adeguata, in grado per esempio di reggere un picco di richieste, le transazioni, i processi di acquisto e pagamento potrebbero non andare a buon fine con una serie di conseguenze disastrose, a partire dai mancati introiti fino alla perdita di immagine e reputazione”.
Agilità garantita via software
Anche rimanendo all’interno dei confini aziendali, criticità e rischi non mancano, basti pensare, sempre a titolo esemplificativo, allo sviluppo applicativo oggi sempre più accelerato dove spesso si ricorre al cloud per ambienti di test, “strada impraticabile se non supportata da una rete performante, affidabile, sicura e scalabile”, fa presente il manager. “È nella ricerca di agilità delle aziende che anche la rete si evolve diventando agile. Un risultato oggi possibile grazie all’approccio software-defined e all’accesso di risorse di rete sotto forma di servizio”.
È qui, infatti, che Verizon sta concentrando gli sforzi per l’offerta Enterprise come dimostra il recente annuncio dei Virtual Network Services, servizi per l’accesso on-demand e pay-per-use di risorse di rete virtuali: “L’idea è che le aziende possano sfruttare un network ‘vivo’, che possa essere modificato in modo rapido e semplice (mediante una piattaforma software di orchestrazione disponibile via web), anche attraverso automatismi, a seconda delle esigenze concrete che si vengono a creare (aumento delle sedi aziendali, degli utenti, necessità di una maggiore larghezza di banda per determinate applicazioni e processi, ecc.)”, conclude Konings.