PARIGI – Nel corso del press tour organizzato da Orange Business Services nella capitale francese per parlare della sua visione e delle sue soluzioni per venire incontro alle necessità delle diverse fasi del “viaggio dei dati” (data journey) nell’era della digital transformation, si è parlato molto anche di SD-Wan (Software-defined Wide Area Network).
Un tema IT che si trova, così come Orange Business Services, all’incrocio fra le tematiche classiche delle telecomunicazioni (arena in cui gioca Orange) e quelle dell’information technology: “Eccoci quindi chiamati pesantemente in campo”, dichiara Franck Morales, Vice President, Product and Marketing, Connectivity Business Unit della società.
Una chiamata alle armi alla quale Orange Business Services risponde “mettendo in campo – continua Morales – il proprio approccio consulenziale, la capacità di sviluppare progetti innovativi indipendentemente o in collaborazione con i propri clienti, i servizi di sicurezza informatica della business unit Orange Cyberdefence, le reti FTTH (Fiber-to-the-Home) metropolitane, i network nazionali fissi e wireless e i 120 carrier hotel [data center, utilizzati anche per servizi di co-location di un carrier, ndr] di Orange”.
Perno della propositon di Orange Business Services nel campo delle Software-defined Wide Area Network è un framework che OBS ha battezzato con il nome Flexible SD-Wan. L’offerta può partire con la messa a disposizione di know-how nell’ambito Wan e SD-Wan abbinato a sessioni di co-innovation con i clienti, spesso svolte negli Open Labs situati nella facility Orange Gardes a Chatillon (nell’hinterland sud di Parigi). “Per noi – sottolinea Morales è essenziale co-progettare insieme ai clienti, come dimostrano, fra gli altri, la gran quantità di annunci di soluzioni comuni fra noi e Siemens”.
Siccome la necessità di infrastrutture di networking software-defined è proporzionale alla crescita delle esigenze di connettività verso sistemi remoti (utilizzando la tecnologia MPLS, Multiprotocol Label Switching), internet e, sempre di più, verso i Cloud Service Provider (Csp), un ulteriore step è la messa in sicurezza di questi nuovi ecosistemi attraverso appliance di security oppure soluzioni di web protection avanzate quali quelle per le NFV (Network functions virtualization) implementate su uCPE (Universal Customer Premises, piattaforme pre integrate di diversi sistemi di sicurezza e networking installate da carrier presso i siti dei clienti).
“Quello che sta caratterizzando le necessità di connectivity delle imprese sempre più application-centric – aggiunge Morales – è disporre di connessioni performanti, affidabili ed efficienti dal punto di vista economico con i Csp più vicini. OBS è impegnata a supportare questo trend con sempre più numerosi Point of Presence (PoP) virtualizzati vicino ai data center dei più importanti cloud provider, fra i quali Microsoft (per Azure e Office 365), Google (Google Suite) e Equinix. Infine, va sottolineato, sempre nel contesto SD-Wan, l’integrazione di un numero crescente di tecnologie di connettività che consentono, in particolare, la creazione di ambienti IoT (Internet of Things) e di Manufacturing 4.0.